Un’idea originale per la festa della mamma? La nostra Bianca Lenci ha regalato alla sua la partecipazione alla Cortina Skyrace. E insieme si sono trovate a correre sui sentieri de La Sportiva Lavaredo Ultratrail: una quattro giorni di gare che quest’anno ha segnato il record di presenze.
Se amo la corsa è grazie a mia madre, Silvana Lattanzio, giornalista sportiva e un tempo ultrarunner. L’ho vista correre con la bandana in testa fin da quando ero piccolissima. Quindi è stato impossibile per me non rimanere affascinata da questo sport. E per ringraziarla ho deciso di regalarle per la festa della mamma 20 chilometri. Per la precisione, le ho regalato la Cortina Skyrace, gara che fa parte del pacchetto di quattro competizioni organizzate sotto l’ombrello de La Sportiva Lavaredo Ultratrail.
La nostra gara si è tenuta giovedì 27 giugno, ma noi ci siamo fermate fino a sabato mattina per vedere partire i nostri amici: alcuni hanno fatto la Cortina Trail, 46 km partita venerdì mattina, altri la LUT, ovvero la competizione “regina”, la Sportiva Lavaredo Ultra Trail di 120 km, partita venerdì alle 11 di sera.
Ci siamo allenate insieme per un paio di mesi, e questo devo dire che è stato anche un “auto-regalo”. Perchè se è vero che ho 30 anni in meno, lei dalla sua ha tanta esperienza e forza mentale più di me. Quindi ci siamo aiutate a vicenda, non solo durante la preparazione ma anche in gara. Infatti abbiamo deciso di correrla tutta insieme.
Arrivate a Cortina, la città era in festa. C’erano corridori e famiglie al seguito ovunque. Tanti colori e tanta concentrazione negli atleti che passeggiavano in paese in attesa dell’ora della partenza, e per forza di cose siamo entrate anche noi in clima gara.
Ore 17, il via. Il primo tratto era in salita ma non troppo, ancora corribile, poi nel giro di pochi km ho iniziato davvero a capire il perché del nome “skyrace”. Ci siamo tenute per mano per alcuni tratti e dicevo a mamma: “Piccoli passi, non guardare su”. Effettivamente era da capogiro vedere i puntini, cioè gli altri concorrenti, arrampicarsi lungo una salita quasi verticale per le stupende – ma ahimè ripide – Dolomiti.
Avanti così per i primi 10 km, poi altri 5 dove siamo riuscite a correre, ma alla fine di questi purtroppo è arrivato il maledetto cancello che non ci ha permesso di finire la gara: lo abbiamo raggiunto oltre il tempo massimo di 2 ore e 45 minuti. Ma ugualmente ci siamo divertite molto a scoprire con le nostre gambe una natura imponente, a correre insieme, ad allenarci insieme nei mesi precedenti e a trascorrere due giorni in una Cortina ricca di gioia anche per la recente assegnazione dei Giochi Olimpici 2026.
Per quanto riguarda la grande kermesse de La Sportiva Lavaredo Ultratrail, questa tredicesima edizione è stata la più partecipata di sempre. “Si è trattato di un’edizione da record, lo dicono bene i numeri, mai così alti come in questo 2019”, hanno spiegato gli organizzatori, Cristina Murgia e Simone Brogioni. “Abbiamo avuto 400 iscritti alla Cortina Sky Race, 1900 alla Cortina Trail, 900 alla novità UltraDolomites e 1900 alla Lavaredo Ultra Trail. Da sottolineare che per la Cortina Trail le richieste di iscrizione pervenute sono state 2.600 e per la Lavaredo 3.200: segno di un alto gradimento che non può che farci piacere”.
Inferiore in percentuale rispetto agli altri anni, invece, il numero di finisher. Un fatto spiegabile con il grande caldo. Per tutti i quattro giorni de La Sportiva Lavaredo Ultra trail, la temperatura è stata infatti abbondantemente sopra i 30 gradi, e questo ha pesato non poco sulla fatica dei concorrenti.
Per quanto riguarda il podio, il re della LUT 2019 è lo statunitense Tim Tollefson, che ha completato i 120 chilometri in 12h28’47”. Andrea Macchi il migliore italiano, classificato ottavo. Tra le donne ha trionfato l’elvetica Kathrin Götz, terza l’italiana Francesca Pretto.
© riproduzione riservata