Ecco un’altra delle nostre proposte per le uscite “post Covid-19”: una gita sul Monte Martica, nel Varesotto, per trascorrere una giornata all’aria aperta camminando o pedalando. E ovviamente, rilassandosi e godendo della natura che ci circonda.
La città di Varese si stende ai piedi delle Prealpi Varesine. Di queste montagne, il massiccio più noto e quello del Campo dei Fiori di cui abbiamo già parlato. Ma ci sono altre numerose e interessanti cime che offrono bellissimi percorsi da fare a piedi, in bici, come allenamento per il trail running.
La zona di Varese, negli ultimi anni, è diventata sede di numerose competizioni di questa disciplina, tra le quali la più nota è il Trail del Campo dei Fiori, la cui edizione 2020 si dovrebbe correre – il condizionale è d’obbligo in questo momento – il prossimo 25 settembre.
Tra queste, una delle mete preferite dai varesotti è il Monte Martica, o la Martica, come viene più semplicemente chiamata.
Questa montagna è facilmente raggiungibile, in quanto dista pochi chilometri dal centro di Varese, presenta numerose possibilità di salita, tutte belle e facili, panoramiche ed immerse nella natura e nel silenzio.
La Martica, una vetta di poco più di 1.000 metri di quota
La Martica si trova a est rispetto al massiccio del Campo dei Fiori. La sua sagoma è facilmente riconoscibile perché ha un bel profilo ondulato che culmina con l’omonima vetta posta a 1.032 metri s.l.m..
La zona è nota storicamente, perché faceva parte del sistema difensivo della Linea Cadorna. Infatti sulle due cime che formano la Martica, vette separate tra loro, sono ancora presenti i resti murari degli appostamenti d’artiglieria scoperti, detti “in barbetta”.

Oggi la vetta della Martica è coperta da un fitto bosco, ma nei tempi di guerra era completamente priva di vegetazione. Poco prima di raggiungere la cima della Martica si trova la vetta del Monte Chiusarella che con i suoi 913 metri di quota è un magnifico balcone panoramico a 360° sulle Alpi e la Pianura Padana.
La Martica, un’escursione che si può fare tutto l’anno
Grazie alla sua posizione, la Martica può essere frequentata tutto l’anno, scoprendone il suo variare con le stagioni. Numerosi sono i sentieri di accesso alla vetta.
Il sentiero classico, e più agevole, anche se più lungo, per raggiungere la cima del monte è quello che parte dalla località Bregazzana, indicato con il numero 14, che è ben tracciato e presenta poca pendenza. In alternativa si può salire dalla strada forestale che parte poco prima di Bregazzana (consigliata in mtb).
Il tracciato segue la vecchia strada militare che portava al forte in cima alla Martica, restando interamente immersi nel bosco e con numerosi punti panoramici che spaziano sia sulla pianura che sulle Alpi dalle cime innevate.

Si segue la strada forestale o il sentiero 14 fino a superare le ultime case nel bosco, qui si tiene la sinistra (cartelli indicatori) e si continua in salita, superando una serie di tornanti che ci portano alla panoramica sella del Pian Val Des, con vista sui laghi del Varesotto e sul Sacro Monte e Campo dei Fiori.
Da qui si prosegue lungo un breve tratto in piano, oltre il quale si continua sul sentiero che sale, ripido, con alcuni tornanti su fondo sconnesso e pieno di sassi. Proseguendo su questo terreno, si passa sotto il Monte Chiusarella.
Tra tornanti e fitti boschi
Il fondo del sentiero migliora per un breve tratto, ma dopo aver superato una serie di tornanti torna a essere sconnesso, fino a raggiungere un tratto pianeggiante a cui segue una breve discesa verso il fitto del bosco.
Da qui si prosegue in salita, lungo gli ultimi 2 chilometri di strada sterrata, con pendenza costante, che arriva alla vetta della Martica. Per il ritorno si può rifare lo stesso percorso al contrario, magari facendo una deviazione lungo il sentiero che porta a Bregazzana e visitare il piccolo e grazioso abitato.

Volendo fare un giro ad anello più ampio, è possibile dalla vetta scendere a Brinzio, situato a sud-ovest del monte lungo la Val di Rasa, sempre seguendo il sentiero 14, che in questo tratto è piuttosto ripido, e rientrare a Bregazzana seguendo il sentiero 10 che passa prima per il Laghetto di Brinzio e poi per la località Rasa.
I luoghi da visitare lungo il percorso
I luoghi attraversati da questa parte dell’itinerario sono ricchi di storia e tradizione locale, come ad esempio l’abitato di Brinzio noto per la chiesetta votiva dedicata ai ciclisti che sorge in Via Indipendenza, e a lato della quale si trova una fontana alla quale è tradizione riempire la propria borraccia.
Oppure la parrocchia datata 1772, costruita sulle fondamenta di un edificio risalente al 1627 con all’interno una tela del Barrocci.
Il paese di Rasa, che si incontra all’inizio, è un tipico esempio di abitato contadino al centro del quale sorge la chiesa cinquecentesca di San Gottardo.

Il giro ad anello descritto è consigliato agli amanti della mountain bike, perché molto vario e divertente.
Segnalo che la zona della Martica presenta numerose varianti di discesa sia lungo i sentieri escursionistici (attenzione a dare sempre precedenza a chi cammina!) che lungo i crinali che scendono sia dalla Martica che dal Chiusarella (attenzione ai recenti cartelli di divieto che hanno chiuso alcuni tracciati).
Bisogna tenere conto del fatto che si tratta di discese da All Mountain e Freeride (consigliati casco e protezioni). Per chi vuole fare il giro a piedi, l’ideale è mettere in conto di avere a disposizione tutta una giornata, così da avere il tempo di ammirare i panorami e visitare i paesi che si incontrano.
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NOTE TECNICHE
Punto di Partenza: Bregazzana (495 m)
Punto di arrivo: Monte Martica (1.032 m)
Dislivello: 600 m circa
Difficoltà: T (turistico)
Lunghezza: 16,0 Km
Tempo medio di percorrenza: a piedi 5 ore, in mountain bike 2.00–2.30 ore
Acqua: non presente lungo la salita alla Martica; presente solo nei paesi di Bregazzana, Brinzio e Rasa
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