L’anello dell’Alta Val Formazza è un itinerario circolare pensato per le mountain bike. Ma molto godibile anche per chi decide di affrontarlo a piedi.
Riale, antica frazione walser situata a 1.729 metri sul livello del mare, sorge al termine della Val Formazza (Pomattertal in tedesco), che è una delle valli del comprensorio della Val d’Ossola, in provincia del Verbano Cusio Ossola. Si trova al confine con la Svizzera, ed è l’estrema propaggine settentrionale del Piemonte.
Il piccolo e caratteristico paesino di Riale è molto frequentato. Sia perché qui nasce il fiume Toce, che poco prima del paese forma la famosa e omonima cascata, sia perché è un luogo di vacanza ideale in ogni stagione dell’anno, e vi si possono praticare numerosi sport di montagna.
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Dalla tarda primavera all’autunno inoltrato, l’alta Val Formazza è il terreno ideale per l’escursionismo e la mountain bike, mentre d’inverno è il regno incontrastato dello sci da fondo (Riale è dotata di un ottimo centro fondo e di una pista omologata F.I.S.I.), lo sci alpinismo e le passeggiate con le racchette da neve.
Numerosi sono gli itinerari disponibili, tutti ben segnalati ed adatti ad ogni esigenza e di diverso livello di difficoltà, lunghezza e dislivello. Insomma ce n’è veramente per tutti i gusti per ogni stagione dell’anno!

L’anello dell’Alta Val Formazza costeggia tre laghi
L’itinerario che proponiamo oggi è un classico tour ad anello in mtb che collega i luoghi più suggestivi dell’alta Val Formazza (che comunque possono essere anche raggiunti a piedi seguendo lo stesso tracciato).
Il percorso sale al Passo di San Giacomo e si collega al Passo del Gries passando lungo il fronte svizzero della vicina e stupenda Val Bedretto, e costeggiando i laghi artificiali del Toggia, Gries e Morasco. Per non parlare dell’incredibile panorama che si ha dal Passo del Corno verso il ghiacciaio del Gries e le vette circostanti.
Il percorso, anche se non eccessivamente lungo (circa 32 Km con un dislivello poco superiore ai 1.000 metri), richiede comunque un buon allenamento, in quanto si svolge prevalentemente oltre i 2.000 m di quota, e una buona capacità di conduzione del mezzo perché affronta tratti piuttosto esposti e discese tecniche, ripide e dal fondo sconnesso ed irregolare. Nessun problema invece per l’orientamento: l’itinerario è abbastanza logico perché è un anello da percorrere in senso antiorario ed è difficile perdersi.
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Dal Centro Fondo di Riale si segue la strada asfaltata per un brevissimo tratto in direzione della chiesetta. Poi si imbocca la strada sterrata sulla destra, che porta al Rifugio Maria Luisa e al Lago Toggia.
Questo tratto è una lunga e costante salita, di pendenza contenuta, con un buon fondo sterrato, che porta fino all’altopiano superiore. Qui, in corrispondenza di una casa sulla destra, si consiglia la breve deviazione lungo la ripida strada ghiaiosa che conduce allo scintillante Lago Castel, posto a quota 2.216 metri, nel quale si specchiano il massiccio del Basodino e le vette della vicina Val Bedretto.

Si ritorna all’incrocio e si continua a seguire la strada sterrata passando davanti al Rifugio Maria Luisa e si prosegue verso nord, in salita, fino a raggiungere la diga del Lago Toggia (2.191 m). Da qui si segue tutta la bella e comoda strada sterrata che costeggia il lago fino a raggiungere la vecchia casetta della finanza posta sul Passo di San Giacomo, frontiera italo-svizzera a 2.313 metri di quota.
Dal passo, si prosegue lungo la strada sterrata che parte dalla casetta e punta verso sinistra, prima in leggera salita, ma trasformandosi ben presto in un sentiero che scende verso la Val Bedretto.
Si raggiunge un cartello escursionistico dal quale si prosegue verso sinistra, in direzione della Capanna Corno Gries, compiendo un panoramico traverso che richiede molta attenzione perché in alcuni tratti è piuttosto esposto (se poco sicuri nella guida conviene fare alcuni brevi tratti a piedi).

Il traverso compie alcuni saliscendi fino a raggiungere gli ultimi risalti che portano alla Capanna Corno Gries (2.338 m) e che costringono ad alcuni tratti a piedi.
Da qui si gode di una bella vista sulla Val Bedretto e sul Passo del Corno, che si raggiunge seguendo il sentiero ben tracciato che presenta alcuni brevi tratti difficili che ci obbligano a proseguire a piedi.
Raggiunto uno stupendo laghetto infossato nella morena glaciale, si raggiunge un cartello escursionistico dal quale si prosegue in discesa, verso sinistra, seguendo un bellissimo traverso che ci porta in vista del Lago del Gries e del suo ghiacciaio (nella foto di apertura). Volendo si può scendere fino al lago, oppure, senza perdere quota, si segue l’evidente traccia sulla sinistra che aggira il lago e permette di raggiungere una bella morena: un divertentissimo single-track.
Al termine della morena, o seguendo il sentiero escursionistico, si arriva al piccolo bivacco del Gries che regala uno stupendo panorama verso la sottostante Alta Val Formazza.
Da qui ha inizio la lunga discesa che ci riporterà al punto di partenza. Ritornati indietro di circa 200 metri, sulla sinistra, si imbocca il sentiero che conduce a fondovalle e che regala una discesa ripida e tecnica, a tratti dal fondo roccioso e con alti gradini. Questo tratto richiede attenzione, specie nella seconda parte dopo il torrente, e obbliga ad alcuni brevi tratti a piedi (qui dipende molto dalla propria capacità tecnica di guida).

Raggiunta l’Alpe di Bättelmatt (2.111 m) ci sono due possibilità per tornare a Riale: la prima, più semplice e adatta a chi ha avuto difficoltà nella discesa appena compiuta, consiste nel seguire la comoda strada sterrata che raggiunge il Lago di Morasco per poi proseguire sulla strada che porta direttamente a Riale.
La seconda invece è più tecnica ed emozionante. Per chi vuol provare questo tratto, giunti sulla piana si deve prendere il sentiero che passa sulla destra della valle. Si imbocca in corrispondenza di un ponticello posto sulla destra della sterrata, prima che quest’ultima inizi a salire. Dopo un primo tratto pianeggiante, con qualche passaggio a piedi, si risale un dosso dal quale inizia una tecnica e divertente discesa che scende fino alle case della diga.
Questo tratto è un tecnico single-track che alterna passaggi su roccette, tratti con fondo irregolare e sconnesso, passaggi flow su terra, e che richiede un certo impegno tecnico e fisico.
Terminata la discesa, prima di raggiungere il lago, si prende la strada sterrata che corre sulla sua destra e che costeggia il lago disegnando un lungo e sconnesso saliscendi che porta sopra la diga. Il tracciato diventa una strada sterrata che scende verso la diga e che si può seguire fino in fondo per raggiungere Riale su asfalto. Oppure si può “tagliare”, in modo libero, sui prati che disegnano la pista da fondo e che arrivano al punto di partenza. Il tutto senza toccare l’asfalto (tenere conto ancora di qualche breve saliscendi).

SCHEDA TECNICA
Punto di partenza/arrivo: Riale (1.729 m)
Punto di massima elevazione: Passo del Corno (2.525 m)
Lunghezza totale: 32 Km circa
Dislivello in salita: 1.130 m
Tempo: 4.30 – 5 ore
Ciclabilità: 90% salita, 80% discesa
Difficoltà fisica: impegnativo
Difficoltà tecnica: impegnativo
Acqua: solo a Riale oppure al Rifugio Gries, quando aperto
Punti di appoggio: Riale, Rifugio Gries, Bivacco Gries (incustodito)
Cartografia: CNS Svizzera, scala 1:50.000 foglio 265T – Nufenenpass
Accesso: Da Gravellona Toce si segue la A26 che diventa la SS33 in direzione Domodossola fino all’uscita di Crodo – Valle Antigorio. Si prosegue lungo la strada attraversando tutta la valle in direzione di Formazza, fino ad arrivare a Riale dove termina l’asfalto e si parcheggia l’auto.
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