Impianti chiusi? Ci si può comunque godere la neve. Tra sci di fondo, ciaspole e trekking, a Courmayeur non ci si ferma. E sono stati aperti tre nuovi itinerari.
È un inverno “lento” quello quello che si vive quest’anno a Courmayeur. La più famosa località sciistica delle Alpi occidentali si riconverte al turismo slow. O meglio, lo riscopre dopo anni di ossessionate stagioni a base di interminabili code agli impianti, affollamenti sulle piste e negli apres-ski, assalti ai rifugi.Tutto sommato il Covid-19, insieme alle ferite, ci sta lasciando qualcosa di positivo: il piacere della lentezza e di un contatto più genuino con la natura.
Courmayeur ha preso la palla al balzo, e ha inaugurato tre nuovi itinerari da percorrere a piedi – con le ciaspole oppure con gli scarponi – per una full immersion nella natura. I tre percorsi, tutti battuti e ben segnalati, si trovano nelle immediate vicinanze del paese e delle sue frazioni.
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Il percorso più lungo è il Tor di Vercuino, 4 km e 250 metri di dislivello, che parte dal parco Bollino, in centro Courmayeur. Si snoda ad anello nei prati del Villair, ai piedi del Mont de La Saxe. È l’occasione per inoltrarsi nel fitto bosco del Bois du Ban fino alla località Biollay, per poi scendere a Pussey, ammirando residenze storiche in stile liberty. Si rientra attraverso la strada Grand Ru, tornando al Villair inferiore.
Meno impegnativo è il secondo percorso, il Tor d’Entrèves, 1,5 km e 100 metri di dislivello. Nasce nel punto di incontro tra la Val Veny e la Val Ferret, le due valli laterali di Courmayeur, a poca distanza dalla partenza delle cabine di Skyway Monte Bianco. Si cammina tra prati innevati, di fronte a corone di vette, e salendo appena si può entrare nel borgo di Entrèves, per ammirare stradine, fontane ghiacciate e abitazioni tradizionali.
L’ultimo percorso è il più semplice, ed è adatto anche ai bambini: il Tor de Dolonne, 500 metri, 50 di dislivello. Praticamente pianeggiante, è una bella passeggiata nella neve dei prati di Dolonne, la frazione che si trova proprio di fronte al centro storico di Courmayeur, e collega la partenza della telecabina al Fun Park. Lungo la strada si incontrano le tipiche case in pietra e legno.

In Val Ferret un paradiso incantato
Questi itinerari si sommano ai percorsi in Val Ferret, da provare di giorno o in notturna, con le luci frontali, alla ricerca delle tracce degli animali selvatici. Si possono raggiungere anche l’Alpeggio Arpetta e le Baite de La Suche, che si affacciano su tutta la catena del Monte Bianco.
La Val Ferret è anche il paradiso dello sci di fondo. Da Planpincieux (1580 metri) partono le piste che si snodano lungo l’intera valle, fino alla località di Lavachey e, per i più resistenti, fino all’Arp Nouvaz.
Si scivola – o si cammina – al cospetto delle Grandes Jorasses e del Monte Bianco, una successione di cime che hanno fatto la storia dell’alpinismo. Le piste, sempre tracciate e battute, prevedono molte deviazioni, che consentono di variare gli itinerari base, percorrendo anelli di diverse lunghezze, per un totale di circa 19 km.
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