The North Face lancia un movimento globale per portare alla ribalta le donne che stanno cambiando il concetto di avventura ed esplorazione. E per dare vita a una nuova generazione di sportive.
Finalmente. The North Face ha fatto centro. E non lo dico solo per spirito di corpo, perchè sono una donna e perchè ho sempre praticato sport. Lo dico perchè – io e tutte le altre – siamo un po’ stufe di essere sempre considerate sportive di serie B. Perchè nelle classifiche delle gare il podio femminile è sempre in secondo piano. Perchè quando andiamo a cercare una T-shirt tecnica, i modelli più fighi sono sempre quelli per uomo. Perchè i prodotti più tecnologici spesso vengono proposti solo in versione maschile.
Va bene, noi donne per Dna ce la tiriamo meno degli uomini. Siamo abituate a sgobbare e a non dare nulla per scontato. Siamo abituate a fare il doppio della fatica e a ottenere la metà delle gratificazioni rispetto ai maschi (a parità di risultato). Succede con il lavoro, e ce ne siamo quasi fatte una ragione. Ma lo sport dovrebbe essere un territorio franco. E invece…
Grazie allora a The North Face, che andando controcorrente ha deciso di puntare sulle donne. E ha dato vita a “She moves mountains“, un movimento globale che mira a far conoscere le storie delle grandi atlete: quelle come l’alpinista Hilaree Nelson, come le climber Ashima Shiraishi e Margo Hayes, come l’ultrarunner Fernanda Maciel (paladina tra l’altro di importanti cause umanitarie). Tutte queste atlete fanno parte del team The North Face, ma non è qui che si ferma il discorso.

“Il nostro team è composto da donne che hanno raggiunto grandi risultati, conquistando per la prima volta vette inesplorate oppure vincendo gare di oltre 160 chilometri. Per questo motivo noi sappiamo meglio di chiunque altro che il mondo è popolato da moltissime donne che ogni giorno compiono imprese incredibili. E che possono essere fonte di ispirazione per altre donne”, spiega Tom Herbst, global vice president of marketing di The North Face.
Nonostante molte donne siano protagoniste di grandi imprese, continua Herbst, non si vedono rappresentate o percepite come vere esploratrici. È una questione culturale. Ma se le giovani donne e le bambine avessero la possibilità di ispirarsi a modelli femminili vincenti, questo cambierebbe le carte in tavola per le generazione future. Ecco allora l’idea di creare She Moves Mountains: una piattaforma di storytelling per dare voce e visibilità alle donne che fanno dell’avventura il proprio mestiere.
Il passo successivo è quello di trasformare la piattaforma in uno strumento interattivo. Ognuno può condividere sui social storie di donne speciali con l’hashtag #SheMovesMountains. Queste storie verranno raccolte sulla pagina thenorthface.com/shemovesmountains e trasformate in opere d’arte che saranno esposte a New York la prossima estate.
Non solo. The North Face sta mettendo a punto una serie di prodotti pensati ad hoc per la conformazione fisica femminile, ed entro quest’anno inaugurerà negli Stati Uniti due store dedicati alle donne: uno a Edina (Minnesota) e uno a San Francisco. A Londra, invece, il monomarca del brand riserverà un piano ai prodotti per lei: ci saranno collezioni personalizzate e persino commessi specializzati. Poi ci auguriamo arriverà la volta di Milano. Finalmente.
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