C’è sempre una buona occasione per una vacanza o una breve tappa in Trentino-Alto Adige e nell’ultimo weekend di Agosto, il pretesto è stata la partecipazione alla Maddalene Mountain Race, la neonata corsa da 25 km in partenza da Senale, abbinata alla già nota Sky Marathon.
Per raggiungere Senale, nel cuore della Deutschnonsberg – l’area germanofona più settentrionale della Val di Non amministrata dalla Provincia di Bolzano – abbiamo raggiunto il casello di Trento Nord, attraversando poi un paesaggio incantevole, ritmato da filari di meleti e da pascoli erbosi verdeggianti. Il paese, minuscolo, si sviluppa attorno al Santuario Mariano della Madonna di Senale – il più antico di tutto il Tirolo – ed è circondato da prati e boschi di un fascino fiabesco.
Come alloggio, scegliamo il comodo e caratteristico Gasthof zum Hirschen, un confortevole albergo con una lunga e sapiente tradizione di accoglienza, oggi raccolta con professionalità dalla famiglia Kofler-Mocatti.
Qui consumiamo una cena tipicamente altoatesina, continuando a tavola il nostro viaggio in questa terra. Scegliamo un tris di canederli, e un assaggio di paste ripiene fatte in casa – gli Schlutzer meritano veramente! – lasciando un posticino per la ghiotta proposta di dolci, tra cui segnaliamo il rotolo di farina saracena gelato ripieno con crema di mirtilli, il Kaiserschmarren oppure il tipico “Apflestrudel” – Strudel di mele -.
Siamo in una terra di confine, dove si incontrano e convivono la lingua e la cultura altoatesina e quelle più propriamente trentine che è possibile approfondire anche attraverso i ricchi prodotti del territorio ed i suoi percorsi tematici. Ne sono esempio lo Speck, tipico dell’Alto Adige – Südtirol, la Mortandela, presidio slow food della Val di Non e il sentiero tematico-naturalistico di Proves, che sviluppa il tema “Confine Culturale – Cultura di Confine” attraverso 14 tappe esperienziali, adatte anche ai più piccoli. Un bosco incantato, in cui il tempo sembra essersi fermato.
Un confine che fra l’altro, nel recente passato. è stato necessario attrezzare e difendere tramite un bunker. Lo sbarramento difensivo in questione, fu progettato per impedire l’avanzata del fronte nazista, ma non venne mai terminato, conservando quel fascino sospeso dei grandi progetti non conclusi. L’atmosfera che si respira all’interno del Bunker della Gampen Gallery presso il passo Palade – oggi riconvertito a spazio espositivo – è infatti ricca di suggestioni e il rumore dei passi attraverso i lunghi corridoi costruiti letteralmente nel cuore della montagna, induce alla riflessione.
La Val di Non, luogo di silenzio e natura dove è ancora possibile godere un tempo di vera qualità, propone anche svariatI itinerari per perdersi nella bellezza delle montagne, che in inverno diventano paradiso dello scialpinismo.
La partecipazione alla gara ci ha permesso poi di imbatterci in diverse Malghe, la cui vista di sfuggita lascia spazio ad un ritorno dedicato solo al Giro delle Malghe delle Maddalene un percorso che, come è facile intuire, lega il piacere di un trekking al gusto dei prodotti locali della tradizione casearia e norcina.
Infine, concludiamo parlando di Rumo – sede di arrivo del percorso di gara – che ci ha immediatamente trasmesso la genuinità di una terra che ha preservato pressoché intatte le sue caratteristiche più tipiche. Si tratta infatti di un altro borgo montano, in cui rilassarsi sembra essere quanto di più semplice. Per dedicarvi una coccola gourmet, non perdete i piatti dello chef Bortolotti del ristorante Vecchia Segheria, che mixano una ricerca tecnica costante a ingredienti locali. Infine, se siete amanti dei prodotti caseari, acquistate qualche buon formaggio di qualità come il Trentingrana, presso il Caseificio Sociale di Rumo, così da continuare la vostra vacanza, anche una volta tornati a casa.
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