Se correre è bellissimo, farlo nella neve è addirittura emozionante. Ma sono necessari alcuni accorgimenti per non infortunarsi. Ecco i nostri consigli.
La corsa è uno degli sport più belli del mondo. Ma se correre è bellissimo, correre nella neve è addirittura emozionante. Difficile spiegare quello che si prova a chi non lo ha mai fatto. Il freddo che punge le narici, i rumori ovattati, lo sfregolio della neve sotto i piedi, il contatto con la natura… sono tutti elementi che conferiscono alla corsa “bianca” una marcia in più.
E allora perché non approfittare dell’inverno e delle recenti nevicate per cimentarsi in questa attività? Tanto più che correre nella neve rappresenta anche un allenamento molto efficace in vista della ripresa della stagione agonistica.
Ne sa qualcosa Karsten Warholm, campione olimpico in carica e detentore del record mondiale dei 400 ostacoli. Il norvegese, che si allena con qualunque condizione meteo, è stato fotografato infatti mentre corre (addirittura a torso nudo) su una pista innevata a Oslo.
Chi però non abita in località dove le nevicate sono frequenti, e magari non ha confidenza con la montagna, non può affrontare con leggerezza la sua prima corsa nella neve. Ecco allora qualche consiglio per godersi nel migliore dei modi la giornata e non rischiare un infortunio.
1 – Valutare lo stato della neve
Si fa presto a dire neve. Non è un caso se gli Inuit hanno addirittura una cinquantina di vocaboli per definirla. E anche alle nostre latitudini, gli sciatori sanno comunque bene che la neve può variare parecchio in base alle condizioni meteo, all’umidità, all’altitudine… C’è quella ghiacciata, quella polverosa, quella bagnata, quella pesante, quella crostosa… E su ogni tipo di neve il modo di sciare (ma anche di camminare o correre) cambia. La neve polverosa, secca e leggerissima, è ovviamente la migliore. A patto che non sia così alta da sprofondarci dentro.
2 – Scegliere le scarpe giuste
Non esiste un solo tipo di scarpa per correre sulla neve. Se la neve è bagnata, attenzione: sarà opportuno attrezzarsi con calzature munite di ghette che non lascino passare l’acqua. Altrimenti si rischia di ritrovarsi con i piedi zuppi dopo pochi minuti. Se invece la neve è ghiacciata e compatta, la corsa sarà più fluida: ma è necessario che le scarpe abbiano un ottimo grip per evitare di scivolare. Addirittura, si può pensare a indossare anche dei ramponi (soprattutto se il percorso prevede salite e discese). Sulla neve soffice, al contrario, un normale paio di scarpe da trail running può andare bene.
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3 – Lasciare a casa i running watch
Correre sulla neve è completamente diverso che correre su una strada o anche su un sentiero di montagna. Dislivelli a parte, l’altitudine e il fatto di non avere una base solida sotto i piedi rallentano notevolmente il ritmo (anche del 50%). Quindi meglio lasciar perdere le performance, rilassarsi e godersi la corsa. Tenendo conto che si tratta di un esercizio molto allenante, ma che non può essere messo a confronto con il training abituale.
4 – Dimenticare l’andatura usuale
Correre sulla neve impone gioco forza di modificare la propria andatura. Cambia il tipo di appoggio, cambia l’equilibrio, e il modo di muoversi cambia anche a seconda del tipo di neve. Quindi meglio non sfoggiare le proprie abilità di trail runner e… restare con i piedi per terra. Nel vero senso della parola, perché sulla neve è meglio tenere i piedi più bassi possibile. In modo da prevenire scivolate, rotazioni delle caviglie e delle ginocchia, stiramenti dei muscoli. Forse non è appagante come procedere a balzi su un single track, ma si tratta di un’esperienza a sé.
5 – Passi corti e veloci
Se abitualmente si corre a grandi falcate, sulla neve bisogna modificare anche il proprio ritmo abituale. Il modo migliore per mantenere l’equilibrio ed evitare cadute – oltre a tenere i piedi bassi – è quello di procedere con passi brevi e veloci. In questo modo si ridurrà il tempo di “sospensione” e quindi la possibilità di perdere l’equilibrio.
6 – Non illudersi di conoscere il percorso
Anche se si tratta di un percorso di allenamento che è stato fatto decine di volte senza neve, non bisogna illudersi di poterlo fare ad occhi chiusi. Quando un sentiero è coperto dalla coltre bianca, infatti, le sue condizioni sono completamente diverse. Un tratto in discesa che abitualmente si percorre facendo girare a palla le gambe, può rivelarsi una trappola quando è innevato. L’approccio migliore è quindi quello di approcciarlo come se fosse la prima volta. Con tutte le precauzioni del caso.
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7 – Vestirsi in modo adeguato
Anche quando fa molto freddo, la corsa riscalda il corpo e induce a sudare. Proprio per questo bisogna scegliere con attenzione il proprio abbigliamento in base alle condizioni meteo e alle temperature. Bisogna essere comodi, evitare di coprirsi troppo o troppo poco, portare con sé uno zainetto in cui riporre qualche indumento in più per coprirsi se ci si ferma o si rallenta l’andatura. Scaldacollo, guanti e berretto non sono mai superflui. Ideale è indossare un baselayer a contatto della pelle.
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