Gustavo Thoeni gestisce quello di famiglia a Trafoi, sotto l’Ortles. L’ex discesista Marcello Varallo ne ha uno in Val Badia. Isolde Kostner in Val Gardena. Sono tanti i protagonisti del Circo Bianco che – una volta abbandonate le gare – hanno optato per l’attività di hotellerie. Ecco dove trovarli.
C’è chi della settimana bianca apprezza il lato più soft: discese tranquille, cene gustose, caminetti accesi, passeggiate nella neve. Ma c’è anche chi ama respirare sci 24 ore 24. E non si accontenta di lanciarsi a capofitto giù per un’avvincente “nera”. Ma la sera, davanti a un bicchierino di grappa, vuole discutere tutti i dettagli del percorso. Magari rievocando le imprese dei campioni del passato, e confrontandosi su tracciati e attrezzature.
In questo caso, vale allora la pena di scegliere un albergo ad hoc. Come quelli gestiti dai grandi protagonisti dello sport. Che spesso, a fine carriera, hanno ripreso in mano la gestione dell’attività di famiglia. Oppure hanno aperto nuove strutture tra le loro amate montagne.
Molti ex-atleti vivono e lavorano in Alto Adige. E non è una casualità, dal momento che la composizione delle nazionali azzurre negli anni ha avuto una predominante impronta altoatesina.
A Trafoi l’albergo di Gustav Thoeni
Il più noto, tra tutti gli alberghi dei campioni, è forse quello di Gustav Thoeni, tre medaglie alle Olimpiadi (di cui un oro), cinque ai Mondiali (tutte ori!) e ben quattro Coppe del Mondo generali.
Oggi Thoeni (nella foto in alto insieme alla moglie) gestisce l’Hotel Bellavista a Trafoi, sotto l’Ortles. La vetrina a muro con trofei, coppe e medaglie, caschi, pettorali, giacche e sci, è diventata una sorta di “altare” per gli ospiti appassionati di sport.
L’hotel, nato nel 1875, vanta una lunga storia (vi soggiornarono perfino Giuseppe Verdi e Sigmund Freud). Negli anni è stato più volte ristrutturato, fino a trasformarsi in un riuscitissimo connubio tra moderno design ed elementi della tradizione.
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Il cirmolo domina ovunque. E nella sala ristorante sono appesi vecchi lampadari realizzati con palchi di corna di cervo, come si faceva una volta. Membro dei Familien Hotel (il consorzio che riunisce gli alberghi altoatesini specializzati nell’accoglienza delle famiglie con bambini), si trova a pochi metri di distanza dalla scuola di sci, dal noleggio di Roland (cugino di Thoeni e anche lui ex azzurro), dalle piste del carosello dell’Ortler Ski Arena. Dove Georg, il padre di Gustavo, nel 1951 aveva tenuto a battesimo il primo skilift della provincia.
A Salice d’Ulzio l’albergo di Giuliano Besson
A Salice d’Ulzio, in Piemonte, dall’altra parte dell’arco alpino, Giuliano Besson non si è limitato agli alberghi. L’ex campione, undicesimo in discesa libera alle Olimpiadi di Sapporo nel 1972, ha creato una serie di imprese (tra cui l’Anzi Besson).
Del pacchetto fa parte il Gruppo Besson, a cui fanno capo l’Hotel Sportinia (nel centro del paese); lo Chalet del Sole (sulle piste); e soprattutto il Grand Hotel Besson, un quattro stelle che è una delle strutture più lussuose della regione. In legno scuro e pietra, così come sono costruite le case d’epoca locali, vanta anche un attrezzato centro benessere.
Alla stessa generazione del campione piemontese appartiene Marcello Varallo, ex discesista tre volte olimpionico, milanese trasferito in Val Badia e attuale presidente del comitato organizzatore della tappa di Coppa del Mondo.
Suo è l’Hotel Ladinia a LaVilla, poco lontano dall’arrivo della Gran Risa, la “pista mito” dove si disputano le gare di digante e che ha visto tanti italiani (tra cui Alberto Tomba) trionfare anno dopo anno.
L’albergo è affacciato sulla Statale, nel centro del paese. Nato nel 1893, era in origine una locanda senza pretese. Oggi l’accoglienza calda e l’attenzione per i dettagli ne fanno un indirizzo da tenere in agenda.
Sempre in Val Badia si trova l’albergo della famiglia Erlacher. Giacomo, Silvana e il più famoso Robert (una vittoria e otto podi tra speciale e superG in Coppa del Mondo negli anni ‘80) gestiscono a Colfosco il ristorante Matthias Keller e l’Hotel Luianta , un bel tre stelle ubicato proprio accanto agli impianti del Sella Ronda.
Dall’altra parte del Passo Gardena, la famiglia di Peter Runggaldier gestisce il Residence Bellavista, composto da appartamenti molto eleganti a Plesdinaz, frazione di Santa Cristina. Ma il campione, in realtà, preferisce dedicarsi alla scuola di sci e a organizzare attività di eliski.
Il garni di Isolde Kostner
A pochissima distanza, Isolde Kostner (tre medaglie olimpiche e due ori ai Mondiali nelle discipline veloci) dà personalmente il benvenuto agli ospiti del Garni Residence Soraiser di Selva Val Gardena, insieme al marito.
Appena fuori dal paese, Werner Perathoner, due primi posti su 11 podi in Coppa del Mondo a metà degli anni ‘90, passa le giornate dedicandosi al suo maso Gutonhof, un agriturismo di lusso con pochi appartamenti e molti animali da cortile. Latte, burro, verdura e pane vengono serviti freschi tutti i giorni.
Oswald Toetsch, slalomista con tre podi all’attivo negli anni ‘80, si occupa con la moglie Uli dell’Hotel Rose, un quattro stelle ubicato nella selvaggia Val di Vizze, sopra Vipiteno.
La scelta di Deborah
Una scelta diversa ha fatto Deborah Compagnoni, ora signora Benetton, che si divide tra Treviso e Milano. Lei preferisce la vita cittadina, ma torna spesso a Santa Caterina Valfurva, dove è cresciuta e dove la sua famiglia gestisce il Romantik Hotel Baita Fiorita, un elegante quattro stelle all’interno della zona lombarda del Parco nazionale dello Stelvio.
I due fratelli, entrambi maestri di sci, condiscono di aneddoti le loro lezioni sulla pista che porta il nome della celebre sorella. E che ha ospitato tra l’altro i Mondiali del 2005.
Anche i fondisti hanno un loro ruolo in questo panorma. È il caso di Franco Nones, oro nella 30 km alle Olimpiadi del ‘68 a Grenoble. Suo l’Olimpionico Hotel a Cavalese, in Val di Fiemme. Franco Nones è stato il primo italiano ad infrangere il muro dell’imbattibilità dei colossi vichinghi. Il 7 febbraio del 1968 ha segnato infatti una svolta nel mondo dello sci di fondo, fino a quel momento regno incontrastato dei giganti svedesi, norvegesi, finlandesi e russi.
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