Con l’iniziativa Sindaco, pedala!, l’Associazione Comuni Virtuosi invita i primi cittadini a montare in sella per una sfida green.
Dalla A di Albairate alla V di Vizzolo Predabissi, passando dalla B di Bergamo, dalla L di Lecce, dalla P di Parma e dalla T di Trento: sono più di 20 (ma il numero è destinato ad aumentare) i Comuni i cui sindaci hanno accettato, in accordo con la filosofia della transizione ecologica e della ecomobilità, la sfida di Sindaco, pedala!
L’iniziativa ideata da Sottosopra-Agenzia di Comunicazione Bike Friendly in collaborazione con l’Associazione Comuni Virtuosi invita, infatti, i Primi Cittadini a provare in prima persona la trasformazione ciclabile che essi stessi stanno promuovendo nei borghi, nei paesi e nelle città che amministrano. Sperimentando direttamente gli spostamenti in bicicletta, provando nuovi percorsi ciclabili e raccontando la loro esperienza sui social.
Con il sostegno di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), CIAB (Club delle Imprese Amiche della Bicicletta), FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), Genitori Antismog, Legambici (Legambiente per la ciclabilità). L’iniziativa è green, in linea con la tendenza da parte di numerosi comuni a puntare sulle due ruote per proporre un modello urbano più sostenibile.
Ma come funziona la sfida sulle due ruote? Ogni sindaco accetta di partecipare (contattando Comuni Virtuosi) e di pianificare la sua settimana di challenge in bicicletta. Sceglie una terna di obiettivi su cui vuole mettersi in gioco in quella settimana (testare, per esempio, una corsia ciclabile che è stata realizzata nel suo Comune, oppure recarsi al lavoro, provare un percorso casa-scuola con i bambini, fare shopping e spesa in bicicletta…). Questa esperienza viene raccontata con foto e video sui social e sul sito del Comune usando l’hashtag #sindacopedala. Al termine dell’esperienza il Sindaco lancia la sfida a un altro Sindaco e come in una staffetta passa il testimone. Ora tocca a lui, o a lei, salire in sella.
Accettando di partecipare al progetto, ogni Sindaco si mette in gioco in prima persona riguardo al processo di cambiamento di cui è promotore: vive le necessità e le difficoltà dei ciclisti e, testando nuove corsie e nuovi percorsi ciclabili, può progettare eventuali migliorie nel sistema di mobilità dolce.
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