Questa 41a Stramilano, corsa finalmente tra le strade di una città rilassata, senza clacson e senza gli improperi degli automobilisti, è stata finalmente una vera festa. Ed è anche stata un po’ la “prova generale” per la Milano City Marathon del 15 aprile: anche questa da correre in una domenica “no car”.
Fiumi di persone (circa 50.000) alla non competitiva: tutti con il palloncino rosso di R101 legato allo zaino o al braccio, con carrozzini, cani, nonni, disabili. Una folla oceanica che – dopo la camminata di 10 km – ha invaso l’Arena in attesa degli atleti della competitiva.
La 21 km, una delle mezze più partecipate d’Italia, ha visto la vittoria dell’etiope Jakob Yarso Kintra con il tempo di 1h01’07”. Seconda piazza per il portacolori della Fiamme gialle Andrea Lalli, che ha tallonato l’avversario fino alla fine ed è stato battuto sul filo di lana: ha registrato un ritardo di soli 4″ rispetto a Kintra. Parecchio distaccato, invece, il terzo: il keniano Kiprop Limo, con 1h02’30”.
Tra le donne, ha vinto Valeria Straneo con 1h08’48”, 21. Alle sue spalle Anna Incerti delle Fiamme Azzurre con 1h10’36”, e terza Marcella Mancini con 1h15’31”. Alla corsa agonistica hanno partecipato circa 6.000 atleti.
Il tifo lungo il percorso? Non proprio da stadio, ma molto più caloroso rispetto alla media milanese. Tanti bambini, cartelli, trombette. E anche tanti ex-runner (oggi signori un po’ attempati) che hanno seguito la gara in bicicletta, ricordando i bei tempi in cui si correva di notte.
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