Gli psichiatri hanno lanciato il grido d’allarme: la depressione da lockdown durerà più della pandemia. Per scongiurarla c’è un rimedio efficace: praticare regolarmente attività fisica.
Non è andato tutto bene. A parte le migliaia di morti, le scuole chiuse, gli ospedali in affanno, il Covid-19 si sta lasciando dietro anche una scia di “danni collaterali” che non sono da sottovalutare. L’azzeramento della vita sociale, la difficoltà nel relazionarsi anche con i parenti e gli amici più stretti, l’impossibilità di muoversi, il senso continuo di precarietà hanno creato non pochi problemi a livello psicologico.
Se nel corso del primo lockdown eravamo ottimisti e combattivi (lo slogan #andràtuttobene campeggiava ovunque), la seconda ondata della pandemia e le conseguenti restrizioni ci hanno dato il colpo di grazia. “Le conseguenze per la salute mentale del Covid-19 sono già visibili e, senza essere nemmeno troppo pessimisti, raggiungeranno solo tra un po’ il loro picco massimo, per durare più a lungo dell’attuale pandemia”, scrive la psicologa Giada Pietrabissa in un articolo pubblicato sul sito dell’Istituto Auxologico Italiano.
“I miei pazienti sono raddoppiati nel giro degli ultimi mesi”, conferma anche una neuropsichiatra del Fatebenefratelli di Milano. E la prestigiosa rivista medica The Lancet mette in guardia: periodi di isolamento, anche inferiori ai 10 giorni, possono avere effetti di sintomi psichiatrici che perdurano fino a tre anni.
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L’attività fisica è un’arma efficace per combattere la depressione da lockdown
Come riuscire allora a superare i momenti di crisi inevitabili in una situazione del genere? Gli studiosi di neurologia hanno scoperto che l’attività fisica regolare funziona spesso alla stregua di un antidepressivo. “Ad eccezione dei casi più gravi, per molte persone l’attività motoria ha lo stesso effetto di un farmaco“, conferma Michael Craig Miller, assistente di psichiatria alla Harvard Medical School.
Si è parlato spesso dell’effetto “dopante” di sport ad alta intensità, la cui pratica favorisce lo sviluppo di endorfine e un conseguente senso di benessere. Ma anche attività tranquille come una lunga passeggiata all’aperto possono essere un autentico toccasana. L’attività motoria infatti favorisce il rilascio di particolari proteine chiamate neurotrofine, che aiutano lo sviluppo e il funzionamento dei neuroni.
“I neuroscienziati – spiega il dottor Miller in un articolo pubblicato sul sito della Harvard Medical School – hanno notato che nelle persone depresse l’ippocampo è più piccolo della media. L’attività motoria, sviluppando neurotrofine, aiuta la crescita di cellule e di connessioni nervose in questa zona del cervello, e così l’ippocampo si rigenera e ci si sente meglio”.

Quanta attività fisica ci vuole per combattere la depressione da lockdown?
I sintomi della depressione si manifestano con disturbi del sonno, carenza di energia, piccoli acciacchi a cui si tende ad attribuire più peso del solito. E purtroppo questo insieme di cose fa passare del tutto la voglia di muoversi.
Invece bisogna farsi forza e imporsi di uscire e cominciare a camminare. Oppure di praticare ginnastica in casa. All’inizio anche solo una decina di minuti, per arrivare almeno a una mezz’ora (o anche di più per i “virtuosi”).
Non è ben chiaro agli scienziati quanto a lungo debbano durare gli esercizi e che intensità debbano avere, prima che le cellule cerebrali comincino a “darsi una mossa” e ad alleviare i sintomi della depressione.
Quello che è chiaro, è che muoversi di tanto in tanto non serve a nulla. “Bisogna scegliere qualche attività che ci sia congeniale – consiglia Miller -, in modo che siamo sicuri di portarla avanti con assiduità”. Che si tratti insomma di camminare, saltare alla corda, fare flessioni o magari ballare, l’importante è optare per qualcosa che ci piace (o che per lo meno non ci dispiace troppo).
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