C’era una volta la Crans Montana inarrivabile frequentata dal jet-set. Oggi la cittadina del Canton Vallese è la meta ideale per chi vuole trascorrere una vacanza sulla neve all’insegna dello sport outdoor.
Crans-Montana, da sempre apprezzata nella stagione invernale dall’alta società e da artisti e attori di tutto il mondo, ha saputo adattarsi ai tempi e trasformarsi in una moderna e frizzante cittadina di montagna, dotata di ogni servizio. Qui è possibile passare giornate uniche in ogni stagione dell’anno, ma soprattutto in inverno quando “cambia pelle” e diventa un gigantesco parco-giochi per gli amanti della neve.
Crans–Montana era già molto frequentata all’inizio del secolo scorso, e nel 1911 fu sede della prima edizione della Roberts of Kandahar Cup di sci alpino. Ben presto questo ampio terrazzo soleggiato con vista mozzafiato sula cosiddetta Corona Imperiale (una catena di cime alpine di oltre 4000 metri di altezza), divenne meta del jet-set internazionale. Tra i tanti che hanno vissuto stabilmente a Crans-Montana ci piace ricordare Roger Moore, il celebre 007 britannico.
Nonostante la sua fama di “meta dei ricchi” Crans-Montana, nata dall’unione dei due comuni omonimi, non si è adagiata sugli allori. Ma ha saputo evolversi e trasformarsi. Tanto che oggi è una meta invernale molto gettonata, specie dopo essere stata arrivo di una tappa del Giro d’Italia 2023. Vi si respira un’atmosfera internazionale, con appassionati della montagna che arrivano da ogni parte del mondo.
Per gli appassionati di sci alpino
Lo sci alpino è da sempre uno dei punti di forza di Crans-Montana. Il vasto comprensorio sciistico vanta ben 140 km di piste, impianti veloci e moderni. È possibile sciare dai 1.500 metri di quota del paese fino ai 3.0000 metri del ghiacciaio della Plaine Morte, con un panorama incredibile sul fondovalle e sulla Corona Imperiale, che spazia dal Passo del Sempione al Monte Bianco.
Crans-Montana anche per il 2024 è tappa della Coppa del Mondo di sci femminile con le migliori sciatrici del mondo che si sfideranno sull’impegnativa pista di Mont Lachaux per la libera del 16 e 17 febbraio e il Super-G del 18. Tappa che da sempre porta bene agli italiani. Alberto Tomba nel 1998, sulla pista Nationale, aveva conquistato la sua la 50a vittoria in Coppa del Mondo. E Sofia Goggia e Federica Brignone hanno vinto su queste nevi nel 2023.
Tra le varie esperienze possibili sulle piste, l’ideale è la proposta First Track. Vale a dire la possibilità di essere i primi della giornata a scendere sulle piste appena fresate. Oppure è possibile sciare in notturna dalle 18.30 alle 21.30 sotto il cielo stellato.
Per i più piccoli l’appuntamento è dal lato dell’Arnouva, dove un tapis-roulant coperto e nuovo di zecca e un campo scuola trasformeranno la prima esperienza sugli sci in un ricordo indelebile. Mentre gli amanti del freestyle possono dare libero sfogo alla loro creatività sui diversi jump e rail di uno dei più grandi Snowpark delle Alpi. E per chiudere la giornata, si impone una sosta al Cry d’Er Club, sulle piste, o in uno dei bar après-ski alla partenza di una delle tre telecabine in paese.
Crans-Montana offre anche la possibilità di praticare lo sci di fondo su percorsi che variano da luoghi incontaminati nei boschi, fino a salire sul ghiacciaio della Plaine Morte, a 3.000 metri di quota. Circa 20 km di piste segnate e messe in sicurezza, da percorrere con la tecnica classica o pattinata, sono suddivise tra i 5,6 km sul famoso campo da golf Severiano Ballesteros, l’anello di 3,6 km del lago della Moubra, i 3,6 km nei boschi della Briesses o diversi anelli sul ghiacciaio della Plaine Morte.
Praticare scialpinismo in sicurezza nel Rando Park
Per gli amanti dello scialpinismo, e soprattutto per chi vuole avvicinarsi a questa disciplina in tutta sicurezza, Crans-Montana è stata tra le prime località alpine a realizzare un Rando Park, cioè un’area che si estende su tutto il comprensorio sciistico della località, e che comprende 16 itinerari di salita di sci alpinismo fuori dalle piste, per oltre 87 chilometri di sentieri interamente segnati e messi in sicurezza.
Questo gigantesco park offre un dislivello positivo di oltre 8.000 metri, dove ognuno può dar sfogo alla propria passione. È adatto tanto ai principianti quanto agli esperti, con tre percorsi per principianti e un percorso denominato La X’trême (la grande sfida), con 2.620 di dislivello positivo e quattro salite. Tutti i percorsi per le pelli di foca sono stati elaborati in collaborazione con Séverine Pont-Combe, campionessa di sci alpinismo.
Tra le cose da fare a Crans Montana in inverno, anche le pedalate in fat bike
Provate a pensare di pedalare su sentieri innevati, a scendere sollevando spruzzi bianchi. Impossibile? No, se usate una fat bike, cioè una mountain bike con i “ruotoni” ben artigliati che permette di pedalare sulla neve. E più la neve è fresca e soffice, maggiore è il divertimento.
Ma questa è solo una delle tante attività insolite proposte dalla località invernale. Le offerte comprendono anche una gita con i cani da slitta sul ghiacciaio della Plaine Morte, un’escursione sulla neve con i pony, il biathlon, uscite al chiaro di luna, passeggiate con le racchette da neve. Oltre ad attività più insolite come diventare un DJ o un esperto di cocktail. Offerte tutte prenotabili direttamente on-line cliccando qui.
Un nuovo sport di tendenza: il curling
Alzi la mano chi, sentendo parlare del curling, non ha mai pensato “ma questo non è uno sport!”. Io l’ho fatto e più volte, ma dopo averlo provato mi devo ricredere. Nella centrale piazza Crans-Montana, a fianco del Café d’Ycoor, è possibile prenotare una delle tre piste che vantano un ghiaccio straordinario secondo gli specialisti.
Di lontane origini scozzesi (la prima testimonianza di questo sport risale al 1511), il curling ha poche e semplicissime regole: si gioca in squadre di quattro persone sul ghiaccio, su cui bisogna far scivolare la stone, una boccia in granito dal fondo piatto dotata di manico, dal peso di circa 20 kg, verso un’area di destinazione detta casa, contrassegnata da tre anelli concentrici. Per correggere il tiro, i compagni possono intervenire “spazzolando” il ghiaccio con il broom (la famosa scopa). A seconda di dove si ferma la stone, si applica un punteggio. Vince la squadra che piazza più stones nella zona dei cerchi.
Fin qui sembra semplice, ma immaginate di dover scivolare sul ghiaccio con la stone in una mano e nell’altra il broom, dare la giusta spinta per restare in gioco e cercare di non cadere… insomma un pomeriggio di sana allegria è assicurato!
Una passeggiata notturna lungo il Sentiero delle Lanterne
Una volta terminata la giornata sulla neve e magari essersi rilassati in una delle numerose SPA, è tradizione tirare l’ora di cena facendo un giro lungo il suggestivo Sentiero delle Lanterne, aperto fino al 3 marzo. Creato all’interno del campo da golf Jack Nicklaus, a pochi passi dal centro, consiste in un percorso tematico illuminato da lanterne la cui luce, quando cala la notte, crea giochi di ombre sul manto bianco, dando vita a uno spettacolo unico.
Il tema di quest’anno sono i quattro elementi: terra, aria, fuoco e acqua. Che vengono raccontati lungo il percorso con spettacolari ambientazioni di luci, suoni e colori. A metà del percorso è possibile riscaldarsi con un bicchiere di vin brulé, rigorosamente a chilometro zero, scambiare due chiacchiere e godersi uno degli spettacoli giornalieri che raccontano i quattro elementi.
La cena all’insegna della raclette
E per concludere un’intensa giornata di divertimento sulla neve, è d’obbligo la scoperta della cucina vallesana. A Crans-Montana ci sono numerosi locali che preparano i tipici piati locali. Ma se volete provare qualcosa di veramente tipico, avete due possibilità, una più gustosa dell’altra.
Per una cena tra amici, il consiglio è quello di passare la serata presso lo Hameau de Mayen, un originale antico alpeggio in pietra e legno dove ci si trasferiva a maggio (da cui il nome) in concomitanza dell’inizio della stagione dei pascoli.
Si trova lungo il Sentiero delle Lanterne, e in un’atmosfera intima si viene serviti direttamente dal cuoco che cucina alle spalle degli ospiti. Preparerà un menù che, per quest’inverno, prevede: zuppa di zucca e granella di castagne, fondue di carne marinata 12 giorni con cinque salse e rösti, e semifreddo ai frutti di bosco. Il tutto accompagnato dagli ottimi vini vallesani.
La seconda proposta è quella di scoprire le differenze tra le varie raclette prodotte negli alpeggi vallesani con una degustazione comparata. La raclette è il famoso formaggio prodotto con latte vaccino crudo, i cui profumi e sapori dipendono dal tipo di pascolo di provenienza. Il formaggio viene servito fuso dopo essere stato “racler” (raschiato) dalla sua forma scaldata davanti al camino.
Per scoprire le differenze tra una raclette e l’altra, il consiglio degli esperti è di assaggiarle accompagnandole solo con le patate bollite (di cui si mangia anche la buccia). Vino consigliato: Fendant vallesano, un vino bianco ottenuto dalle uve chasselas dal profumo intenso e fruttato, con nota minerale.
Come arrivare a Crans-Montana
Se vi è venuta voglia di scoprire Crans—Montana, dovete solo preparare i bagagli e partire. Raggiungere Crans-Montana è semplice. La località è facilmente raggiungibile attraversando il Passo del Sempione o utilizzando un treno-navetta sul quale si sale direttamente con l’auto. Si arriva anche comodamente in treno da Milano Centrale (circa tre ore incluso il cambio a Sierre, dove si prende la funicolare che in 15 minuti copre 1.000 metri di dislivello arrivando nel centro della città). I mezzi pubblici locali sono completamente gratuiti.
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