Giovedì a Milano è andato in scena il primo appuntamento con Slow Happy Hour. Stefano Mazzotti e Francesca Perani ci hanno raccontato come percorrere le antiche vie dei pellegrini abbia cambiato le loro vite.
Il fratello grande e la sorellina più piccola: così Stefano ha definito i due cammini che si sono “sfidati” a colpi di immagini mozzafiato, aneddoti e numeri attraverso i racconti di chi li ha percorsi. Da un lato infatti c’è Santiago, forse il pellegrinaggio più conosciuto al mondo e che continua ogni anno ad attrarre camminatori da ogni angolo del pianeta, con una fortissima presenza italiana. Dall’altro invece la Via Francigena: meno nota ma altrettanto spettacolare, collega Canterbury a Roma. Il tratto italiano, dal Piemonte a San Pietro, è stato tra l’altro oggetto negli ultimi anni di una riqualificazione promossa dal Touring Club Italiano a da Sloways, tour operator specializzato proprio nei viaggi slow.
Santiago
Francesca ha percorso il Cammino di Santiago nell’estate 2013, vivendo il viaggio come una sfida con sé stessa per rimettere insieme i pezzi di una vita che in quel momento sembrava sfuggirle di mano. Ha camminato per quasi un mese con il suo zaino in spalla, svegliandosi tutti i giorni all’alba sperando di arrivare presto alla tappa successiva e di trovare un letto in qualche ostello. Moltissime infatti le strutture che negli anni si sono attrezzate per accogliere i pellegrini moderni, che anche se dotati di smartphone, gps e abbigliamento tecnico (ben lontani dunque dai loro antichi predecessori) sembrano apprezzare ancora quell’atmosfera di convivialità e condivisione che si respira negli ostelli. “Succede spesso infatti -come ci racconta Francesca, ancora visibilmente emozionata dalle immagini del suo viaggio che scorrono sullo schermo- di percorrere alcune tappe in compagnia di altri viaggiatori”. Anche se poi la maggior parte del tempo si trascorre in solitudine, come quando ha attraversato le Mesetas, un altopiano desertico sferzato dal vento, dove può succedere di camminare per ore senza incontrare anima viva. Molti pellegrini lo evitano, scegliendo altri mezzi per attraversarlo, ma per Francesca non ci sono dubbi: insieme all’arrivo a Santiago è senz’altro uno dei tratti di strada più emozionanti.
La Via Francigena
I motivi che lo hanno spinto a partire sono simili a quelli di Francesca, ma Stefano ha deciso di giocare in casa. Una scelta decisamente meno popolare infatti quella della Via Francigena, ma altrettanto spettacolare ed emozionante. Così anche lui, zaino in spalla, è partito da La Spezia alla volta della città eterna, attraverso la Versilia e i dolci pendii delle colline toscane con i loro inconfondibili filari di cipressi. Ci ha messo quasi un mese per attraversare mezza Italia, ma l’arrivo a San Pietro lo ha ripagato di tutte le fatiche: la sensazione di avercela fatta non ha eguali.
Un viaggio per tutti
Quello che entrambi hanno sottolineato più volte nel corso della serata, ospitata dal sempre accogliente Gogol’Ostello di Milano, è che chiunque può intraprendere la sua personale avventura lungo i cammini. Sono viaggi lenti, dove l’importante non è arrivare per primi ma godersi il percorso, conoscere persone e paesi che si incontrano lungo la strada. Un modo di viaggiare a cui la maggior parte di noi, abituati a una frenetica vita cittadina, si ormai dimenticata. Ognuno poi può scegliere, in base alle proprie capacità, quale tratto percorre, come percorrerlo (a piedi o in bicicletta), dove fermarsi a dormire: non esiste dunque un cammino uguale a un altro, ma solo persone diverse che scelgono di mettersi in gioco seguendo i ritmi della natura. Tanto più che i cammini sono perfettamente segnalati con simboli ben riconoscibili lungo tutta la strada: Santiago con delle capesante (simbolo di san Giacomo) e la Via Francigena con un pellegrino, recentemente dipinto su alberi, rocce e cartelli.
Due storie diverse quelle di Francesca e Stefano: due ragazzi, due cammini e un lieto fine. Perché a quanto pare camminare fa bene al corpo e ristora l’anima. Partiti entrambi in un momento poco felice della loro vita, si sono trovati proprio grazie alla passione per i cammini. Tanto che adesso Francesca e Stefano hanno deciso di sposarsi. Naturalmente a Santiago.
I prossimi appuntamenti
Per chi stesse pianificando di mettersi in cammino o semplicemente per chi fosse interessato a conoscere le antiche vie dei pellegrini gli appuntamenti con Slow Happy Hour continuano, sempre a Milano da Gogol’Ostello: il 22 febbraio Alberto Conte e Sara Pezzuto parleranno del cammino “controcorrente” che unisce Santiago e Roma. Il 22 Marzo sarà invece la volta di Monica Nanetti che racconterà il suo primo avventuroso viaggio in bicicletta lungo la Via Francigena. Il ciclo si chiuderà il 12 Aprile con il racconto di un viaggio verso la meta più ambita dai viandanti: Gerusalemme
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