Fare sport con la mascherina non è obbligatorio se si tratta di attività all’aria aperta. Ma quando ci si allena in palestra o in altri ambienti chiusi, è meglio indossarla per proteggersi dal Coronavirus. Con alcune avvertenze, per evitare di andare in carenza di ossigeno.
Dopo una lunga chiusura, le palestre hanno finalmente di nuovo aperto i battenti. Ma molti frequentatori abituali hanno preferito continuare a correre all’aperto, anziché tornare ad allenarsi tra quattro pareti. Un po’ per il timore di contrarre il Coronavirus, un po’ per la difficoltà nel mantenere il distanziamento, e un po’ perché in ambiente indoor sarebbe comunque meglio indossare sempre la mascherina. E non è certo il massimo.
Allenarsi con il naso e la bocca coperti, infatti, rende molto più difficile la respirazione. Ecco che allora diventa molto importante – per evitare problemi – seguire alcune regole. A indicarle è un articolo pubblicato sul sito di ISPO, la maggiore fiera mondiale dedicata allo sport e alle attrezzature sportive.
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Fare sport con la mascherina può provocare ipossia
Indossando una mascherina che copre naso e bocca, si possono avere problemi soprattutto se si praticano sport che richiedono un elevato fabbisogno di ossigeno. Se l’organismo fa fatica a riceverlo dall’aria che viene inalata, si possono verificare fenomeni di ipossia, ossia di carenza di ossigeno. Questo può causare debolezza, vertigini, o più semplicemente un senso di disagio e di stanchezza.
Soprattutto le persone che soffrono di problemi polmonari (per esempio asma) dovrebbero fare attenzione. Per loro sarebbe consigliato seguire programmi di allenamento più soft, o piuttosto allenarsi a casa in modo da non dover utilizzare la mascherina.
Le mascherine più adatte per fare sport
Ovviamente, tanto più è spesso il tessuto della maschera e tanto più diventa difficile respirare. Meglio quindi scegliere mascherine leggere (come quelle di tipo chirurgico). Le maschere FFP con valvola di respirazione proteggono in modo più efficace dalle infezioni, ma ostacolano molto la respirazione e possono rappresentare un vero pericolo per la salute. Soprattutto se l’allenamento non viene calibrato in funzione del loro utilizzo.
Molte aziende produttrici di attrezzature sportive hanno lanciato sul mercato mascherine pensate proprio per praticare sport. Alcune sono dotate anche di filtri antibatterici. Ma è sempre importante allenarsi in modo da non stressare i polmoni.
Come modificare il programma di allenamento
È vero che allenarsi in carenza di ossigeno può in una certa misura sviluppare le capacità polmonari e aumentare la resistenza. Ma bisogna comunque usare alcune accortezze per non esagerare e non sforzare eccessivamente il sistema respiratorio.
Quando ci si sottopone ad allenamenti molto intensi, il rischio di ipossia è sempre in agguato. Per questo conviene tenere sempre monitorato il battito del polso: che non deve mai essere superiore a 220 meno l’età (vale a dire che per una persona di 30 anni potrà arrivare a 190, mentre per un cinquantenne non dovrà superare i 170). Nel caso di sforzi intensi e prolungati (per esempio la corsa su tapis roulant, la regola è di tenere un battito massimo di 190 meno gli anni di età.
Mascherina sempre asciutta
Tra le altre regole da seguire, a parte il distanziamento e il lavaggio regolare delle mani, c’è anche quella di scegliere un modello di mascherina che aderisca bene al viso e non tenda a scivolare via.
Il materiale della mascherina dovrebbe poi essere in grado di asciugare bene ed essere sufficientemente permeabile all’aria. Importante avere sempre con sè un paio di ricambi: perché la mascherina deve essere sempre asciutto. Va cambiata, se si impregna di sudore e vapore.
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