Il gruppo del Campo dei Fiori è la “palestra” dei bikers varesini. Qui si trovano percorsi di ogni genere. Quello più classico è il Sentiero 10 che compie un percorso ad anello attorno al massiccio montuoso.
Il massiccio del Campo dei Fiori, assieme al quello del Monte Martica, formano il Parco Regionale del Campo dei Fiori istituito nel 1984, la più grande area protetta della Provincia di Varese.
Il Parco domina la zona collinare varesina, la Pianura Padana e i piccoli laghi racchiusi tra i colli. La particolare collocazione geografica e le caratteristiche geologiche hanno favorito lo sviluppo di una vegetazione molto varia, con boschi di castagni e faggi, aree di flora rupicola e ambienti di torbiera e di palude. Il parco vanta anche una ricca presenza di animali. Rilevanti le presenze storico-architettoniche, quali il complesso del Sacro Monte, l’Albergo Tre Croci, la Rocca di Orino e la Torre di Velate.
Grazie alla sua vicinanza alla città, il Campo dei Fiori è frequentatissimo in ogni stagione dagli appassionati delle attività outdoor. È possibile fare di tutto: rilassanti passeggiate nel verde, allenamenti di trail runnig, pedalate di ogni impegno e difficoltà.
Sul Sentiero 10 al Campo dei Fiori ce n’è per tutti i gusti
Oggi vi parlerò del Sentiero del 10, il più noto e frequentato della zona, che collega strade sterrate e sentieri del parco ed è segnalato sui cui cartelli come 310.
Ne esistono numerose varianti, indicate le lettere a, b, ecc.. Ho scelto una versione adatta agli amanti del cross country, ma ottima anche per all mountain, disegnato toccando meno asfalto possibile. L’itinerario è molto vario, con fondi da duri e compatti a sconnessi e ciottolosi, con tratti pianeggianti veloci, salite impegnative dal punto di vista fisico, discese flow, ma anche a tratti tecniche.
Nel paese di Casciago il punto di partenza
Partenza da piazza Cavour a Casciago, piccolo comune attaccato alla città di Varese, dove ci sono alcuni comodi posteggi. Dalla piazza si imbocca, sulla sinistra, via Pozzi, che si segue per pochi metri per svoltare subito a sinistra in via Piani dell’Occo. Poco oltre la strada diventa sterrata e la si segue fino al successivo asfalto dove proseguiamo a destra in leggera salita.
In corrispondenza dell’evidente curva a destra, lasciamo la strada e giriamo a sinistra immergendoci nel bosco e oltrepassando la sbarra che ci segnala l’entrata nel territorio del Parco.
Tenendo il sentiero sulla destra in corrispondenza del pannello informativo del parco, iniziamo con una serie di divertenti saliscendi fino a raggiungere l’Agriturismo Al Piano. Da qui si prosegue diritti, entrando sempre di più nel fitto del bosco. Il percorso prosegue alternando brevi salite a divertenti discese sempre su fondo compatto e compiendo alcune curve che seguono l’andamento delle vallette che tagliano i versanti principali del monte.
Dopo circa un chilometro e mezzo, arriviamo in corrispondenza di un bivio dove svoltiamo a destra, seguendo le indicazioni per il Monte Morto. Dopo un breve tratto la strada diventa sempre più stretta fino a trasformarsi in un piccolo sentiero.
La salita è abbastanza faticosa e disegna zig-zag nel bosco. Dopo circa un paio di chilometri arriviamo in prossimità della cimetta del Monte Morto, che aggiriamo sulla destra, percorrendo un veloce tratto di discesa che ci porta in corrispondenza di un ampio spiazzo sterrato denominato “Quattro strade”, dove si incrociano vari sentieri che offrono numerose possibilità di pedalate.
L’incontro con la strega lungo il Sentiero 10 al Campo dei Fiori
Il percorso che abbiamo scelto imbocca la prima strada sterrata sulla nostra sinistra, caratterizzata da un un primo tratto di discesa su ciottoli. Seguiamo la veloce e divertente discesa per circa 700 metri per poi svoltare, con decisione, sulla nostra destra che. Qui il tracciato, su fondo roccioso e a tratti molto sconnesso, scende con alcune curve verso valle.
La discesa è lunga circa 1,5 chilometri. Senza arrivare a valle, svoltiamo a destra, lungo un bel tratto pianeggiante dove incontreremo numerose sculture in legno nascoste nel bosco portandoci in prossimità di un ampio prato con un campo da calcio.
Portandosi sul lato destro del campo da calcio, proseguiamo seguendo il sentiero che entra nel bosco e che, con una breve faticosa salita dal fondo sconnesso, ci porta in corrispondenza di una baita privata. Qui dobbiamo prendere il sentiero che parte poco prima della baita, sulla nostra sinistra. Ci aspetta una breve, ma tecnica discesa che arriva ad una sbarra che indica il nostro arrivo nel paese di Orino.
Proseguiamo oltre la sbarra e svoltiamo a destra in via Gorizia. Al bivio successivo (riconoscibile per la presenza di una fontana), si gira sempre a destra lungo via per la Rocca. Seguendo le indicazioni per la Rocca di Orino, torniamo a pedalare lungo una strada sterrata in leggera salita che torna a inoltrarsi nei boschi.
Al bivio per la Rocca, proseguiamo diritti, lungo un bel tratto in sterrato di circa due chilometri che alterna salite e discese, con fondo a tratti sconnesso e alcuni piccoli guadi, che ci porta in località Fornaci e da questa si ricongiunge con una strada asfaltata poco prima dell’abitato di Castel Cabiaglio.
La salita più impegnativa: due chilometri e 150 metri di dislivello
All’incrocio con la strada asfaltata giriamo a destra e seguiamo la SP45 fino a Castel Cabiaglio, dopo circa un chilometro dal paese, dopo una curva a gomito verso sinistra, poco prima del termine della prima salita, prendiamo il sentiero sulla nostra destra con indicazione per Brinzio. Ci aspetta la salita più impegnativa del giro: due chilometri di lunghezza, pendenza media 10% con tratti al 16%, fondo, per brevi tratti, sconnesso e ciottoloso e circa 150 metri di dislivello da superare.
Per fare questa salita tutta in sella occorrono buone gambe, altrimenti mettete in conto di fare qualche breve pezzo a piedi. Raggiunto il culmine, un falsopiano in salita ci porta fino all’altezza del paese di Brinzio per poi scendervi con un bel tratto veloce, tutto a curve.
Volendo è possibile evitare questa salita seguendo la strada asfaltata fino al Brinzio, raggiungendo la chiesetta dei ciclisti, nei pressi della quale vi è una rinfrescante fontana.
Terminato lo sterrato, appena entrati in paese, prendiamo la prima via sulla destra (via Faletti), quindi via Alighieri e via Virgilio, seguendo le indicazioni del Sentiero numero 10 al Campo dei Fiori, fino a quando il percorso torna sterrato e si inoltra nel bosco, uscendo sull’asfalto in località Mottarossa, passando accanto al Laghetto del Brinzio.
Seguiamo l’asfalto per poche decine di metri, per gettarci a sinistra su una strada sterrata che, con percorso divertente, entra a Rasa. Arrivati in centro paese, entriamo nel suo borgo storico, seguiamo la via Monte Allegro fino a che diventa un bel sentiero che seguiamo per circa un chilometri fino a raggiungere l’omonima cascina (recinzione verde sulla sinistra).
Imbocchiamo il sentiero in discesa sulla sinistra ed affrontiamo un bel single track che ci porta su asfalto. Superata la sbarra, risaliamo la strada e, in cima, deviamo a destra in via Chiusarella, fino a raggiungere la provinciale con un bel tratto attorno al 5-6% di pendenza.
Raggiunta la provinciale, proseguiamo a destra per circa 300 metri, e quindi imbocchiamo la strada sterrata sulla sinistra, dalla parte opposta dell’asfalto, seguendo le solite indicazioni del percorso numero 10. Dopo un breve tratto, ci troviamo a pedalare su un divertente sentiero che, con un ultimo strappo in salita, esce in prossimità della località di Oronco.
Gli ultimi sforzi prima dell’arrivo
Qui ci aspetta un ripido acciottolato che sale verso la prima cappella del Sacro Monte, lo si segue fino in cima, tornando sulla strada principale che lasciamo poco dopo, prendendo una stretta discesa sulla sinistra, posta in corrispondenza di una curva verso destra.
Scendiamo fino ad arrivare al piazzale dove si prende l’autobus per la funicolare del Sacro Monte e prendiamo il sentiero sulla nostra sinistra, vicino all’imbocco della galleria, che su un ripido acciottolato scende fino ad un guado, per poi risalire verso sinistra. Qui ci troviamo sulla via Adda, che scende a Velate.
Poco oltre la chiesa, si svolta a destra in via Piatti che si segue interamente fino a quando diventa sterrata. Si prosegue lungo la sterrata fino a raggiungere la tenuta Il Ciocco. Tenendo la destra, seguiamo il sentiero che gira attorno alla tenuta e ci porta su una strada asfaltata che seguiamo fino a ritrovare la strada sterrata percorsa all’andata. Rifacendo questo ultimo tratto al contrario, ci riportiamo infine al punto di partenza.
Volete dare un’occhiata? Guardate il video che abbiamo girato durante il nostro tour lungo il Sentiero 10 al Campo dei Fiori:
NOTE TECNICHE
Stile itinerario: cross country – all mountain
Periodo di percorrenza: tutto l’anno, in funzione dell’innevamento; consigliato in primavera e autunno
Punto di partenza/arrivo: parcheggio piazza Cavour, Casciago (454 m)
Quota massima: 710 m
Dislivello positivo: 920 m
Distanza: 34,47 km
Tempo di percorrenza: 4,00 – 4,30 ore
Difficoltà tecnica: media
Impegno fisico: impegnativa
Ciclabilità in salita: 95%
Ciclabilità in discesa: 100%
Rifugi e punti di appoggio: punti di ristoro nei paesi
Fonti d’acqua: fontanelle lungo il percorso
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