In Val d’Ultimo per una visita alla Black Thunder (Tuono Nero), che produce artigianalmente sci di altissimo livello, tutti realizzati a mano.
Chi è davvero appassionato di sci, farà bene a prevedere una tappa in Val d’Ultimo. Una breve deviazione, che vale senz’altro la pena. Qui si trova infatti la Black Thunder (Tuono Nero), azienda che produce artigianalmente attrezzi di altissimo livello, tutti realizzati a mano uno per uno. A metterla in piedi è stato, una decina di anni fa, Hornst Gamper, ex ski-man della squadra nazionale. Che una volta uscito dalla federazione, prima ha aperto un noleggio; poi si è messo a fare piastre ammortizzanti per gli sci; e infine, grazie ai proventi di un brevetto, ha avviato la produzione di quelli che sono autentici gioielli.

«È vero, i nostri sci costano circa 1000 euro mentre nei negozi se ne trovano di marche conosciute per molto meno – dice Gamper -. Ma sono composti da qualcosa come 30 strati di materiali diversi: fibre di vetro, carbonio, titanio, legni di varie qualità… Chi spende 200 euro, invece, acquista due pezzi di schiuma poliuretanica con le lamine».
Se il settore è in crisi, secondo Gamper, la colpa è anche di queste «offerte civetta». «Perché non è vero che gli sci sono tutti uguali. Quelli scadenti non tengono il ghiaccio, non impostano bene le curve. La gente li compera, e poi non riesce a governarli». E racconta di quell’atleta della Val Gardena, Alan Stuffer, che sembrava tanto bravo ma non vinceva mai. Fino a che, un bel giorno, si presentò in pista con un paio di sci tutti neri. No logo. E cominciò a conquistare un podio dopo l’altro. Il segreto? Aveva abbandonato la marca per cui era sotto contratto, e si era messo a gareggiare con altri attrezzi «camuffati». «Noi ski-men li avevamo sopranominati Tuono Nero. E io poi ho ripreso il nome per la mia azienda».
Black Thunder, Schmiedhof 349/2, St. Walburg, Ultimo (Bolzano). Tel. 347.4199273; black-thunder.it.
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