In libreria dal 16 luglio (ma già acquistabile online) la prima guida alla Via Francigena Svizzera. Uno spettacolare itinerario di 220 chilometri tra boschi, vigneti, laghi e montagne.
È nata! E dato che quella di Action Magazine è ormai la mia seconda famiglia, non potevo che condividere qui l’evento: fresca di stampa, è uscita la nuova guida La Via Francigena svizzera, che ho realizzato per Morellini Editore.
Il motivo per cui sono così contenta non è solo perché sono molto soddisfatta del risultato (pecco di immodestia, ma lo penso davvero). È soprattutto perché il lavoro richiesto da questo libro è stato tanto affascinante quanto lungo e faticoso.
Già, perché tutto è nato dal fatto che – ormai quasi due anni fa – mi ero resa conto che tra le molte guide dedicate alla Via Francigena, sia in italiano che in altre lingue, questo tratto non era per nulla considerato: tutt’al più qualche capitoletto, ritagliato all’interno dei pochi manuali che descrivono l’itinerario completo (da Canterbury a Roma) o tutta la prima parte (da Canterbury fino al Gran San Bernardo).
Un vero “buco”, dal momento che questi 220 chilometri in territorio svizzero sono di per sé un itinerario spettacolare, interessante, estremamente vario e ricco di suggestioni di ogni tipo. Alla faccia di chi sostiene che la Svizzera è un posto noioso.
Via Francigena Svizzera, un cammino in 11 tappe
C’era un problema, però: di norma quando si inizia a scrivere una guida esiste già “qualcosa” su cui basarsi. Un manuale precedente, dei reportage di viaggio, una raccolta di informazioni da verificare, integrare e aggiornare ma che ti danno pur sempre una base di lavoro. In questo caso, invece, non esisteva praticamente nulla, se non informazioni spezzettate sulle singole località.
E così mi è toccato partire da zero, caricare lo zaino con computer, blocco degli appunti e macchina fotografica e percorrere tutte le tappe (sono 11, ma dato che all’inizio ci sono due itinerari alternativi per me sono diventate 13) sperimentando di prima mano le caratteristiche del tracciato, incontrando persone, facendomi raccontare le storie del posto. Tutte cose che ho raccontato “in diretta” sul mio blog secelhofattaio.it .
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Il risultato, nell’insieme, è stato un viaggio fantastico e un’esperienza indimenticabile: dai boschi sperduti dello Jura alle ville da super-ricchi della riviera di Montreux, dai vigneti del Lavaux che ricordano le Cinque Terre fino alla salita mozzafiato (in tutti i sensi) ai 2473 metri di quota del passo. Un itinerario che, per quanto intenso, è comunque alla portata di qualunque camminatore medio, dal momento che non presenta difficoltà tecniche di sorta; ed è anche facile da raggiungere, almeno per noi italiani.
Insomma, io un’idea per quest’estate ve l’ho data. Ho anche cercato di inserire tutti i consigli pratici che mi sono sembrati di utilità, inclusa qualche dritta su come cavarsela con l’unica vera criticità della Svizzera e cioè i prezzi alti (uno spoiler: i kebabbari possono risolvere parecchie situazioni critiche). Ho fatto da cavia, peraltro divertendomi un mondo, e adesso avete tutto quello che vi serve per partire: fatelo, mi ringrazierete.
Il libro La Via Francigena svizzera (Morellini Editore) sarà in libreria dal 16 luglio; è comunque già ordinabile direttamente sul sito dell’editore
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