Abbiamo provato una vera anteprima per l’Italia: i doposci Niseko di Fubuki Boots. Il nome è giapponese, ma arrivano dalla Svezia. E hanno una storia interessante…
“Mai sentito parlare di Fubuki Boots?”. Ammetto, non ne ho mai sentito parlare. Nonostante i brand sportivi siano il mio pane quotidiano, questo nome giapponese mi era del tutto sconosciuto. E neppure capivo bene perché la telefonata arrivasse da Stoccolma. Uno strano mix. “I nostri doposci sono il massimo. Dovresti provarli. Che numero di piede hai?”.
E così, dopo una settimana, ecco arrivare un grosso pacco dalla Svezia. Dentro, due stivali gialli di gomma (anzi, di EVA). Avevo scelto il modello più basso, perché a vederli in foto mi sembravano abbastanza ingombranti e già mi prefiguravo camminate nella neve in stile Orso Yoghi.
In ogni caso li ho infilati in macchina e ho aspettato la prima nevicata per mettere alla prova i doposci modello Niseko di Fubuki. Riservandomi poi di scoprire quale legame ci fosse tra una start-up svedese e il Giappone.
I Niseko Boots di Fubuki mi hanno fatto compagnia durante un long weekend sulle Dolomiti, e penso proprio che continueranno ad essere miei fedeli compagni nelle avventure alpine. Tanto per cominciare sono leggerissimi (nonostante l’aspetto) e totalmente impermeabili. Al contrario di quanto pensavo, non rendono goffa la camminata ma anzi la facilitano grazie all’ottima presa su fondo innevato.
All’interno i Niseko Boots di Fubuki sono rivestiti in pelo rasato sintetico, e quindi i piedi stanno sempre al caldo. Una coulisse consente di stringerli intorno alla gamba, in modo che la neve non penetri all’interno della calzatura. Dettaglio speciale: in corrispondenza del tallone, la tomaia è dotata di un tassello che consente di sfilare la scarpa senza piegarsi, ma semplicemente appoggiandovi sopra l’altro piede.
Inutile dire che questi doposci – decisamente originali – hanno catalizzato parecchio l’attenzione. E non solo per il colore, che non passa certo inosservato. Del resto anche Kalle Norman, giovane svedese appassionato di freeride, era stato attratto da queste calzature che aveva visto in Giappone, ai piedi degli addetti agli impianti, in una delle location più famose per gli sport invernali: Niseko appunto.
In particolare, durante una giornata di vento e tempesta di neve, Kalle si era reso conto che l’unica cosa visibile tra il turbinio dei fiocchi, erano proprio quelle scarpe da lavoro colorate, super-impermeabili e senza logo.
Così era rientrato in Svezia portandosi appresso alcune paia di quei doposci, e li aveva rivenduti anche ai compagni di università. Un piccolo successo, che lo aveva spinto a contattare la fabbrica che produceva le calzature. Due mesi più tardi, ecco arrivare le prime 100 paia di winter boots d’importazione dal Giappone. Immediatamente sold out.
E così Kalle, insieme all’amico d’infanzia Christofer Ljunggren, aveva registrato il marchio Fubuki (in giapponese significa “tempesta di neve”) per dedicarsi alla commercializzazione di queste scarpe da neve. Proponendole in una vasta gamma di colori accesi. Era il 2019.
Beh, all’inizio nonostante l’entusiasmo e la determinazione i due giovani svedesi non avevano avuto molta fortuna: prima la fabbrica giapponese era stata distrutta da un tifone. E quando erano riusciti a trovarne un’altra per far fronte agli ordini, era esplosa l’epidemia di Covid. In ogni caso la costanza è stata premiata. Nel 2021 Fubuki ha venduto in Europa 10 mila paia di boots, e nel 2022 il numero è raddoppiato. Oggi i boots di Fubuki sono distribuiti in 120 stores di 13 Paesi (oltre che ovviamente online).
Il materiale in cui sono realizzati i Niseko Boots di Fubuki, come detto all’inizio, non è gomma ma EVA (etilene vinil acetato), un composto molto utilizzato nella produzione di scarpe sportive grazie alle sue particolari caratteristiche di adattabilità, flessibilità, resistenza agli stress fisici, isolamento termico, idrorepellenza, capacità di assorbimento degli urti. In più non contiene traccia di PFC.
La manutenzione dei Niseko Boots è molto semplice: per pulire l’esterno basta utilizzare una spugna e un detergente soft, e poi sciacquare con acqua. All’interno si passa un panno (meglio se bianco) leggermente bagnato.
Il prezzo? Per i Niseko Low 145,00 euro. Quelli più alti costano 149,00 euro. Attenzione: se li ordinate online, tenete presente che dovete prendere almeno un numero in più rispetto a quello calzato abitualmente (in ogni caso sul sito c’è una tabella con la conversione centimetri del piede/numeri di calzata).
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