L’altra California, quella fuori dal giro. Basta poco per trovarla. Una macchina a noleggio e il pieno di benzina. Partenza da San Diego.
Dimenticate le note dei Beach Boys, i surf, i mercoledì da leoni, le onde che si arrotolano sulla spiaggia e i bermuda a fiori. O meglio, accantonate. Perché questa è solo una parte di California. La più scontata, la più sconosciuta, quella dove si incrociano i turisti italiani a caccia di pizza e T-shirt con la scritta Life Guard. Quella dove le palme svettano sui prati all’inglese e i ragazzi sfrecciano con i roller-blade sui marciapiedi.
Fotogrammi da telefilm. L’altra California, quella fuori dal giro, inizia a una manciata di chilometri dal mare. Basta poco per trovarla. Una macchina a noleggio e il pieno di benzina. Partenza da San Diego, terra di confine e spartiacque tra nord e sud. Tre ore di marcia puntando a nord, ed è già Far West. Strade infinite popolate solo di enormi trucks, orlate da colate nere di pietra lavica. Qua e là, una chiazza di licheni rosa.
A Hesperia una sosta per fare benzina. Alla stazione di servizio servono “Cow-boy cheesburger” e litri di Coca-Cola ghiacciata. Non ci si può fermare troppo a lungo, però. La prima tappa è ancora lontana: Mammoth Lake, nel cuore delle montagne. Già, perché la California è anche questo: cime che toccano i 4000 metri, popolate di orsi e coyote, coperte di boschi dove si può camminare per giorni senza incontrare nessuno.
Lassù i vip di Los Angeles hanno trasformato quello che era un vecchio paese minerario in una stazione turistica da nababbi, con ville da sogno, enormi box capaci di inghiottire jeepponi e Hummer, e piste da sci aperte fino a giugno. Nei weekend invernali, possono trovare alloggio qui fino a 50 mila persone. Ma lo spirito del luogo è rimasto selvaggio, e la notte gli orsi girano per le strade frugando nei bidoni della spazzatura a caccia di cibo.
Montagne strane, dove pini giganteschi e fiori crescono fino a 3500 metri di quota, percorse da torrenti e punteggiate di laghi. Dove i pescatori, ciondolando nell’acqua appesi a enormi ciambelle di gomma, fanno abboccare all’amo trote giganti. Del resto da queste parti tutto è extra-large. Comprese le emozioni. Il trekking tra queste montagne è magico. Il campeggio una sorta di esperienza da “day after”.
Lasciata Mammoth prendendo la strada per Monterey, ecco Mono Lake, lago che prende il nome da una tribù indiana ed è un ecosistema unico al mondo. Pinnacoli bianchi di calcare si innalzano dalla superficie blu. Ci è voluta una vera e propria rivolta della gente del posto, anni fa, per impedire che la città di Los Angeles, assetata d’acqua, prosciugasse il bacino.
Poi su, fino al passo di Sonora, e dopo una curva ecco all’improvviso un grosso orso bruno che attraversa la strada trotterellando. E’ un attimo, ed è già scomparso tra gli alberi. Da lì giù, attraversando le ex cittadine minerarie (come Sonora), le dune di stoppie intorno a Merced, i ranch. Tra mandrie di bufali e sciami di farfalle gialle che si spiccicano a centinaia contro il parabrezza dell’auto. Ancora pochi chilometri, e compaiono i profili delle dune bianche di Monterey. Profumo di salmastro. Il mare, di nuovo. Domani è un’altra storia.
Info:
– www.visitcalifornia.com (sito della California Division of Turism, con informazioni e mappe)
– www.gocalif.ca.gov (sito del California Travel & Turism Commission)
– www.visitmammoth.com e www.mammothmountain.com (informazioni, offerte, alloggi, mappe su Mammoth Lake e dintorni)
Da non perdere
Mono Lake – Sottratto alle mire delle grandi città costiere che volevano attingere al bacino per le proprie esigenze idriche, Mono Lake è oggi una riserva naturale unica al mondo. Qui vivono mosche sconosciute altrove, alimento preferito di una particolare specie di gabbiani che ogni anno arriva dalla costa e nidifica sulle rive del lago.
Sonora – Un tempo paese minerario, parte del cosiddetto Gold Town, è oggi una graziosa cittadina con le casette in legno dalle verande che si affacciano lungo la strada principale. Alcune risalgono ancora all’epoca della “caccia all’oro”. Ha negozi di souvenir, gallerie d’arte e buoni ristoranti.
Gilroy – Negli Stati Uniti è famosa come “capitale mondiale dell’aglio”, che qui si può comperare ovunque e a cui viene dedicato ogni anno in luglio un festival che attira migliaia di persone. Arrivando da Monterey, impossibile non trovarla: basta seguire il naso…
Mangiare
A Sonora: Outlaws BQ, 275 So Washington Street, tel. 001.209.5321227. Sempre calorosa l’accoglienza di Paul Kennedy in questa divertente Steakhouse dove si servono sontuose bistecche, birre e vini locali.
Dormire
A San Louis Obispo: Madonna Inn, 100 Madonna Road, tel. 001.805.7842414; . Le camere più gettonate di questo motel tutto rosa che è la fiera del kitch vengono prenotate con mesi di anticipo. Ognuna è diversa dall’altra. Meglio dormire sul carro dei pionieri o nella caverna preistorica?
Shopping
A Solvang: sulla strada che riporta verso la costa, deviando dalla mitica Hw1, Solvang è la replica perfetta di un villaggio danese. Ci sono mulini a vento, e si possono comperare splendide decorazioni di Natale in ogni periodo dell’anno.
Il giorno del sì in compagnia di Yoghi e Bubu
Avete mai pensato a un matrimonio sulla Sierra, tra gli ululati dei coyote e il fragore dei torrenti, sperando magari nell’apparizione improvvisa di un orso bruno a caccia di sandwiches? L’ufficio del turismo di Mammoth organizza matrimoni “chiavi in mano” e provvede a tutti i servizi per la cerimonia. Per informazioni consultare il sito www.visitmammoth.com oppure telefonare allo 001.760.9342712.
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