Ogni anno nelle acque tedesche del Mare del Nord, tra la Frisia orientale e lo Schleswig-Holstein, vengono raccolte decine di cuccioli di foca (che in Germania chiamano affettuosamente Heuler, strilloni). Alcuni si smarriscono durante temporali e mareggiate. Spesso invece sono i turisti ad avvicinarsi troppo ai banchi di sabbia dove risiedono le colonie di foche, disturbando l’allattamento dei piccoli e causando così l’allontanamento delle madri.
A mettere in salvo le baby foche e a crescerle per poi rilasciarle nuovamente in mare ci pensano gli addetti di due speciali centri di raccolta attrezzati con un “asilo” per foche, equipe veterinarie e staff scientifici. Oltre a curare le giovani foche insieme a quelle adulte menomate da malattie o ferite, le Seehundstationen sono anche un’attrazione turistica dove i visitatori possono osservare gli animali e apprendere molte cose sulla loro vita in mare.
Solo nel 2011 il centro di Norden, quasi ai confini con l’Olanda, e quello di Friedrichskoog, a nordovest di Amburgo, hanno accolto più di 100 piccole foche comuni e grigie. I visitatori possono assistere ai loro pasti, osservarle giocare nelle vasche e raccogliere informazioni attraverso mostre didattiche e piccoli musei allestiti nei due centri. A Norden il Waloseum annesso alla stazione di quarantena per foche esplora il mondo delle balene e dei loro canti, mentre a Friedrichskoog è stata allestita una mostra su foche e trichechi di tutto il mondo.
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