Tre metri di larghezza, 150 di lunghezza, due panettoni medi e uno di due metri, gobbe e step-up, sponde e controsponde, una sezione Pump dove l’olio di gomito (e di ginocchio) sostituisce il colpo di pedale, e un’alta recinzione a rendere il tutto più sicuro. Finalmente la pista di mountain bike di Rubiera, posta nell’ampia area sportiva di via Aldo Moro vicino all’immissione del Tresinaro nel Secchia, è realtà.
La Ciclistica 2000 Litokol ha avuto l’idea, il Comune ha messo sul piatto quasi 30mila euro e, per disegnarla e testarla, si è rivolto a un vero esperto in materia come il rider Fabrizio Rivi. Proprio la “triade” protagonista dell’opera l’ha tenuta a battesimo davanti a un manipolo di appassionati di bicicletta su sterrato che, insieme ai ragazzini e ragazzine della storica società si sono divertiti a provarla.
«Qualche anno fa non immaginavo che mi sarei trovato a realizzare una struttura come questa – ha spiegato il sindaco Emanuele Cavallaro -. Oltre a condividere la volontà di farla, siamo stati fortunati perché i lavori di rifacimento del vicino campo da calcio hanno messo a disposizione il terreno per poterla allestire senza dover andare a prender terra altrove. Fa piacere inoltre destinare all’utilizzo sano per i più e meno giovani una zona periferica di quest’area che finora era male utilizzata. Ringrazio infine la ditta che l’ha concretamente costruita, cimentandosi in un campo che non aveva mai sperimentato: in giro non ci sono tanti impianti del genere…».
«Siamo felici di aver aggiunto, alla nostra ventennale pista di avviamento al ciclismo in zona ex TetraPak, questa dedicata alle mountain bike – ha aggiunto Ruggero Rivi, presidente della Ciclistica 2000 Litokol -. Ci sembrava naturale completare l’offerta, dato il boom di questa disciplina negli ultimi anni».
La MTB Track è aperta ogni giorno, da mezz’ora dopo l’alba fino al tramonto (può essere preclusa solo quando utilizzata da squadre che vi si allenano o tengono corsi) ed è gratuita. L’unico dovere è non rovinarla e rispettare il regolamento (casco, accompagnamento dei minori, rispetto degli altri fruitori e della segnaletica, no motoveicoli).
La pista può rappresentare un punto di riferimento non solo in ambito reggiano o emiliano, ma ha suscitato l’interesse di appassionati di altre regioni d’Italia.
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