Un guscio ad alte prestazioni: leggero, capace di proteggere dalla pioggia, dal vento e persino dal freddo (purché non troppo intenso).
Cinque giorni in montagna, all’inizio di giugno. Previsioni del tempo poco rassicuranti. Una nevicata la settimana prima, che ha imbiancato i sentieri sopra quota 2000. Ma non è certo il meteo a fermarci: perchè questa volta la guida è un personaggio d’eccezione. Niente meno che Reinhold Messner! Che ha radunato un drappello di giornalisti impallinati di montagna e di alpinismo, per scorrazzarli a visitare i suoi cinque Messner Mountain Museum. Ovvero i suoi cinque musei («Ma in realtà si tratta di uno solo, suddiviso in cinque diverse strutture», dice lui) che raccontano la storia, le popolazioni, le grandi imprese legate alle montagne.
Cinque giorni cambiando alloggio ogni sera richiedono un bagaglio minimale. Ma le previsioni meteo infauste implorano per contro abbigliamento pesante e almeno un paio di cambi. Oltre a qualche indumento che consenta di passare un’intera giornata sotto la pioggia senza bagnarsi troppo. Quale migliore occasione, insomma, per provare il nuovo Compounder Shell di Columbia? Per essere leggero, è leggero. Ben ripiegato, occupa uno spazio davvero minimale. E sulla carta garantisce «una lunga durata e una grande resistenza all’acqua».
Va bene, mi fido. Lo infilo nello zaino e incrocio le dita. Non porto altre giacche a vento. E confido in poche gocce di pioggia. In realtà, di pioggia ce n’è stata parecchia. Un paio di giornate quasi non stop, con improvvisi scrosci e persino una bella grandinata. Ma il Compounder Shell ha passato l’esame a pieni voti. Non solo si è rivelato davvero impermeabile, ma anche molto traspirante.
Certo, quando si scendeva a bassa quota e la temperatura saliva, sudare era inevitabile. Bisognava scegliere se bagnarsi di pioggia o di sudore. Ma appena il termometro scendeva di qualche grado, il comfort era totale. E salendo di quota (fino a 2500 metri, senza cambiare abbigliamento) il Compounder Shell si è rivelato anche in grado di proteggere bene dal freddo.
Pur non essendo un capo studiato per offrire prestazioni tecniche di massimo livello, ha comunque anche una discreta elasticità e non impaccia i movimenti durante le escursioni. Vogliamo proprio trovare un difetto a tutti i costi? Se qualcuno non ama i colori accesi, farà un po’ fatica ad adattarsi. Con queste giacche non si passa certo inosservati.
La scheda tecnica:
Grazie alla tecnologia Omni-Dry™ il tessuto trasferisce all’esterno il vapore generato dal corpo, mantenendo comunque le sue proprietà di protezione dal vento e dalle intemperie anche nelle peggiori condizioni meteo. Omni-Dry™ è in grado di mantenere asciutti anche durante le attività fisiche più intense, in qualsiasi situazione meteorologica.
Inoltre questa giacca affianca Omni-Dry con Omni-Wick™ EVAP per associare l’impermeabilità con un avanzato strumento di regolazione dell’umidità. Omni-Wick EVAP è la tecnologia che permette il trasferimento dell’umidità. Disperde il sudore su un’ampia superficie del tessuto permettendo all’umidità di uscire fuori ed evaporare velocemente.
Prezzo: 250 euro
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