Quando si diventa un atleta professionista, la vita è scandita da regole molto severe. Bisogna affrontare anche un serio allenamento mentale e non trascurare la corretta alimentazione.
Praticare uno sport a livello agonistico significa portare nella vita di un atleta un drastico cambiamento, dove l’attività svolta non è più solo sinonimo di divertimento e benessere, ma l’impegno si fa più rigoroso e orientato alla competizione. Per raggiungere risultati, quando si diventa un atleta professionista, gran parte del proprio tempo e delle proprie risorse vengono dedicate alla pratica e alla preparazione di una disciplina, con l’obiettivo di eccellere in essa.
Così gli allenamenti diventano precisi e strutturati. Esperti come allenatori e specialisti di fitness, nutrizione e recupero fisico affiancano lo sportivo. Ogni momento della vita di un atleta professionista è attentamente pianificato per massimizzare le prestazioni e prevenire eventuali infortuni. Oltre a misurare il loro stile di vita, gli atleti professionisti devono affrontare pressioni e aspettative, pertanto la resilienza mentale nell’affrontare le sfide che incontreranno sul cammino è essenziale per poter continuare a svolgere lo sport nel tempo.
Un equilibrio tra corpo e mente
Allenamenti, riposo, alimentazione e recupero: un atleta professionista attua una pianificazione strategica e dettagliata di tutti questi aspetti, supportato da figure competenti – come un dietologo sportivo nel caso del regime alimentare da seguire -, tarandola su obiettivi, stato fisico dello sportivo e delle competizioni che dovrà affrontare.
Al centro della preparazione di un atleta che compete ad alti livelli c’è senza dubbio l’allenamento fisico, che naturalmente varia in base alla disciplina svolta. In linea generale questo può comprendere esercizi di resistenza, forza, velocità, agilità, flessibilità e coordinazione. Le sessioni di allenamento possono essere giornaliere o settimanali, e dovranno comprendere anche momenti di recupero, come si vedrà successivamente.
Non basta però il fisico: serve aver allenate anche tecnica e tattica per spiccare, compiendo esercizi specifici per migliorare le abilità di base, la visione di gioco, la strategia e la comprensione delle mosse avversarie. Altrettanto importante è il lavoro mentale: il cervello infatti controlla pensieri, emozioni e concentrazione che nei momenti cruciali possono fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Pertanto la gestione di stress e pressione, l’incremento della fiducia in sé stessi e il mantenimento dell’attenzione fanno parte della preparazione tanto quanto l’esercizio fisico.
Allenarsi, ma anche riposare
Manca un tassello importante però al binomio allenamento fisico/mentale: il riposo. Senza riposo, l’atleta professionista rischia di compromettere tutto il lavoro svolto durante gli allenamenti o le sessioni di coaching per migliorare l’attitudine mentale. Spesso sottovalutato, in realtà il giorno di riposo è parte integrante della routine di allenamento, capace di favorire il recupero fisico, la rigenerazione mentale e la massimizzazione delle prestazioni.
Stress e affaticamento colpiscono i muscoli durante l’attività fisica: riposarsi permette al sistema muscolare di ripararsi e rigenerarsi, prevenendo anche possibili infortuni. In questo senso è rilevante la funzione del sonno perché durante questa fase il corpo rilascia un tipo specifico di ormoni che favorisce la crescita e il ripristino dei tessuti muscolari danneggiati.
Su quante ore debba dormire a notte un atleta professionista non c’è una regola definita, anche se sono consigliabili almeno tra le 7 e le 9 ore. Oltre alla quantità, bisognerà prestare attenzione alla qualità delle stesse, cercando di creare un ambiente di riposo ottimale senza stimoli elettronici prima di coricarsi, mantenendo una routine di sonno regolare e adottando pratiche di rilassamento prima di andare a letto.
L’ascolto del proprio corpo e seguire le dritte degli esperti è fondamentale per l’atleta nel trovare il giusto programma di sonno da seguire, tenendo presenti anche l’età e il tipo di sport praticato. Notti brave e stare fuori fino a tardi sono abitudini che si contrappongono allo stile di vita di uno sportivo top. Questo non significa che debba rinunciare totalmente a svagarsi, ma la scelta su come farlo dovrà essere sensata e oculata, anche in base agli impegni sportivi che ha in programma. Il tempo libero e il riposo aiutano a mantenere integro il benessere mentale di un atleta.
Alimentazione: il carburante del successo
Nel mondo dello sport ad alto livello, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel determinare le prestazioni degli atleti professionisti. Non si tratta solo di nutrirsi per soddisfare un fabbisogno calorico, ma anche per favorire una strategia di allenamento, recupero e prestazione che solitamente si occupa di seguire un nutrizionista dello sport.
Come un’automobile ha bisogno di carburante per funzionare correttamente, così un atleta ha bisogno di nutrienti per sostenere l’allenamento e la competizione. Un apporto calorico adeguato e una corretta proporzione di macronutrienti sono fondamentali per mantenere gli atleti energici e in grado di sostenere carichi di lavoro intensi.
Un corretto regime alimentare aiuta nella riparazione e nel recupero muscolare, a cui contribuiscono soprattutto cibi ricchi di proteine e aminoacidi come carne magra, pesce, latticini e legumi. Prima di allenarsi invece, per ottimizzare le prestazioni, serve assumere carboidrati complessi quali cereali integrali, frutta e verdura, prevenendo infiammazioni e rischio di lesioni.
Non solo muscoli: alimentarsi nel modo giusto, come consiglierebbe un nutrizionista sportivo a Brescia, provincia della Lombardia, regione in cui militano alcuni dei settori giovanili sportivi migliori d’Italia (come quelli di Milan, Inter, Atalanta, Olimpia Milano, Progetto Giovani Cantù e tanti altri), influisce anche sulla salute e sul benessere generale degli atleti. E impedisce il generarsi di infezioni e malattie che potrebbero compromettere le prestazioni.
Con una dieta equilibrata e ricca di vitamine, minerali e antiossidanti, il sistema immunitario viene rinforzato. Importante anche la varietà dei cibi per migliorare l’umore, la concentrazione e la motivazione negli allenamenti quotidiani. Assolutamente vietati nella dieta di un atleta professionista gli alcolici, mentre l’acqua andrà consumata in abbondanza. Oltre ai canonici tre pasti al giorno, per mantenere un apporto nutritivo costante bisognerà puntare su snack leggeri e integratori alimentari, sempre previo consulto di un esperto.
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