Prendete due paesini di poche centinaia di anime a una manciata di tornanti da Morbegno, in Valtellina; aggiungete due sindaci intraprendenti, due imprenditori con ottime idee e tanta voglia di fare, condite con un milione di euro di investimento: il risultato è FlyEmotion, uno straordinario e innovativo impianto che collega con due funi di acciaio i villaggi di Albaredo e Bema, ai lati opposti della valle del Bitto, e che permette letteralmente di “volare”, debitamente imbragati e sospesi, a 120 km/h e a oltre 360 metri di altezza.
E ora che l’ho provato, posso dirlo con certezza: la paura c’è, ma solo prima del “lancio” (o meglio, dello “sgancio”). Perchè nel minuto/minuto e mezzo di percorso, la sensazione autentica di volare e lo spettacolo del panorama prendono il sopravvento su tutto; e quando arriva il momento della frenata (completamente automatica), saresti già pronta a ripartire immediatamente. Ma è inutile perdersi in tante descrizioni: in questo caso vale davvero la frase “è una cosa da provare di persona”.

Meglio concentrarsi su un po’ di informazioni pratiche che soddisfino tutte le curiosità… e ce ne sono tante, a giudicare dalla raffica di domande con cui gli amici mi hanno assediato al mio ritorno alla base.
Come funziona, quindi? Si indossa (con l’aiuto degli addetti, gentilissimi e rassicuranti) un’imbragatura con cosciali e bretelle, si calza un caschetto (e, per chi porta le lenti a contatto, un paio di occhiali protettivi) e ci si porta sulla piattaforma di lancio. Qui si viene letteralmente “appesi” a pancia in giù, con un sistema di moschettoni, aiutati dall’operatore collegato via radio alla stazione dall’altra parte della valle. Qualche semplicissima istruzione su quando aprire le braccia e come posizionarsi all’arrivo… e via!
L’esperienza comprende due diverse tratte: la prima – l’andata – va da Albaredo a Bema su un percorso di 1,5 km con una pendenza del 10%. Qui si viene caricati da una navetta che trasporta appena sopra il paese, in modo da recuperare il dislivello perduto, raggiungendo la seconda piattaforma di lancio per il volo di ritorno; che, in questo caso, è un po’ più adrenalinico: 1,1 km di percorso con una pendenza del 15%.
La sensazione è davvero quella di volare, e la velocità non fa neppure troppa impressione dal momento che – in assenza di punti di riferimento ravvicinati – non si percepisce con precisione; in compenso l’emozione di planare su un mare verdissimo e di vedere il paese avvicinarsi davanti ai propri occhi è davvero qualcosa di speciale.
Insomma, il mio consiglio è quello di andarci: anche perché non è richiesta alcuna preparazione specifica, basta vestirsi con abbigliamento comodo e scarpe robuste, affidarsi alle indicazioni degli addetti e godersi l’esperienza. Gli unici limiti sono quelli di altezza (sono ammessi anche i bambini, purchè di statura superiore ai 110 cm; vietato anche a chi supera i 2,20 metri) e i vincoli legati al peso: si può infatti scegliere se effettuare un volo singolo o in coppia, ma bisogna tener presente che per volare da soli si deve pesare almeno 70 kg (e non più di 120).

Chi non supera la soglia dei 70 kg deve effettuare il lancio con un compagno, in modo che il totale non superi i 180 kg; per la cronaca, la pesatura avviene direttamente sulla rampa di lancio… quindi preparatevi a rendere pubblica la vostra stazza!
L’impianto è aperto nel weekend da aprile a ottobre, e tutti i giorni da metà giugno a metà settembre; escludendo temporali e vento forte, si può volare anche se scende un po’ di pioggia: pare anzi che entrare e uscire dalle nuvole sia un’esperienza straordinaria.
Quanto ai prezzi, acquistando il biglietto sul posto si spendono 39,50 euro a persona per un volo in coppia e 49 euro per un volo in singolo; è però consigliabile prenotare on line: in questo modo non solo si evitano code, ma si possono anche ottenere sconti (fino a 29,50 euro a persona per un volo in doppio) in funzione del giorno e dell’orario prescelto.

Inevitabile anche pavoneggiarsi con gli amici al ritorno: per questo è possibile noleggiare delle videocamere (agganciate durante il volo a scelta sul caschetto o sul polso) ed è anche disponibile un servizio di fotografia, sia stampato che in formato digitale.
Un’ultima indicazione, dopo tutta queste emozioni: dal momento che l’adrenalina mette fame, sappiate che a due passi dalla base di lancio di Albaredo c’è la Locanda Cà Priula, che prepara pizzoccheri strepitosi. Già che si è lì, peccato non approfittarne!
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