750km da percorrere a piedi tra Carinzia, Slovenia e Friuli Venezia Giulia. Un itinerario magico tra natura, gastronomia e cultura per tutti gli amanti del trekking.
A passo lento o ritmo sostenuto, poco importa. L’importante è camminare. E fin qui siamo tutti d’accordo. Ma dove, se nel gruppo di amici c’è chi non può fare a meno della montagna, chi pretende la vista sul mare e chi invece preferisce morbidi trekking collinari?
L’Alpe-Adria-Trail è la soluzione che fa felici tutti. Si tratta di un itinerario escursionistico che parte dalle falde del Grossglockner, in Carinzia, per arrivare fino a Muggia sul Mar Adriatico. Il piatto è ricco: lungo i 750 chilometri dell’itinerario, suddiviso in 43 tappe, i motivi di interesse sono infiniti. Si passa dal ghiacciaio del Grossglockner, la cima più alta dell’Austria, alla città medioevale di Gmund, dal Parco della biosfera dei monti Nock fino all’altopiano della Baumgartnerhohe vicino al Faaker See. Nel tratto in Slovenia si toccano Kranjska Gora, Bovec, la Valle dell’Isonzo e Lipizza, con i suoi meravigliosi cavalli bianchi. E poi il Friuli-Venezia-Giulia, o meglio la sua estremità orientale, che si percorre integralmente, da Nord a Sud.
Il tour completo è riservato a chi ha tempo da vendere. Ma naturalmente si può decidere di percorrere solo alcune tappe. Come abbiamo fatto noi, che approfittando di mezzi pubblici e passaggi vari, abbiamo assaggiato diverse portate di questo grandioso menù, camminando tra quattro e sei ore ogni volta.
Da Velden al Castello di Finkenstein
La tappa n. 21 dell’Alpe-Adria-Trail, per esempio, va da Velden al Castello di Finkenstein sull’altopiano di Baumgartnerhöhe, costeggiando per lunghi tratti il Faaker See. Il tema del giorno è principalmente naturalistico grazie al transito in aree lacustri protette dove nidificano centinaia di specie di avifauna. La salita finale, 300 metri di dislivello, riserva invece un sontuoso panorama sui laghi carinziani.
Appena oltre il confine italo-sloveno, la camminata dai laghi di Fusine al Rifugio Zacchi regala gli scenari incantati dei due piccoli specchi d’acqua del Tarvisiano circondati da foreste di conifere e lo spettacolo delle Alpi Giulie in tutto il loro splendore. Sulle pareti del Mangart, che chiude la vallata, sono state scritte pagine indimenticabili dell’alpinismo. La camminata non richiede molto tempo, a meno di non soffermarsi troppo a lungo per celebrare la rinomata cucina del Rifugio. Così al pomeriggio c’è la possibilità di raggiungere la vicina Val Saisera dove si può camminare a piacere sui sentieri del Parco tematico della Grande Guerra o nella foresta degli Alberi di risonanza da dove si preleva il legno per la costruzione di numerosi strumenti musicali.
Cividale del Friuli
Un lungo trasferimento verso sud porta a Cividale del Friuli, doverosa sosta all’insegna della cultura con tappe al Duomo di Santa Maria Assunta (con il Museo Cristiano dove si ammira l’Altare Ratchis di epoca longobarda), al Museo Archeologico Nazionale, al Tempietto Longobardo annesso al Monastero di Santa Maria in Valle dove fra l’altro si possono ammirare anche i lavori di restauro del coro ligneo. Alle proposte culturali si affiancano quelle gastronomiche con piatti tipici come il Frico che si può gustare nei localini del centro storico con un buon bicchiere proveniente dalle vicine cantine del Collio.
La tappa n. 32
Ed è proprio da Cormons del Collio che inizia la tappa n. 32 dell’Alpe-Adria-Trail, che corre per una quindicina di facili chilometri tra i vigneti fino a Gradisca. Le soste di degustazione in cantina non sono obbligatorie, ma perché no?
Ormai il mare è all’orizzonte. La tappa n. 33 dell’ Alpe-Adria-Trail attraversa i rilievi del Carso goriziano, ricchi di ricordi della Grande Guerra, per poi planare alla volta di Duino con le sue imponenti scogliere dominate dal profilo del Castello di Miramare. E’ davvero piacevole, qui, camminare lungo il sentiero Rilke, tracciato sulla sommità delle falesie in memoria del poeta austriaco che qui trascorse lunghi periodi.
L’incantevole Val Rosandra, gioiello naturale amatissimo da escursionisti e biker triestini ci accompagna fino a Muggia. Si cammina in una dolina scavata dal fiume nelle morbide rocce del Carso triestino, seguendo il segnavia della tappa n.37 dell’Alpe-Adria-Trail per non perdersi nella rete di sentieri che attraversa questa magica area protetta. Ci ripromettiamo di tornare, con calma. Oggi ci aspetta ancora Muggia, con tutti i suoi quattro quarti di nobiltà che ricorda il suo fiorente passato. Dai palazzi veneziani alla darsena, dalle calli e piazzette a ridosso della baia fino alla basilica di Muggia Vecchia (IX secolo). L’ennesimo gioiello di una Regione che sa sempre sorprendere.
Tutte le info pratiche e logistiche, pacchetti di viaggio inclusi, si trovano sull’aggiornato sito. E c’è anche la App gratuita Alpe-Adria-Trail, che accompagna passo dopo passo il percorso con sistemazioni alberghiere, punti sosta e consigli utili. Su richiesta è disponibile anche un servizio di trasporto bagagli per coloro che non amano viaggiare con zaini pesanti sulle spalle.
L’Alpe Adria Trail è anche percorribile in bicicletta lungo sentieri ciclabili appositamente studiati per gli amanti delle due ruote.
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