Il prossimo 30 giugno si terrà la 31a edizione della Pinnata dell’Adda, una manifestazione imperdibile per gli amanti dell’acqua e della buona compagnia. Beppe Zappa, presidente di Bergamo Diving Center, ci racconta come funziona.
Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato della Pinnata dell’Adda: una manifestazione di nuoto pinnato che si svolgerà il 30 giugno nelle acque dell’Adda, nella zona di Trezzo sull’Adda. Una manifestazione che il Bergamo Diving Center organizza ormai da 31 anni. Un traguardo importante che lascia immaginare l’affiatamento degli organizzatori ma anche la loro grande passione per il territorio e per la disciplina del nuoto.
Con il desiderio di scoprire e condividere alcuni dettagli della 31a Pinnata dell’Adda, abbiamo intervistato il presidente di Bergamo Diving Center, Beppe Zappa. E chi vuole iscriversi può ancora farlo a questo link.
– Buongiorno Beppe, mancano ormai pochi giorni alla Pinnata dell’Adda: siete pronti?
“Sì, siamo pronti, abbiamo alle spalle una storia trentennale della manifestazione e tutta l’organizzazione è ormai rodata. Possiamo anche contare sul patrocinio del comune di Trezzo sull’Adda, sulla collaborazione della Canottieri Tritum che ci ospita per la logistica, e soprattutto sul lavoro dei nostri soci che non mancano mai in numero abbondante”.
– Da dove è nata l’idea di questa manifestazione? Perchè proprio qui?
“L’associazione Bergamo Diving Center nasce prevalentemente orientata alla subacquea, ma ci siamo resi conto ben presto che i nostri soci e amici erano aperti a qualsiasi attività relativa all’ambiente acquatico. Senza dilungarmi su tutte le attività extra rispetto alle immersioni, dirò che la Pinnata è diventata la manifestazione che raccoglie il maggior numero di adesioni. In tempi pre-Covid abbiamo avuto edizioni con quasi 180 partecipanti!”.

– Avete scelto l’Adda… Ma il fiume non è un ambiente pericoloso?
“Nel tratto interessato dalla discesa il fiume è largo, non ci sono dislivelli e sono assenti anche mulinelli. Tenete comunque conto che i partecipanti sono nuotatori di nuoto pinnato, subacquei o comunque persone che hanno padronanza dell’ambiente acquatico. Voglio poi sottolineare la qualità del servizio di sicurezza, costituito dalla Protezione Civile di Treviglio su gommoni, coadiuvata da alcuni nostri soci in acqua che sono in grado di intervenire in ogni tipo di soccorso. E non ultimo, abbiamo anche la presenza dell’autoambulanza che segue la manifestazione lungo l’argine del fiume. Tengo a precisare che comunque in tutti questi anni non si è verificato nessun incidente degno di nota”.
– La 31a edizione è un gran bel traguardo: quale è il vostro segreto?
“Senz’altro la passione per l’acqua che, anno dopo anno, riusciamo a trasmettere anche ai nostri nuovi soci, che poi si mettono a disposizione per portare avanti lo spirito della società. Questo non sarebbe però possibile senza l’apporto del nostro gruppo istruttori, che sono la colonna portante di tutte le nostre attività. Fuori e dentro l’acqua”.
– In tutti questi anni immagino ci siano stati momenti collegati alla Pinnata da ricordare e altri da dimenticare: hai voglia di raccontarceli?
“In 31 anni abbiamo visto un po’ di tutto. I ricordi più belli sono legati agli anni con il maggior numero di partecipanti. C’erano gruppi che scendevano con i gonfiabili e che rallentavano apposta la discesa per ritardare il momento dell’uscita dall’acqua. Momenti da dimenticare nessuno. Anche le cose che magari non funzionano al meglio ci servono per migliorare sempre”.

– Ci descrivi le caratteristiche del percorso?
“Il percorso è di circa 5 km e si snoda tra i comuni di Porto D’adda e Trezzo Sull’Adda. Il primo tratto è piacevole per la presenza di un po’ di corrente che aiuta i partecipanti; più avanti il fiume si allarga e si incomincia a pinneggiare un po’ più seriamente. Comunque la bellezza dell’ambiente e delle rive fa sì che si giunga al traguardo quasi senza accorgersene”.
– Cosa vuoi dire a chi è indeciso se prendere parte o meno alla Pinnata?
“Assolutamente di partecipare! Si troveranno tra amici vecchi e nuovi, quasi coccolati. E non dimentichiamo che non finisce tutto dopo la nuotata, perché è previsto il pranzo che diventa l’occasione di ritrovarsi e divertirsi tutti assieme. Quindi vi aspettiamo numerosi a fare festa insieme al Bergamo Diving Center!”
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