Il nuotatore ideale ha un corpo simile a quello di Michael Phelps. E anche del nostro Thomas Ceccon. Vale a dire schiena e braccia lunghe, baricentro basso, alta statura e gambe relativamente corte.
Non c’è niente da fare: quando si tratta di gare di atletica, a dominare sono i campioni di colore. Superdotati davvero grazie alle gambe lunghissime e a un’elasticità fuori del comune. In acqua, però, la musica cambia. Non a caso gli atleti di colore ben difficilmente salgono sul podio nelle competizioni di nuoto internazionali (anzi, nemmeno partecipano alle gare). L’ennesima conferma si è avuta durante le Olimpiadi appena concluse a Parigi.
Il motivo? Esclusivamente “fisico”. La maggior parte dei nuotatori che si sono affermati a livello mondiale, infatti, tende ad avere corporature molto simili. Corpi molto alti e muscolosi, in genere con torsi lunghi, braccia lunghe e gambe corte.
Non a caso Thomas Ceccon, la rivelazione in piscina dei Giochi Olimpici 2024, è stato paragonato – fisicamente parlando – a quello che è considerato The Body: vale a dire Michael Phelps, il “Proiettile di Baltimora”, l’olimpionico più decorato della storia.
Com’è il corpo del nuotatore ideale?
Sebbene non sia possibile definire un corpo perfetto in assoluto per il nuoto, poiché ci sono tante distanze e stili diversi, esistono però alcune caratteristiche fisiche che contribuiscono al successo dei migliori campioni.
Uno dei fattori fisici più evidenti, che danno ai nuotatori un netto vantaggio in piscina, è l’altezza. Ciò può essere chiaramente visto in molti dei nuotatori maschi d’élite internazionali. Thomas Ceccon, per esempio, è alto 197 centimetri. Anche le nuotatrici sono molto alte. Katie Ledeckey, trionfatrice a Parigi 2024, è alta 183 centimetri.
Braccia lunghe e gambe corte
Ci sono altre caratteristiche che offrono notevoli vantaggi in piscina. Ad esempio, i nuotatori con una grande apertura di braccia (quella di Phelps è di 201 centimetri) hanno un netto vantaggio, poiché sono in grado di raggiungere distanze maggiori e “tirare” più acqua a ogni bracciata.
Secondo una ricerca condotta dall’ex detentore del record mondiale dei 100 stile libero ed ex allenatore della nazionale statunitense Jonty Skinner, “la relazione tra la lunghezza delle braccia e l’altezza rappresenta un grande potenziale dell’atleta. I nuotatori con braccia relativamente lunghe in relazione all’altezza, tendono a ottenere risultati migliori nelle bracciate ad asse lungo dello stile libero e del dorso”.
Anche le gambe più corte sono vantaggiose per i nuotatori, poiché aiutano ad aggiungere più potenza senza creare molta resistenza. Altri tratti antropometrici che favoriscono il nuoto veloce sono mani, piedi e polmoni grandi. Mani e piedi grandi agiscono infatti come pale e pinne naturali, mentre polmoni grandi aumentano la galleggiabilità e la resistenza naturali. Tornando ancora a Michael Phelps, lui ha mani e piedi davvero giganteschi: calza scarpe numero 48,5 e ha mani grandi come piatti da tavola.
Il segreto del “centro di massa”
Ogni nuotatore ha poi un punto di equilibrio nell’acqua, noto come centro di massa. Quanto più questo è vicino al centro di galleggiamento (cioè ai polmoni), tanto più è facile per il corpo galleggiare orizzontalmente con poco o nessuno sforzo. Avere il centro di massa vicino ai polmoni è una caratteristica di molti nuotatori d’élite, che hanno torsi molto lunghi, spesso a forma di triangolo.
Anche la flessibilità gioca un ruolo importante
Avere flessibilità, soprattutto nelle spalle e nelle caviglie, è un’altra enorme risorsa per i nuotatori. Avere spalle flessibili consente di ruotare il corpo mantenendo la presa sull’acqua nelle bracciate sull’asse lungo.
Anche avere una buona flessibilità della caviglia è fondamentale per ottenere una gambata potente. Le caviglie flessibili fanno sì che il piede agisca come una pinna e consentono di spingere più acqua all’indietro, aumentando la propulsione in avanti. Inoltre consentono al grande gluteo e al quadricipite, due dei muscoli più grandi del corpo, di esercitare una maggiore forza.
Sebbene la flessibilità naturale delle articolazioni sia generalmente una caratteristica ereditata geneticamente, è possibile diventare più flessibili attraverso lo stretching.
Il corpo del nuotatore ideale è quello di Michael Phelps
Se si potesse creare a tavolino il corpo del nuotatore ideale, sarebbe quello di Michael Phelps. L’atleta americano è molto alto (193 cm), ha un’apertura di braccia eccezionale (201 cm), gambe corte e potenti. Ha anche mani e piedi enormi, e un torso che gli conferisce sia un’elevata galleggiabilità naturale che una grande capacità polmonare.
Phelps possiede anche una flessibilità esemplare di spalle e caviglie. Nessun nuotatore nella storia è stato in grado di vincere otto medaglie d’oro in una singola Olimpiade (Pechino 2008). Sebbene attualmente ci siano altri nuotatori che possiedono un talento naturale eccezionale, come Caeleb Dressel con la sua velocità di sprint senza pari e Ledecky con la sua resistenza disumana, nessun altro nuotatore nella storia ha mai avuto un corpo così specializzato per il nuoto come Phelps.
Inoltre, grazie al fatto che la sua produzione di acido lattico era molto inferiore alla media (circa la metà), poteva contare su tempi di recupero più brevi tra una gara e l’altra.
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