Un mese per tramutarsi in una ambassador Dynafit e correre una gara Xtreme a Limone del Garda.
Limone sul Garda: limoni, shopping, giro in barca, limonaie, bella vita, liberty, sole. Queste sono le prime cose che mi sono venute in mente quando – un mese fa – mi è stato proposto di partecipare a un progetto proprio nel paese adagiato sulle sponde bresciane del Lago di Garda.
In realtà (per fortuna!) la mia presenza a Limone avrebbe avuto uno sfondo molto, ma molto più outdoor. Una speciale partecipazione alla 10 km della Limone Xtreme del 14 ottobre, come ambassador Dynafit, sponsor tecnico della manifestazione che, ormai da tre stagioni è presente sul mercato con la sua coloratissima e iper-tecnica linea estiva, dedicata al running off road. Una distanza lontana dalle mie tipiche gare lunghe, ma un’occasione per misurami con un percorso nuovo, sfidando la mia velocità. Senza esitazione, ho accettato.
E come si prepara una 10km in montagna? A questa domanda, mi ha risposto un’atleta del calibro di Alba de Silvestro che, per prepararsi alla stagione invernale – Alba fa parte della squadra di sci alpinismo dell’esercito italiano ed è detentrice della Coppa del Mondo Espoir – d’estate oltre a lunghissime pedalate sul suo “cancello”, si diverte correndo su e giù per le montagne di casa, in quel di Cortina. Senza troppe parole, ci siamo capite fin da subito: lavoro sodo, ma senza rinunciare a una buona fetta di torta!
Il percorso
Il percorso della 10 km sulla carta si presentava già come impegnativo: circa 1000 m di dislivello tutto nei primi 3,5 km, una parte di “mangia e bevi” e poi discesa a rotta di collo verso il traguardo. Le mie caratteristiche, ben differenti da quelle di Alba, mi costringono a puntare al recupero dopo la salita, ahimè, ancora il mio punto debole. In effetti, anche la gara minore è davvero un condensato Xtreme! Salita tosta con mani sulle gambe a spingere, un single track a mezza costa con scorci da cartolina, una discesa ripida, tecnica e scoscesa e infine una strada lastricata spacca gambe, prima dell’allungo finale. Se state pensando di passare dalle scarpe minimaliste da asfalto a quelle da sterrato, questa gara è l’occasione giusta per testarvi!
Il contesto di una gara internazionale e prestigiosa come quella di Limone è poi coinvolgente e stimolante: atleti di ogni nazionalità e caratura, oltre a vere e proprie leggende del mondo running. Uno fra tutti per questa edizione il re: Marco de Gasperi. Marco conclude una stagione spettacolare, combattendo e dando filo da torcere agli agguerriti e giovanissimi avversari. Si presenta allo start dei 29 km della Skyrace al secondo posto della classifica della Migu Run Skyrunner World Series, e se per aggiudicarsi il titolo gli basterebbe anche un piazzamento, Marco gioca tutte le sue carte fin da subito, in una sfida avvincente contro Jan Margarit, l’atleta spagnolo in lizza per lo stesso podio. Una battaglia che terminerà 3h7’32’’ dopo, quando Marco taglia il traguardo del lungolago Marconi, con un sorriso genuino, che ci emoziona e ci rende orgogliosi del nostro atleta di casa. Dedica la vittoria alla sua famiglia e alla sua bimba in arrivo, convincendo ancor di più del suo valore come atleta e come uomo.
Passa quindi in sordina l’obiettivo timing non conquistato, perché l’occasione è stata preziosa per altre innumerevoli ragioni. Ad esempio, il supporto del team Dynafit e di materiali che convincono sempre di più, non soltanto per un fattore estetico, ma per le tecnologie sempre più innovative e performanti. La luminosa compagnia degli altri ragazzi che hanno corso le gare di Limone, sfidando se stessi e i loro limiti. L’estrema bellezza di questi luoghi sospesi fra acqua e cielo, paradisi per gli appassionati del mondo outdoor dove realizzare ogni desiderio sportivo. Insomma, un weekend che vale tutti i sacrifici, gli allenamenti e le sfide dell’ultimo mese!
Limone è quindi tutto questo e molto di più. Fra vittorie epocali, record distrutti – Philip Goetsch ha frantumato il tempo di Zemmer, migliorando di ben 48′ il tempo della prova Vertical – Limone è poi l’intreccio delle storie di pura passione che si sono concluse, con i risultati più diversi, sulle tre distanze proposte dall’organizzazione capitanata dal buon Giovanni Fedrici. A lui il merito che ora, pensando a Limone, la prima parola che penso è: Xtreme!
© riproduzione riservata