Fervono i preparativi per il progetto “La Via Francigena contromano…e contro i pregiudizi”. Ma a quattro mesi dalla partenza del gruppo di non vedenti con le loro guide, arrivano i primi intoppi. Ad Acquapendente (Viterbo) l’ostello ha cancellato la prenotazione. Motivo: non sono ammessi i cani guida.
“Buongiorno, mi dispiace ma non accettiamo la presenza di cani per nessun motivo. Avrebbe dovuto darmi subito questa informazione. Abbiamo già ospitato gruppi con non vedenti ma mai con cani al seguito. Mi vedo costretta ad annullare la vostra prenotazione. Buon cammino. Sr. Amelia”. Una email molto stringata, che non lascia spazio a dubbi, quella inviata venerdì 27 settembre dalla suora che gestisce le prenotazioni dell’Associazione Casa di Lazzaro ad Acquapendente, in provincia di Viterbo.
Quando Michele Pavan, presidente della onlus Disabilincorsa, ha acceso il computer e ha trovato questa email, è rimasto basito. “Discriminare un non vedente per il fatto che sia accompagnato da un cane-guida è punibile dalla legge. Si tratta della legge n.34 del 1974, modificata nel 2006 dalla legge n.60. Si parla quindi di una norma di 45 anni fa – racconta Michele -. Ho scritto a suor Amelia facendo presente questa cosa, ma non c’è stato niente da fare. Prenderemo i provvedimenti del caso e presenteremo querela nei confronti della Casa di Lazzaro”.
Un Cammino tutto in salita
Quando Action Magazine e Disabilincorsa hanno cominciato a organizzare il progetto “La Via Francigena contromano… e contro i pregiudizi“, di cui abbiamo raccontato un po’ di tempo fa, si poteva immaginare che ci sarebbero state alcune difficoltà. Ma si pensava soprattutto a difficoltà legate all’accessibilità di strade, strutture turistiche, monumenti. Mai si sarebbe immaginato che un ostello – per di più cattolico – rifiutasse con ostinazione di accogliere il gruppo, operando una vera e propria attività di discriminazione nei confronti dei non vedenti. Di cui i cani guida sono a tutti gli effetti gli “occhi”.
E pensare che sul sito della Casa di Lazzaro è riportata una bella frase di papa Francesco: “La chiesa è chiamata a uscire da se stessa. Andiamo e portiamo Cristo là dove c’è peccato e dolore, dove c’è ingiustizia e ignoranza, dove c’è indifferenza a Dio. In ogni periferia del nostro mondo, anche quella del pensiero e quella in cui tutte le miserie regnano“. Chi predica bene, continua a razzolare male.
Davanti all’Istituto dei Ciechi di Milano, con i responsabili di Disabilincorsa
In realtà, però, suor Amelia non è stata l’unica a “commettere peccato”. Un altro ostello aveva cancellato la prenotazione, dopo aver saputo della presenza dei cani guida. Ma i responsabili hanno fatto poi prontamente marcia indietro, una volta avvisati che avrebbero potuto incorrere in sanzioni.
L’organizzazione de “La Via Francigena contromano…e contro i pregiudizi“, intanto, va avanti. La Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale di Treviglio ha offerto il primo contributo. Se qualcuno volesse dare una mano, può contribuire con un’offerta sul conto corrente di Disabilincorsa, specificando nella causale “Via Francigena”.
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