Mangiare sano, fare attività fisica (anche se si è anziani), non eccedere con l’alcol e riposare bene. Questa sono le regole d’oro per rafforzare il sistema immunitario e proteggerci dal Coronavirus.
Non solo chiudersi in casa e isolarsi dal resto del mondo. Per difendersi dal virus che sta rivoluzionando le nostre vite, anche potenziare il sistema immunitario è molto importante. Ma oltre ai soliti sistemi (mangiare agrumi, frutta e verdura, assumere vitamine, passare un po’ di tempo all’aperto…), cosa possiamo fare?
Sheena Cruickshank, professore di immunologia all’Università di Manchester, ha spiegato al The Guardian che in realtà il nostro organismo è dotato di un arsenale ben attrezzato per difendersi dai patogeni.
“Quando entriamo in contatto con un germe mai incontrato prima – dice -, questo trova diverse barriere che cercano di impedirgli di entrare nel nostro corpo“. Oltre alla pelle, c’è il muco e ci sono una serie di microbi “amici” che colonizzano soprattutto il nostro intestino.
Se un patogeno riesce a violare queste difese, entrano in funzione i globuli bianchi. Tra questi, ce ne sono di particolarmente “intelligenti”: si tratta dei linfociti, che sono in grado di ricordare i germi con cui vengono a contatto, e di eliminarli senza scrupoli (e spesso senza che nemmeno ci accorgiamo di quello che accade). Significa che a questo punto siamo immuni. Ed è il principio delle vaccinazioni.
I microbi buoni che difendono la nostra salute
Per fare in modo che il nostro sistema immunitario funzioni a pieno ritmo, è quindi importante aiutare i batteri “buoni” con cui viviamo in simbiosi. E cercare – come suggerisce Arne Akbar, presidente della British Society for Immunology e professore all’University College di Londra – di evitare quei comportamenti che possono alterare il loro funzionamento e la loro vitalità.
Per nutrire nel migliore dei modi la flora intestinale, Cruickshank consiglia di “seguire una dieta molto varia, scegliendo cibi ricchi di fibre”. Con buona pace dei vegetariani, non è vero che una dieta priva di proteine animali aiuta la salute. È vero però che ai nostri batteri intestinali piacciono molto le fibre, i legumi e gli alimenti fermentati.
Lo yogurt e i sottaceti sono ottimi alimenti. Mentre non esistono prove che gli integratori probiotici siano davvero utili. Non è detto infatti che possano sopravvivere al viaggio attraverso l’intestino. Molto meglio quindi puntare su una dieta corretta.
Non sottovalutare l’importanza della pelle
Anche la pelle è un’efficace barriera contro l’ingresso di patogeni nel nostro organismo. E anche la pelle, come l’intestino, è colonizzata da batteri “buoni”. Non esistono ancora ricerche molto approfondite a questo proposito, ma si sa per esempio grandi quantità di luce ultravioletta (cioè di sole) possono influire negativamente, indebolendo la funzione protettiva della pelle e innescando una soppressione immunitaria.
Il lavaggio troppo frequente con saponi forti e l’uso di prodotti antibatterici non è l’ideale per i nostri microbi cutanei. Così come profumi e creme idratanti.
Anche i globuli bianchi hanno bisogno di “allenamento”
Perché il sistema immunitario funzioni bene, è necessario anche essere fisicamente in forma. “I globuli bianchi per loro natura sono abbastanza sedentari”, commenta Akbar. “L’esercizio fisico li mette in movimento aumentando il flusso sanguigno, e in questo modo riescono ad assolvere più efficacemente i loro compiti di sorveglianza”. L’ideale sarebbe fare qualcosa ogni giorno. Almeno 150 minuti alla settimana di moderata attività aerobica (escursionismo, giardinaggio, passeggiate) o 75 minuti di attività intensa (corsa, nuoto, ciclismo).
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Anche gli anziani devono fare attività fisica
Anche per le persone anziane, che sono più vulnerabili alle infezioni, vale il consiglio di fare regolarmente attività fisica. Nel 2018, uno studio dell’Università di Birmingham e del King College di Londra ha scoperto che 125 ciclisti dilettanti non fumatori di età compresa tra 55 e 79 anni avevano ancora il sistema immunitario dei giovani.
Quando invecchiamo, tra l’altro, la funzione di barriera dell’intestino non funziona più così bene. Si soffre di un disturbo chiamato “sindrome di permeabilità intestinale“. Significa che i patogeni riescono a insinuarsi nel nostro organismo causando lievi infezioni. Si produce un accumulo di cellule senescenti che non vengono smaltite, e provocano un’infiammazione che compromette la risposta immunitaria.
Certo, c’è anche l’altro lato della medaglia. Vale a dire che troppo sport può al contrario abbassare le difese del sistema immunitario. Spesso infatti gli atleti d’élite diventano molto sensibili alle infezioni perché il sovrallenamento ha un impatto negativo sul sistema immunitario. Ma vale anche per gli amatori che esagerano ad affaticare l’organismo, e per chi si improvvisa atleta dopo una vita passata in poltrona.
Tra l’altro l’esercizio fisico ha anche il vantaggio di ridurre lo stress, che a sua volta mette a dura prova il sistema immunitario. Gli ormoni dello stress – come il cortisolo – sono tra i principali responsabili dell’indebolimento della funzione immunitaria.
Poco alcol, tanti vegetali e sonni tranquilli
Un altro nemico delle nostre difese immunitarie è l’alcol. Secondo diverse ricerche, un elevato consumo di bevande alcoliche può portare a una riduzione dei linfociti.
Anche le vitamine hanno una grande importanza per la funzione immunitaria. Tutte le vitamine sono importanti. Il modo migliore per assumerle è quello di mangiare cinque porzioni al giorno di frutta e verdura.
E poi c’è il sonno. Già, perchè un corpo stanco è più soggetto agli attacchi dei patogeni. La mancanza di sonno compromette la capacità dell’organismo di combattere le malattie.
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