Si chiama Mensun Bound, è nato nelle Falkland, fa l’archeologo marino e la sua ultima avventura è stata la caccia alla Endurance, la nave di Sir Shackleton stritolata dai ghiacci oltre un secolo fa.
Nella sua carriera Mensun Bound (65 anni), archeologo marino nato alle Falkland, è riuscito a ripescare dalle profondità del mare un sacco di navi, soprattutto etrusche e romane. La sua ultima avventura è stata la caccia alla Endurance, il tre alberi di Sir Ernest Shackleton che nel 1915 rimase intrappolato nel ghiaccio nel mare di Weddell, per poi venire risucchiato da un gorgo e ingoiato dal pack.
A questa impresa (per altro non conclusa, perché la nave non è stata individuata) Bound ha dedicato lunghi mesi e un blog in cui ha raccontato – con parole e bellissime immagini – come il suo team, a bordo dell’imbarcazione Agulhas, ha operato per cercare di individuare e filmare il relitto dell’Endurance, situato a oltre 3.000 metri di profondità.
La rompighiaccio Agulhas, che ha portato a bordo i ricercatori dello Scott Polar Research Institute di Cambridge, è dotata delle più sofisticate tecnologie. Compresi un piccolo sommergibile autonomo dotato di sonar per perlustrare i fondali, e strumenti muniti di telecamere.
L’impresa è durata circa un mese e mezzo, ma purtroppo non ha dato gli esiti sperati. Restano gli appassionanti racconti di Mensun Bound e le bellissime immagini che li accompagnano. Oltre alla determinazione a riprendere a breve la ricerca.
Nel frattempo, per ritrovarsi preparati al prossimo appuntamento con Bound, consigliamo di leggere Endurance. L’incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud, di Alfred Lansing (ed. TEA), storia della dell’Imperiale Spedizione che avrebbe dovuto attraversare via terra il continente Antartico da ovest a est. I partecipanti rimasero bloccati per 21 mesi tra i ghiacci, ma alla fine riuscirono a salvarsi tutti dopo un’incredibile odissea.
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