È arancione, ha il numero 1 dipinto sul fianco e si chiama Generale Lee, proprio come l’auto dello storico telefilm Hazzard. Ma è una Vespa 50 special del ’78, e trasporta orgogliosamente Giorgio e Giuliana nel cuore dell’Africa. Viaggiare con il Generale Lee, infatti, è il modo con cui Giorgio Serafino, 36 anni, di Civitanova Marche e sua moglie Giuliana Foresi, 38, di Montecosaro, “vivono alla grande”.
Dopo aver esplorato l’Estremo Oriente e gli Stati Uniti (tour che ha ispirato a Giorgio anche un libro, L’America in Vespa, editore Mursia), i due hanno intrapreso una nuova avventura: in Africa, senza un itinerario preciso, ma con la voglia di fare incontri speciali, specie tra i Boscimani!
Il 23 maggio a Cape Town, in Sudafrica, Giorgio e Giuliana aspettano ansiosi che venga sbarcata la cassa che contiene la loro Vespa. Poco dopo Giorgio racconta nel suo blog: «La scarcerazione del Generale è avvenuta oggi pomeriggio, abbiamo da poco finito di tirarlo fuori dalla gabbia… non ce la faceva più! Si è bevuto 4 litri di benzina super rossa come piace a lui, e si è riempito gli ingranaggi d’olio, dopo più di un mese a secco. Appena fuori, le sue prime parole sono state: “Mi hanno fatto sgonfiare le gomme!”. Abbiamo subito fatto il giro del quartiere, solo pochi minuti, ma domani mattina si parte».
24 maggio: ora è giunto il tempo di dirigersi verso la Namibia e il Botswana, senza un programma stabilito, ma con l’intento di visitare il Fish River Canyon, secondo per grandezza solo a quello degli Stati Uniti. Di vedere le dune rosse del deserto namibiano, di incontrare la popolazione Himba, pastori nomadi del Kaokoland, e i Boscimani che cacciano con le frecce avvelenate. Poi ancora via verso l’avventura. Il ritorno? Non si sa.
Che cosa li spinge a intraprendere un viaggio del genere? Risponde Giorgio: «C’è un clima pesante nell’aria. Prima di partire avevo il cervello bombardato da crisi, crollo economico, lavoro che non c’è… Così appena posso cerco di scappare il più lontano possibile: alzo semplicemente le mani per poi abbassarle all’altezza del manubrio, e dare sempre più gas». Sponsor tecnico dell’iniziativa è Kappa, che ha dotato Giorgio e Giuliana di tutti gli accessori. Il viaggio può essere seguito su www.terraeasfalto.it
Ma Giorgio e Giuliana non sono i soli ad avere programmato una simile avventura. Maurizio De Biasio, 46enne di Sacile (Pordenone), e sua moglie Daniela Poletto, lui agente di commercio e lei impiegata con la passione delle due ruote, partiranno tra poco. Stessa destinazione (l’Africa), ma diversa la moto: in questo caso una Guzzi Florida 650 battezzata “Motina”.
«Motina – spiega Maurizio – ci ha portato in giro già per 250.000 km, quindi ormai la consideriamo la terza compagna di viaggio a tutti gli effetti». Il tour prevede l’arrivo a Cape Town il 28 luglio, quindi tappa verso la meno europeizzata Namibia, spingendosi fino ai confini con l’Angola; poi una puntata alle cascate Victoria, il Botswana e il Lesotho con un paio di deviazioni verso parchi naturali. Infine, il ritorno verso Cape Town passando per le zone diamantifere. Per un totale di 9.000-10.000 km ine 35 giorni.
L’organizzazione del viaggio è pronta: «Terremo medie giornaliere di 500-700 km, e ci sarà anche qualche tratto sterrato. La cosa che ci preoccupa di più sono gli animali quando, soprattutto al tramonto, si possono improvvisamente incrociare lungo la strada. Anche per questo portiamo con noi un telefono satellitare con il quale prenoteremo bungalow o alloggi un giorno per l’altro, in modo da non rischiare di rimanere al buio nella savana». Muniti di telecamera e macchina fotografica, Maurizio e Daniela documenteranno il viaggio sul sito www.mauriziodebiasio.it. Nel loro caso, lo sponsor è Givi.
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