La regione Emilia Romagna, partner del progetto europeo Inherit, ha realizzato la nuova Ciclovia Romagna Toscana che corre per 110 km attraverso otto Comuni.
Prima di raccontare di questa nuova ciclovia in dirittura d’arrivo, bisogna fare una premessa. E spiegare cos’è la Romagna Toscana. Si tratta di una regione storica dell’Italia, geograficamente e culturalmente legata alla Romagna, ma amministrata dalla Toscana. Oggi questa regione non esiste più: nel 1923 è finita in parte sotto la giurisdizione di Forlì e in parte sotto quella di Firenze.
Adesso però la Romagna Toscana è tornata alla ribalta grazie a Inherit, un progetto europeo che promuove il turismo sostenibile nelle aree del Mediterraneo con un ricco patrimonio naturale e non ancora toccate dal turismo di massa. Proprio le caratteristiche di questa zona a cavallo tra Romagna e Toscana, dove pochi giorni fa è stata appunto presentata la nuova ciclovia (che sarà completata entro il prossimo anno).
Una ciclovia che tra l’altro non è un percorso a sé stante: ma è collegata ad altri itinerari cicloturistici e a cammini che raggiungono diverse parti d’Italia e anche d’Europa. Oltre ad essere molto vicina alla costa adriatica, e a rappresentare quindi una bella opportunità per tutti i turisti in cerca di mete green e “via dalla pazza folla”.
110 km in otto Comuni per la nuova Ciclovia Romagna Toscana
La nuova ciclovia realizzata dalla Regione Emilia Romagna è lunga circa 110 km e include otto comuni dell’antica Romagna Toscana: Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovadola, Meldola, Predappio, Rocca San Casciano, Galeata, Santa Sofia e Bagno di Romagna. Siamo andati a “provare sul campo” la ciclovia in sella a una e-bike, fermandoci a degustare le specialità enogastronomiche di questo interessante territorio.
Le tappe consigliate per chi vuole affrontare la Ciclovia Romagna Toscana sono cinque, con partenza da Castrocaro Terme e arrivo a Bagno di Romagna. Noi ne abbiamo “assaggiata” una (da Terra del Sole a Dovadola), e poi ci siamo concessi un lungo giro ad anello con partenza e arrivo a Santa Sofia. Ad accompagnarci, una guida di Mtb esperta della zona.
La tappa da Terra del Sole a Dovadola è lunga 19 km, corre in parte su asfalto e in parte su strade poderali. Si procede circondati da calanchi di argilla, distese di alberi ed edifici storici. Una volta lasciata la piazza principale di Terra del Sole, si costeggia prima la fortezza rinascimentale, e poi si inizia a salire. Proseguendo verso sud-ovest, si arriva all’eremo di Montepaolo, il più importante santuario antoniano dell’Emilia Romagna. Da lì si scende poi fino a raggiungere il centro di Dovadola.
In bicicletta nel Parco delle Foreste Casentinesi
Il secondo tour è stato invece un giro ad anello con partenza ed arrivo a Santa Sofia. In tutto 56 km di strade bianche, sentieri naturalistici e asfalto che ci hanno portato alla scoperta del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Primo step: l’attraversamento del parco fluviale in direzione della diga di Ridràcoli, che abbiamo raggiunto percorrendo una strada asfaltata lunga una decina di chilometri. La diga, alta più di 100 metri, forma un lago verde, cristallino e navigabile, che ha il suo stesso nome: Ridràcoli. Un luogo estremamente suggestivo, raggiungibile anche a piedi e in automobile. È stato realizzato negli anni ’80.
Da lì, ci siamo spostati all’Idro Ecomuseo delle acque, per conoscere un po’ più nei dettagli la storia della diga e le caratteristiche del bacino artificiale. Poi via, alla volta del passo del Vinco, che abbiamo raggiunto pedalando in salita per otto chilometri. Un modo come un altro per smaltire il pranzo. Nessuno si è perso d’animo, in ogni caso. Tanto è vero che una volta raggiunto il passo, ci siamo addentrati per un’altra dozzina di chilometri nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Foto di rito davanti al cartello con le indicazioni dei vari percorsi possibili da quel punto, e via di nuovo a pedalare. Dopo aver superato Casanova dell’Alpe – la frazione più alta e spopolata del comune di Bagno di Romagna – è iniziata la discesa del rientro. Decisamente più faticosa della salita: una mulattiera impegnativa, lunga 14 km, che ci ha provato non poco.
Una deviazione sulla Via Romea Germanica
Il progetto europeo Inherit ha dato la possibilità alla Regione Emilia Romagna di promuovere un altro importante percorso destinato al cosiddetto turismo lento: la Via Romea Germanica. Un cammino antico, che parte da Stade (in Germania) e attraversa Austria e Italia per terminare a Roma.
Questo percorso era davvero a portata di… pedalata, e quindi abbiamo provato a coprirne un breve tratto. Purtroppo solo 7 km, partendo dal passo del Carnaio e raggiungendo il Monte Frullo. Il sentiero naturalistico percorre un crinale secondario dal quale si può godere di una vista splendida. Il bosco transitorio che caratterizza la zona è ricco di faggi nani, erba carlina e ginepro. Da segnalare che non manca qualche salita piuttosto impegnativa.
Dopo questa breve digressione, abbiamo deciso di visitare una vera e propria eccellenza del territorio, la Fattoria dell’Autosufficienza. Un luogo in cui pace e tranquillità regnano sovrani. Un agriturismo che è anche centro di ecologia applicata. Oltre che centro di formazione per quanto riguarda argomenti come le transition town, la decrescita felice, l’agricoltura sinergica, le tecniche di costruzione in bioedilizia, l’autosufficienza energetica, le tecniche olistiche, la cucina naturale.
E per rilassarsi, un tuffo nelle acque termali
Oltre alla possibilità di pedalare immersi nella natura e gustare delizie gastronomiche, c’è anche un altro buon motivo per programmare qualche giorno sulla Ciclovia Romagna Toscana: le terme.
Le località di Castrocaro Terme e Bagno di Romagna sono infatti rinomate per le loro sorgenti e i centri benessere. L’acqua alcalina di queste fonti, oltretutto, è indicata per il recupero sportivo.
È già possibile pedalare lungo le strade della Ciclovia Romagna Toscana. Ma va precisato che il progetto non è ancora completato. Entro il 2021 sarà possibile scaricare dal sito web dedicato il percorso integrale, con le indicazioni delle guide a cui rivolgersi e dei punti di noleggio bici. Saranno segnalati anche luoghi di interesse, indirizzi per i pernottamenti e per i pasti.
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