Martedì sera ho parlato al telefono con Andrea Accorsi. Vive a Crevalcore, in provincia di Bologna. Andrea è uno di noi, parla la nostra stessa lingua. Ultramaratoneta, scrittore, giornalista. Da anni è tra gli organizzatori della Maratona di Crevalcore, gara che si corre ogni anno il 6 gennaio. Il luogo si trova a 20 km dall’epicentro del terremoto che ha sconvolto l’Emilia. Il cuore del paese è completamente chiuso e si contano, solo in centro, duemila sfollati. Il castello di Ronchi, già gravemente danneggiato il 20 maggio, è crollato.
«A Crevalcore – mi ha raccontato Andrea – ci sono case distrutte e lesionate. Il problema più grande è con gli anziani, non si sa esattamente dove sono. Per difficoltà di salute, alcuni sono rimasti in casa perché non possono scappare. Le loro case, nel centro storico, sono inagibili e con le tante scosse di assestamento è difficile raggiungerli».
Da poco è stato evacuato l’ospedale (i pazienti sono stati spostati in una casa di cura di Bologna. Il 118 si è reso disponibile ad allestire tende sanitarie; sono stati riscontrati cedimenti in alcuni capannoni. Per 800 persone è stata predisposta l’accoglienza in palestre della zona, per altre 1.500 si sta allestendo una tendopoli.
I podisti romani hanno deciso di correre per la gente di Crevalcore. Andrea ha accettato con emozione il progetto di raccolta fondi che abbiamo avviato, e che si concluderà sabato 9 giugno con una manifestazione autogestita e amatoriale. I runner romani correranno 10 km sul pistino nel prato cosiddetto del “Biscotto” di Caracalla. Un luogo simbolo dell’atletica capitolina.
Dalle 7 di mattina alle 14, chi vorrà potrà partecipare donando 10 euro per i 10 km corsi. Ci sarà un banchetto con un presidio di volontari che rileveranno i giri effettuati e raccoglieranno i soldi con i nomi di chi ha partecipato. Si può donare anche senza correre; si può donare e correre anche solo qualche km; si può donare e correre sotto casa.
Consegneremo la somma nelle mani di Andrea, che la passerà al sindaco di Crevalcore, Claudio Broglia. Da usare per interventi mirati e urgenti. Alla manifestazione voluta dal podismo romano non ci saranno podi né premi. La vittoria sarà di tutti, per tutti quelli che adesso hanno bisogno di noi.
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