Maurizio Doro è tornato in Italia, e ora è a casa nella sua Sardegna. È terminata il 10 agosto la sua avventura estrema battezzata “La linea immaginaria”: 18 giorni di esplorazione in una delle zone più remote dell’Alaska (oltre che dell’intero pianeta). Teatro di questa impresa è stata la costa selvaggia che si affaccia sul Golfo dell’Alaska.
Con la bici e un piccolo canotto, Maurizio Doro ha percorso circa 500 km lungo spiagge di ogni tipo, pedalando e remando tra sabbia, sassi, alghe, fango, paludi, boschi, fiumi, baie.
Purtroppo il mal tempo lo ha accompagnato per 15 giorni (in pratica, quasi l’intera durata dell’esplorazione). Soprattutto verso la fine, si sono scatenate bufere furiose che hanno reso difficile e lentissima la progressione. Tanto è vero che il tempo stimato – cioè circa 15 giorni effettivi, intervallati da alcuni di riposo, come ci aveva raccontato prima di partire – si è prolungato. Per questo motivo anche il cibo ha scarseggiato. E nonostante i “razionamenti”, è mancato completamente gli ultimi 2 giorni.
Tutto era bagnato nell’ultima settimana: vestiti, sacco a pelo, attrezzatura. Impossibile filtrare l’acqua da bere: bisognava per forza utilizzare quella piovana sporca di fango. Poche ore di sonno e tanta fame.
La parte finale del percorso, quella per raggiungere la pista che porta al villaggio di Cordova, era sommersa di fango e detriti. E il dedalo di fiumi creato in questa grandissima area fangosa era impetuoso. La nebbia faceva da sfondo, e con il suo manto avvolgeva ogni cosa conferendo al paesaggio un aspetto spettrale. Maurizio è stato costretto a rinunciare all’obiettivo completo, dopo vari tentativi per attraversare quest´area. Tentativi rischiosi che mettevano troppo in pericolo la sua incolumità, falliti a causa di cadute in acqua e grandi scivoloni tra i tronchi ammassati.
La decisione finale – molto sofferta ma necessaria – è stata quella di chiamare un elicottero della guardia costiera americana e di concludere la spedizione. Mancavano meno di 5 km al traguardo. Comunque una grande soddisfazione per l’infaticabile Maurizio. Che – c’è da scommetterci – sta già pensando a qualche altra avventura.
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