La prima collezione dell’azienda altoatesina è una linea di giacche da donna realizzate con una particolare imbottitura in cashmere riciclato.
Avevamo già parlato del nuovo brand LaMunt del Gruppo Oberalp, “creato da donne per donne” con l’obiettivo di combinare performance ed estetica. Il tutto con un’attenzione speciale per sostenibilità, cura per i dettagli e innovazione.
La collezione SS2022 inaugura quindi la produzione del brand, e lo fa introducendo una novità: le giacche hanno infatti un’imbottitura decisamente particolare. Invece di utilizzare il poliestere e la piuma d’oca, LaMunt ha optato per un’alternativa più sostenibile e al tempo stesso pregiata: il cashmere riciclato. L’idea è quella di utilizzare vecchi indumenti all’interno di nuovi capi d’abbigliamento. In questo modo, oltre ad impiegare una fibra di alta qualità, LaMunt contribuisce a ridurre l’impatto ambientale. Inoltre il cashmere riciclato incarna perfettamente l’obiettivo del brand: dimostrare che un approccio diverso è possibile.
Le fibre di cashmere riciclato hanno molti vantaggi: preservano il calore del corpo grazie all’isolamento termico e garantiscono la sofficità del capo. Il cashmere di seconda mano è un’alternativa alla piuma d’oca o alle imbottiture sintetiche, e garantisce comunque elevate performance. È traspirante e isolante anche quando è bagnato, e offre resistenza al vento e calore senza aggiungere peso.
“Ricicliamo gli scarti del tessuto di cashmere provenienti dalla produzione di cappotti e altri capi – spiegano in azienda -. Questo tipo di imbottitura mantiene le stesse proprietà della fibra vergine, senza l’impiego di maggiori risorse e sostanze chimiche”.
La preparazione dell’imbottitura in tre fasi
Il cashmere riciclato è prodotto da Imbotex, partner di LaMunt. La produzione avviene in tre fasi: i materiali recuperati vengono collezionati e organizzati nel nord Italia; poi vengono lavorati meccanicamente fino a ridurli in finissime fibre; infine le fibre vengono mischiate con poliestere riciclato, creando un mix isolante, pronto per essere utilizzato come imbottitura.
Il processo – brevettato – consuma meno energia, produce meno rifiuti ed emissioni di CO2 e richiede meno acqua rispetto alla produzione dei tradizionali materiali per imbottitura dei capi sportivi. Tanto è vero che ha ottenuto il patrocinio del Global Recycling Standard, certificazione promossa da Textile Exchange, istituzione no profit che da oltre 15 anni sostiene lo sviluppo di prodotti responsabili nel settore tessile.
“Progettando l’abbigliamento sportivo da montagna con il cashmere riciclato, stiamo ridefinendo il lusso, dimostrando che un sistema differente è possibile – dicono in LaMunt -. Questo materiale di alta qualità è la combinazione perfetta per rispondere al nostro desiderio di utilizzare materiali naturali e riciclati, assicurando comfort termico e traspirabilità”.
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