Andare in bicicletta sulla neve è un’esperienza davvero particolare. Un’emozione che oggi è a portata di mano, grazie ai capi tecnici sempre più performanti e alle nuove bici elettriche.
Cera un tempo in cui il biker che non aveva nelle gare la sua ragione di vita, abbandonava la sua amata due ruote con l’arrivo dei primi freddi, per poi riprendere l’attività in primavera. Quel tempo è ormai tramontato.Ora chiunque si fa trasportare dalla passione per le ruote grasse non conosce più stagionalità. Ogni momento è quello giusto per assaporare il gusto per la fatica, l’adrenalina di una discesa o il sapore minerale che ha l’aria dopo una bella nevicata.
Senza scomodare Greta e i cambiamenti climatici, questo mutamento “genetico” è stato possibile grazie alla tecnologia. L’abbigliamento sempre più performante e in grado di proteggere il nostro corpo in ogni condizione, unito alla maggiore affidabilità dei mezzi, ha permesso a tutti noi di sfidare le intemperie senza esitazione e di arrivare fino a pochi anni fa era impensabile.
A ruota libera con fat-bike e biciclette elettriche
Hanno aperto la strada le fat-bike, poi si è passati alle plus, fino a comprendere che con sezioni da 2.5 pollici si può pedalare bene in sicurezza e su ogni terreno. Infine con l’avvento dell’elettricità nuove frontiere sono state abbattute.
Ormai il biker è scatenato, aspetta la luna piena come un licantropo per sprigionare la sua voglia di pedali, con uscite avvolte dalle tenebre. Osserva le previsioni meteo per controllare quando e dove nevicherà, in modo da spingersi più in là, uscire dalla propria comfort zone e sperimentare.
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La neve è un elemento speciale. Ovatta i suoni, è delicata e nello stesso tempo pericolosa. Avventurarsi sul manto bianco necessita di attenzioni particolari. In primo luogo è bene assicurarsi che le condizioni meteo siano ottimali: in montagna il tempo è volubile, trovarsi nel bel mezzo del nulla durante una tempesta non è l’esperienza migliore che si possa fare.
Per andare in bicicletta sulla neve, bisogna usare la testa
Il terreno coperto dal candido manto cristallino può nascondere insidie: tronchi caduti, sassi e buche possono tramutare una giornata di gioia in qualche cosa di diverso. È bene assicurarsi che il tragitto prescelto abbia condizioni di agibilità ottimali, tracce fresate e preparate oppure un’altezza della neve non superiore ai 40 cm. Queste sono le condizioni necessarie per pedalare.
L’ultimo aspetto riguarda un elemento che sembra distante anni luce da un’attività come la bike: cioè le valanghe. Ma molte delle strade gippabili che si possono affrontare in inverno prevedono tratti esposti, canali che spesso scaricano neve a valle. Noi transitiamo su tratti sicuri, ma non sempre sappiamo cosa accade sopra le nostre teste. Quindi prudenza.
Non c’è ostacolo però che possa fermare chi è posseduto da questa voglia insana di uscire in bici. Perché il fascino del suono della neve sotto le ruote, della guida soffice e di quell’aria fresca è impagabile. Il silenzio e la sensazione di essere soli e in armonia con la natura spingono a ricercare queste condizioni con sempre più intensità.
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L’applicazione dell’elettricità alle biciclette ha permesso di allargare ancora di più gli orizzonti. Ora anche situazioni di innevamento abbondante non fanno più paura. Con la dovuta tecnica, i 40 cm che prima erano off limit diventano ora condizioni da ricercare. Salite impraticabili e momenti di guida tecnica aggiungono fascino ad un’esperienza speciale.
Questo inverno lo ricorderò quindi per la scoperta di un nuovo modo di concepire il divertimento, la possibilità di ammirare panorami che prima non potevo assaporare con le due ruote. E nello stesso tempo la possibilità di provare nuovi modi di interpretare la bici e affrontare nuove sfide tecniche.
Volete avere un’idea di quanto è bello andare in bicicletta sulla neve? Guardate questo video, che ho girato nel corso di tre uscite a Omegna Alpe Camasca (e ritorno), Omegna Mottarone e alta Formazza.
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