Adam Kyeldsen è la guida groenlandese che ha accompagnato Alex Honnold in Groenlandia nella spedizione per la prima assoluta dell’impressionante contrafforte in granito Ingmikotalik. Ora questa avventura è diventata una serie National Geographic.
Con 1250 metri di dislivello, l’Ingmikotalik è la più alta parete mai scalata prima partendo direttamente dall’acqua. In questo caso, dalle acque ghiacciate del Nordvestfjord nello Scoresby, il sistema di fiordi più esteso al mondo, che si trova sulla costa orientale della Groenlandia.
A tentare l’impresa – e a portarla a termine – è stato Alex Honnold, classe 1985, californiano, uno dei grandi nomi a livello mondiale del free solo. Basta ricordare il record di salita della via The Nose su El Capitan, stabilito insieme a Tommy Caldwell salendo la via in 1:58:07 nel mese di giugno del 2018.
Il modo più semplice per raggiungere i fiordi dello Scoresby è stato quello di partire con una nave dall’Islanda. Dal giorno della partenza fino al raggiungimento della vetta ci sono volute sei settimane. Mentre dal campo base alla vetta, raggiunta il 16 agosto 2022, Alex in compagnia di Hazel Findlay e Mikey Shaefer ha impiegato una settimana.
Durante questa impresa sono state effettuate molte riprese, che sono andate a comporre una serie National Geographic da poco uscita in Italia su Disney Plus. Titolo: In Groenlandia con Alex Honnold.
La spedizione aveva anche lo scopo raccogliere dati scientifici per valutare gli effetti del cambiamento climatico in una zona di difficile accesso – e pertanto poco studiata – dell’Artico. Per questo motivo è stato scelto un team con competenze miste: da un lato gli esperti di arrampicata Alex Honnold, Hazel Findlay e Mikey Shaefer; dall’altro la glaciologa francese Heidi Sevestre impegnata nell’AMAP (Arctic Monitoring and Assessment Programme). A completare il gruppo, una guida locale: Adam Kjeldsen. Proprio con lui abbiamo scambiato quattro chiacchiere, per farci raccontare che cosa vuol dire fare la guida in una terra inospitale come la regione del Grande Freddo.
Adam è nato e cresciuto in un villaggio sul 68° parallelo, nel Nord della Groenlandia. Fin da piccolo andava a spasso con slitte tirate dai cani e con gli sci. Da lì è nata la sua passione per la natura e il meraviglioso territorio in cui vive. Ora, con base a Nuuk e in società con alcuni amici, Adam gestisce un’attività che fornisce guide a chi vuole visitare questo affascinante Paese.
I clienti arrivano da ogni parte del mondo, senza contare gli stranieri che vivono in Groenlandia per lavoro (specialmente medici e infermieri). Adam offre trekking di durata variabile (da una giornata fino a una settimana) con pernottamenti in tenda. Le escursioni si svolgono prevalentemente nei mesi estivi, ma per i più “tosti” vengono organizzate anche nei mesi invernali. Un periodo in cui bisogna comunque tenere conto della scarsità di luce e del freddo intenso.
“Non è necessario un particolare allenamento per effettuare questo tipo di escursioni – spiega Adam Kjeldsen con tono rassicurante -. È sufficiente essere abituati a percorrere almeno 10 km al giorno su sentieri di montagna“. Il freddo e la fatica sono comunque ripagati. Durante i trekking si fanno incontri ravvicinati con buoi muschiati, renne, volpi, lepri artiche. È facile anche avvistare le balene. E i temibili orsi polari? “Non sono incontri usuali – ride Adam -. A me capita di incrociarli in media una volta ogni tre anni”.
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