Dalle vie cordate al kayak, dalla mountain bike al windsurf, fino alla Petanque: abbiamo provato per voi cinque tra le cose più belle da fare in Provenza se siete appassionati di sport.
Nel dipartimento delle Bocche del Rodano, il cui territorio per il 70% è riservato ai parchi, le opportunità di praticare diverse attività sportive sono davvero tante. Si va dai percorsi in bicicletta da strada alla mountain bike, dal trekking alle vie cordate (da non confondere con le vie ferrate) sulle Calanques, dal nordic Walking fino al kayak, al windsurf e… alle bocce! (o meglio alla Petanque, che qui è una sorta di sport nazionale).
A soli 20 chilometri da Marsiglia, in direzione nord, ecco la cittadina di Aubagne, famosa per le ceramiche, i Santon (statuette in terracotta per il presepe) e per il fatto di ospitare il Comando della Legione Straniera. Questa è un’ottima base di partenza per bellissime escursioni in bicicletta, in mountain bike o anche a piedi sul Massiccio dell’Etolie, la catena montuosa calcarea che un tempo era un grande pascolo di capre. La proposta dei percorsi è davvero ampia, e l’App On Piste Rossignol è un ottimo aiuto per la scelta più appropriata dell’itinerario.
1 – In mountain bike sul monte Cruvelier
Io ho iniziato la mia avventura sportiva in Provenza al parcheggio di Col de L’Ange. È qui che mi aspettava una bellissima bicicletta elettrica approntata da Gwenalle, titolare di un’agenzia di noleggio e guida biker (https://gwenavelo.com). Programma: un’escursione ad anello con salita al Monte Cruvelier, 570 metri d’altitudine. Un percorso di 15 chilometri con un dislivello di 400 metri, quindi accessibile a tutti con una bici “facilitata”. La prima parte di salita è lungo una cosiddetta strada del fuoco, come chiamano in Provenza le strade forestali che permettono ai pompieri di raggiungere l’interno dei parchi in caso d’incendio. Una salita non impegnativa, ma confesso che il motore aiuta molto.

Dopo alcuni tornanti, il panorama si apre offrendo la vista sul villaggio di Cuges les Pins e sull’altopiano coperto di campi coltivati a zafferano. Al primo bivio si mantiene la destra fino a quando si raggiunge una piccola biforcazione. Qui si imbocca la sinistra e si prende una ripida salita che porta alla Bergerie Brigou. Una volta ricovero per le capre, ora lo stallo restaurato è stato preso in carico dalla municipalità, che lo mette a disposizione dei turisti come rifugio per ripararsi in caso di pioggia, ed eventualmente anche passarci una notte. All’interno un camino e una bella fornitura di legna per accendere un fuoco (se la si utilizza, prima di ripartire è buona norma fare un giretto nei boschi attorno e raccoglierne altra).

Gwenaelle, la mia guida, ha portato con sé un pic-nic particolare da gustare nella Bergerie: una degustazione di formaggi di capra, una ricotta e due succhi decisamente originali, uno allo zafferano e uno al papavero. Lasciata la Bergerie, dopo qualche centinaio di metri si arriva sulla cima del Monte Cruvelier. È tanta la foga con cui pedalo per arrivare in vetta, che la catena della bicicletta si spezza. Nessun problema: Gwenalle (ed è questo il bello di programmare le escursioni con una guida esperta) in cinque minuti la ripara.
Dalla cima del monte si può ammirare un panorama che spazia da Marsiglia alle Calanques, e in lontananza si può intravedere persino il circuito automobilistico Le Castelet. Per la discesa prendo a sinistra, sempre per una strada forestale che mi riporterà al punto di partenza.
2 – Petanque, il gioco delle bocce alla francese
La seconda esperienza di questa mia avventura sportiva in Provenza ha come teatro La Ciotat, splendida cittadina che si affaccia su una baia che nel 2016 è stata designata insenatura più bella del mondo. A La Ciotat non poteva mancare una visita al bocciodromo. È proprio qui che nel 1910, grazie a Jules Le Noir , è nato il gioco della Petanque che ha rimpiazzato il classico gioco delle bocce (Jeu Provencale) che prevedeva la possibilità di fare tre passi prima di lanciare la boccia.

Nella Petanque, invece, il tiro deve essere effettuato a piedi fermi. Questa innovazione ha permesso a molti giocatori non più giovani, che magari soffrivano di artrite e reumatismi, di poter continuare a giocare. La Petanque è ora il gioco di bocce più popolare, e presto potrebbe addirittura diventare disciplina olimpica. L’accesso ai vari terreni di gioco è totalmente gratuito. Anche io mi sono cimentato in questa disciplina con un paio di partite, cercando di tirare la boccia e avvicinarmi il più possibile al cochonette (letteralmente il maialino), che non è altro che il pallino. Il degno finale è stato un Pastis (il classico aperitivo a base di anice) gustato nel club del bocciodromo.
3 – Una giornata in kayak tra le Calanques e l’Ile Verte
La Ciotat è anche famosa perché proprio nella sua stazione ferroviaria i fratelli Lumiere girarono il loro primo film. Tanto che è tuttora in funzione il Teatro Cinema Eden, dove per la prima volta è stata proiettata la pellicola.

Ma tra le cose da fare in Provenza, a La Ciotat c’è anche un’altra attrazione imperdibile per gli amanti delle sport: un giro in kayak. Io ne ho noleggiato uno nel porto turistico, per andare a scoprire dal mare le meravigliose Calanques del Parco Mugel e circumnavigare l’Ile Verte, unica isola boscosa delle Bocche del Rodano. Una specie di Eden ancora incontaminato, un ambiente selvaggio che ospita conigli e uccelli di varie specie.
4 – Avete mai provato una via cordata?
Sono sempre stato un appassionato di vie ferrate, ed è un po’ un vanto per me poter dire di avere fatto praticamente tutte quelle che si trovano sulle Dolomiti. Ma non mi ero mai cimentato con una via cordata. E così quando mi hanno proposto di provarne una a picco sul mare, nella Baia di Sormiou, ho accettato con entusiasmo.
Qual è la differenza tra via ferrata e via cordata? Nella via cordata non ci sono cavi d’acciaio fissi. Ma è la guida (obbligatorio averne una) che installa le corde, e che poi – una volta superato il tratto che necessita la messa in sicurezza – le recupera.

Guillame, la mia guida, si è presentato all’appuntamento carico come un mulo da soma: lo zaino pieno di moschettoni, discensori, carrucole, e due corde da 40 metri. Mi è venuto spontaneo offrirmi di aiutarlo e caricarmi di una corda… ma garantisco che il peso si è fatto sentire per tutta la durata dell’escursione. Anche a causa del gran caldo (forse sarebbe stato meglio anticipare la partenza alle 8.00 del mattino, anziché avventurarsi tra le rocce alle 10.30: meglio tenerlo presente!).
L’escursione classica nella Calanque di Sormiou è il giro del Bec de Sormiou. Partendo dalla meravigliosa spiaggia bianca della Calanque, in 30 minuti di cammino si arriva al Col de Lui d’Aï, e da lì si percorrono svariate cenge a picco sul mare con una vista veramente incredibile. Il percorso prevede tre discese di 30 metri con discensori, due attraversamenti di tratti di scogliera alla Tyrolienne e uno più lungo effettuato con carrucola, che porta nella spettacolare grotta del Capellan. Il tempo medio per coprire l’intero anello è di circa quattro ore. Una volta ritornati al punto di partenza un bel tuffo nelle acque color smeraldo della baia è d’obbligo.

5 – A Marignane, nel paradiso del windsurf
Dopo 25 anni che non mettevo piede su un windsurf, questo viaggio in Provenza alla ricerca delle cose da fare per chi ama lo sport mi ha anche offerto la possibilità di quattro bordi a Marignane, a nord ovest di Marsiglia. Il paese si trova sulle sponde della Laguna di Berre, che è una meta irrinunciabile per gli amanti del windsurf e di tutte le sue diverse declinazioni: dal wind foil al wing foil e al kitesurf.
Ben 250 giorni all’anno di vento garantito e acque generalmente calme (ci si trova all’interno di una laguna) fanno di questo spot un vero paradiso nel suo genere. In queste acque, tanto per dire, è stato registrato il record di velocità su windsurf. La spiaggia sabbiosa di Jaï è lunga 600 metri, e comprende anche una striscia di prato ideale per poter depositare tutto il materiale per l’attività sportiva. Alcuni tratti di spiaggia sono addirittura vietati alla balneazione proprio per poter garantire ai surfisti di esprimersi al massimo con le loro evoluzioni senza doversi preoccupare di eventuali incauti bagnanti.

Inoltre, all’ingresso della spiaggia di Jaï è stata allestita un’area fitness con una decina di macchine per allenamento (con pesi, ellittica, eccetera). Tutte a disposizione gratuitamente. Una base nautica ospita un club di vela e kite surf (con scuola per principianti ed esperti, sia per pratica occasionale che permanente). Ciliegina sulla torta: la Bandiera Blu vi sventola ininterrottamente dal 2016.
Questo articolo è stato realizzato grazie alla collaborazione di CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA FRANCIA DI MARSIGLIA, CONSEIL DEPARTEMENTAL DES BOUCHES-DU-RHONE e PROVENCE TOURISME
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