Il grande alpinista Reinhold Messner dà alle stampe la sua autobiografia, La mia vita controvento, in occasione dell’ottantesimo compleanno.
Reinhold Messner, la leggenda dell’alpinismo, il prossimo 17 settembre compirà 80 anni. Una data importante, che ha deciso di festeggiare dando alle stampe con Corbaccio la sua autobiografia: La mia vita controvento. Già, perché la costante nella vita di Messner è stata proprio quella di dover sempre affrontare il vento contrario. Sia reale che metaforico.
Non solo le tempeste del Polo Sud e il ghiaccio della Groenlandia, non solo le folate gelide sulle creste più alte del mondo. È soprattutto nel cosiddetto “mondo civile”, infatti, che Reinhold Messner si è sempre trovato a dover avanzare controvento. A causa delle polemiche che hanno sempre accompagnato le sue imprese e a volte anche la sua vita privata e le sue scelte di campo.
Adesso, in occasione dell’ottantesimo compleanno, Messner ha deciso di guardarsi indietro e di ripercorrere quella che è stata una vita eccezionale. Si dice che dopo una certa età non si hanno più peli sulla lingua. Messner in realtà non li ha mai avuti. Ma in questo libro riesce ad essere ancora più tagliente.
Alle pagine che palpitano nel rievocare le sue storiche imprese, si alternano quelle in cui l’alpinista si scaglia contro chi ha cercato di mettere a tacere le sue verità, lo ha accusato di sacrificare la vita degli altri per la sua ambizione (come nel caso della morte del fratello Günther), lo ha criticato per il suo anticonformismo.
Ne La mia vita controvento, Reinhold Messner non fa sconti a nessuno, nemmeno a se stesso. E riconosce che grazie agli ostacoli che ha dovuto affrontare nella vita ha trovato la forza e la costanza per andare sempre avanti. Perchè, come dice lui, “è il vento contrario che fa crescere le ali”.
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