Gore-Tex ha ufficialmente lanciato la sua nuovissima tecnologia di prodotto per le calzature outdoor. Si chiama GORE-TEX® SURROUND™ e conta già 24 aziende partner produttrici di scarpe da outdoor che hanno partecipato al progetto e che sono pronte con una nuova collezione, che vedrà la luce nella primavera del 2015 a livello retail. Tra queste possiamo citare: Alfa, Bestard, Chiruca, Crispi, Dolomite, Hanwag, La Sportiva, Mammut, Meindl, Salewa, Scarpa, Treksta, Zamberlan, K2, Lafuma, Mizuno.
Abbiamo avuto l’opportunità di vedere la tecnologia e toccare con mano alcuni prodotti finiti durante l’IMS International Mountain Summit in corso al Forum di Bressanone (Bolzano). Siamo stati presenti alla conferenza di presentazione per i lettori di Action Magazine e tutti gli appassionati di montagna che saranno sicuramente curiosi di scoprire di più su questo nuovo concetto.
Va fatta una premessa di marketing per spiegare come mai troverete sugli scaffali dei negozi solamente alcuni tipi di scarpa, principalmente scarpe da hiking e qualche modello di scarpetta da arrampicata. “Dovevamo pur cominciare da un segmento di questo vasto mercato, e abbiamo scelto quello che conta più praticanti”, dice Mark Peikert, l’inventore di questa tecnologia. “Si stimano circa 223 milioni di hikers nel mondo e questo rappresenta di gran lunga il settore con più potenzialità di mercato. Hiking significa stare nella natura, con gli amici, con la famiglia, da soli. Non occorre essere superatleti, basta amare la montagna”. Per la categoria area hiking sono tuttavia presenti tutti i possibili modelli, dal taglio basso a quello medio, fino a quelli più alti e robusti per sentieri rocciosi.
Il principio è molto semplice. Gore-Tex è famosa in tutto il mondo per il tessuto impermeabile e traspirante utilizzato da anni in praticamente tutti i capi di abbigliamento outdoor, dalle giacche ai guanti, alle scarpe. Il problema però dell’utilizzo di questo tessuto nelle calzature è che la traspirazione si può applicare solo nella parte superiore e laterale. Pensare a scarpe da trekking con i buchi sotto risulta ancora difficile: infatti ciascun produttore cura molto la robustezza e il grip della suola inferiore, e questo non è compatibile con il concetto di traspirazione.
Ecco quindi che la novità consiste nell’introduzione di un nuovo concetto: lo spaziatore (il GORE-TEX® SURROUND™ Spacer), una sorta di intersuola traspirante che si interpone tra il GORE-TEX® SURROUND™ Laminate (la parte inferiore della “calza” che costituisce la parte interna della scarpa – altamente traspirante – totalmente integrata nella tomaia, come una specie di guanto) e la suola vera e propria della scarpa, con l’obiettivo di far passare aria dalla parte a contatto con la pianta del piede all’esterno, attraverso fori di ventilazione laterali posti in corrispondenza dello spaziatore.
Finalmente quindi una soluzione che protegge il piede dall’infiltrazione di acqua dall’esterno e al tempo stesso diminuisce la sudorazione della parte inferiore (quella maggiormente soggetta), mantenendo il piede asciutto e quindi prevenendo anche quegli effetti indesiderati quali sfregamenti e vesciche. Se pensiamo a quanto poco siano state accurate le previsioni meteo in quest’ultima stagione estiva, particolarmente piovosa, con questa innovazione ci potremo permettere di pianificare le nostre belle escursioni contando comunque sul fatto di tornare a casa con i piedi asciutti.
Domenica 19 è stata organizzata da IMS e Gore-Tex un’escursione sulla Plose, sopra Bressanone, la IMS Walk Day. Per l’occasione, siamo stati “accompagnati” da alcuni personaggi dell’alpinismo mondiale che per diversi motivi e in diversi tempi, hanno contribuito a scrivere la storia dell’alpinismo: Peter Habeler, Hervè Barmasse, Mark Iglis.
Io ho potuto sperimentare un paio di Meindl® X-SO 30, con tecnologia Surround™. La valutazione delle prestazioni dipende anche da altre componenti, e ciascun produttore di calzature applica il meglio della propria tecnologia e design. Ovvio quindi che la robustezza, il grip, l’allacciatura, il colore e in genere l’estetica possono variare da brand a brand. Tutti i partner però hanno curato il dettaglio dei fori laterali di ventilazione, posti appena sopra la suola, in modo che la traspirazione sia massima.
Per metterle alla prova, ho aggiunto un po’ di difficoltà alla giornata, già di per sé calda (era una giornata estiva più che autunnale): un piccolo personale trail – lo so, non sono scarpe da running – di circa 90 minuti uphill e downhill, godendo del panorama unico di questo stupendo scorcio di alpi tirolesi, che ha aggiunto fatica e sudore. Non essendo la calzatura stata pensata per il trail running, ovviamente ho notato dei difetti che però non sarebbe corretto enfatizzare in quanto fuori dal perimetro del test odierno. Ma in quanto a traspirazione e a impermeabilità, il risultato è stato ottimo. Piedi perfettamente asciutti.
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