Un percorso ben progettato; tanta partecipazione; procedure veloci; ottimi ristori e un bel pacco gara. Ecco perché ho già messo in agenda la Milano21 Half Marathon anche per l’anno prossimo.
Avevo adocchiato la Milano21Half Marathon già all’inizio dell’estate (e infatti ve ne avevo parlato recentemente): la sua programmazione verso fine anno (l’edizione 2018 si è svolta domenica 25 novembre, nel 2019 sarà invece domenica 24), unita a un percorso che sin dal primo sguardo si rivelava veloce, la rendevano un’ottima occasione per raccogliere i frutti di un anno di allenamenti.
Ho quindi lasciato passare un po’ di tempo prima di svolgere una sorta di indagine volta a raccogliere informazioni sia sulla prima edizione vissuta l’anno precedente, sia sugli organizzatori. Nel 2017 la manifestazione era andata benissimo: un esordio con 6.500 atleti al via e una logistica che aveva rasentato la perfezione, fatto salvo qualche contrattempo nel dopo gara, in sede di ritiro delle proprie borse.
In merito allo staff organizzativo di “FollowYourPassion” invece mi era bastato sfogliare dapprima la pagina facebook dell’evento, apprezzando sin da subito la loro identità grafica, e poi il relativo sito internet sul quale in bella mostra v’erano numerose manifestazioni – suddivise tra mezza maratona, gran fondo ciclistica e triathlon – da loro organizzate.

Il desiderio di partecipare si è quindi formalizzato nell’iscrizione della mezza maratona competitiva, rimandando magari al 2019 la partecipazione alla 10 chilometri, che si disputa in contemporanea. Una decisione che a posteriori ritengo felice, perché la Milano21Half Marathon è stata senza ombra di dubbio una esperienza estremamente positiva.
Positiva innanzi tutto perché il percorso, migliorato rispetto all’anno precedente, permette una suggestiva visione di Milano e un passaggio in Piazza Duomo e Viale Vittorio Emanuele, circondati da tanti turisti che non hanno mancato di incitarci. Poi perché ritrovarsi a condividere la propria passione con 6.000 sportivi (i finisher dei 21 km sono stati 4.214, quelli dei 10 mila invece 1.577) è qualcosa che non capita così spesso. E ancora: perché il pacco gara prevedeva una maglia tecnica Diadora, un bel cappellino tecnico oltre a qualche altro gadget minore; perché la location, quella di Piazza Tre Torri a City Life, e la gestione degli spazi organizzativi, con percorsi obbligati, è stata esemplare – dal deposito borse al ristoro – offrendo anche un “tetto” e una copertura in caso di pioggia; perché l’autunno milanese sa regalare temperature ideali per correre (in canottiera e manicotti ieri si stava benissimo) e per acciuffare il proprio personale; perché la procedura per il ritiro dei pacchi gara è stata velocissima grazie anche a una tecnologia che permetteva di firmare digitalmente la tradizionale manleva; perché raggiungere e lasciare l’area Expo in City Life è estremamente pratico e veloce, grazie alla recente linea Lilla della metropolitana; perché davvero numerosi erano gli info–point, i volontari e le forze dell’ordine per gestire le esigenze di ogni runner (prima della gara, durante l’ordinato ingresso in griglia e nella fase di ristoro); perché i ristori erano ottimamente presenziati e forniti: oltre ai tradizionali solidi, c’erano anche i gel GO Isotonic della SIS.
Per quanto vissuto, visto e sentito nei miei 92 minuti e spiccioli di gara, non posso quindi che essere entusiasta di questa Milano21Half Marathon, tanto da averla già inserita nel mio calendario 2019.
PS: Se volete sfogliare le classifiche della mezza maratona (vinta da Renè Cuneaz e Sara Galimberti) o quelle dei 10.000 (conquistati da Elio Paglione e Sara Dossena), vi invito a collegarvi al sito di TDS
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