Non alpinisti o esploratori: ma gente comune che ha trovato nella montagna la sua linfa vitale. Il nuovo libro di Franco Faggiani.
Franco Faggiani è ormai un signore di una certa età. Nella vita ha fatto soprattutto due cose: viaggiare e scrivere. Entrambe con amore e accanita determinazione. Negli anni ha pubblicato libri di enologia, guide turistiche, romanzi… ma quest’ultima fatica è dedicata a quella che è forse la sua passione più grande: la montagna. E la montagna che ci racconta Franco Faggiani in queste pagine è vista da un punto di vista particolare: quello della gente che ci abita e la vive quotidianamente.
“Niente guide alpine famose o alpinisti illustri – scrive l’autore nella prefazione di Gente di montagna (Mulatero Editore) -. Ma contadini, pastori, preti di malga, guardiani di dighe, artigiani, boscaioli, casari, persone che scelgono di restare un po’ ai margini preferendo l’anonimato alla notorietà, e pure artisti o professionisti che hanno tolto le loro radici dall’humus inaridito della città per ripiantarle altrove, spesso nei loro luoghi d’origine”.
E in effetti leggendo le 35 “piccole storie nomadi” raccolte nel libro, viene davvero il sospetto che la felicità – o per lo meno quella cosa che più le somiglia – possa essere raggiunta solo attraverso una sorta di elevazione. Un’elevazione proprio fisica, che porta l’essere umano a staccarsi dal suolo asfaltato delle città e a puntare verso l’alto. Verso le cime.
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Gente di montagna in 35 ritratti
Anni trascorsi a scarpinare per ogni dove hanno permesso a Franco Faggiani di conoscere tanti personaggi. E una volta che ha preso forma l’idea di questo libro, Franco ha iniziato a “inseguirli” lungo i sentieri. Nel vero senso della parola, perché molte interviste sono state fatte proprio camminando. Del resto la leggera carenza di ossigeno, causata dall’aria rarefatta e dalla fatica, provoca spesso un allentamento dei freni inibitori. E finisce che si parla a ruota libera, rivelando passo dopo passo quello che sta nascosto nel cuore.
Ecco allora la toccante storia di Milena, giovane campionessa di corsa in montagna e guardiaparco in Valle d’Aosta. Sopravvissuta a un fulmine che le ha attraversato il corpo sul colle dell’Entrelor, dopo cinque mesi di coma e tanti strascichi, è tornata con fatica a camminare sulle sue montagne. E non ha nemmeno paura dei temporali.
E poi Bruno, il ragazzone disoccupato e “un po’ disabile” (come si definisce lui stesso) che passa le giornate a ripulire i torrenti. Perché l’acqua è un bene prezioso, e quel silenzioso lavoro lo fa sentire utile alla comunità. E ancora, Mauro: che forgia a mano i campanacci per gli animali. Mettendo al servizio di questo lavoro una profonda conoscenza della musica acquisita in anni di studi (è docente, vincitore di molti concorsi e tra i migliori interpreti di opere rinascimentali e barocche). Il risultato? Ogni campano che esce dalle sue mani ha un suono diverso. Grazie al quale i pastori riconoscono immediatamente le loro bestie.
Insomma, tra queste pagine c’è davvero un mondo da scoprire. Senza contare poi che il libro anche dal punto di vista estetico vale tutti i 21.00 euro che costa: è rilegato con un’elegante copertina cartonata dagli angoli stondati, ed è dotato di una sovra-copertina che in realtà è un disegno artistico.
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