Il Bovarina Bike in Canton Ticino è un divertente e panoramico giro all-mountain. Lungo vecchie strade storiche, pascoli e lariceti, da Olivone raggiunge la Capanna Bovarina. E chi non va in mtb, può sempre salire a piedi.
Eccoci alla scoperta di una nuova valle dove pedalare con le nostre ruote grasse. Questa volta la scelta è caduta sulla Valle di Campo, in Canton Ticino, a due ore di macchina da Milano.
L’itinerario che abbiamo scelto appartiene alla rete di percorsi in mountain bike ufficiali svizzeri, per cui è sempre ottimamente segnalato ad ogni bivio. Basta seguire i cartelli gialli con il numero 388. Per maggiori informazioni potete anche cercarlo sul sito di Svizzera Mobile .
Il percorso inizia dal campo sportivo di Olivone (890 m). Ritornati sulla strada cantonale, la attraversiamo per imboccare la stradina posta poco più avanti sulla destra, in corrispondenza di una mappa con gli itinerari mtb della zona d il cartello che indica l’inizio del percorso.

In breve la strada diventa una bella sterrata che sale in modo costante, facilmente pedalabile, e corre lungo la vecchia strada sterrata del Sosto, che è inserita nell’inventario delle vie di comunicazione svizzere per le sue caratteristiche storiche e geomorfologiche.
La strada corre a lato dell’imponente gola scavata dal Brenno della Greina ed è stata, a tratti, ricavata scavando direttamente le pareti rocciose sovrastanti.
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Raggiunta la strada asfaltata, in corrispondenza dell’uscita di una galleria, pedaliamo in salita verso destra, fino ad arrivare all’altezza di una fattoria posta in corrispondenza di una curva. Qui un cartello con il nostro numero 388 ci dice di abbandonare la strada e seguire il breve, ma ripido, sentiero che ci evita di pedalare lungo la strada.
Alternando alcuni tratti in piano con tratti in decisa salita, arriviamo a Campo Blenio. Dal paese il percorso prosegue in salita, seguendo la comoda strada asfaltata che, con pendenza costante e attorno al 6%, sale verso la valle di Campo.

Pedalando lungo il Bovarina Bike, poi a piedi fino alla Capanna Bovarina
Ammirando i bellissimi prati verdi e le montagne che circondano la valle, con alle spalle la gigantesca diga del Lago di Luzzone, raggiungiamola la frazione di Orsàira.
Da qui, per chi vuole camminare, è possibile raggiungere la Capanna Bovarina in circa un’ora e mezza di escursione in mezzo a un bellissimo lariceto, con numerose piante ultrasecolari dichiarate patrimonio naturale svizzero.
Pedalando in mezzo ad una natura rigogliosa, raggiungiamo poi l’Alpe Predasca a 1.742 metri quota. Questo è un altro punto ideale per chi vuole salire alla capanna a piedi e poi continuare verso le numerose vette e passi che si trovano al di sopra.

Per noi la solfa cambia: da asfalto si passa a pedalare su una bella e ampia strada sterrata che, passando accanto all’alpeggio, prosegue in direzione del Passo della Gana Negra.
L’ultimo tratto della salita prevede una serie di tornanti, decisamente più ripidi rispetto a quelli della salita percorsa fino ad ora, che si fanno sentire nelle gambe. Giunti su un lungo falsopiano, lo percorriamo fino a incontrare, sulla destra, la deviazione per la Capanna Bovarina. A questo punto abbiamo pedalato per circa 14 chilometri di salita continua, con pendenze mediamente costanti, guadagnando circa 1.150 metri di quota.
Dal bivio seguiamo un primo tratto in falsopiano che, in vista della capanna, si trasforma in un veloce flow con passaggi stretti, curve in appoggio, saltini e tutto quello che serve per rendere divertente questo primo, breve tratto, di discesa.
Raggiunta la capanna non possiamo non fermarci ad ammirare il fantastico panorama sulla zona di Luzzone e sulla catena montuosa che sovrasta l’altipiano della Greina, sul confine nord-est del canton Ticino con i Grigioni, con vista sull’Adula, la cima più alta del Ticino.
Per gli escursionisti, la capanna è il luogo di partenza di numerose gite di varia lunghezza ed impegno, tra le quali, la più gettonata è la salita al Lago Retico.
Dopo la sosta, capire qual è il percorso di discesa è facilissimo, perché è indicato da un cancello con sopra il cartello Bovarina Bike. Da qui inizia un primo lungo, divertente e veloce single track. Per affrontarlo in sicurezza, richiede una discreta capacità di conduzione del mezzo. Tornante dopo tornante, affrontando alcuni divertenti guadi e qualche tratto di cresta ripido e veloce, lungo pascoli e boschi, rientriamo a Orsaira.
Tra discese ardite e risalite
Senza passare sul ponte, attraversata la strada asfaltata, proseguiamo nel bosco (seguendo le indicazioni) e prendiamo un bel traverso che percorre la zona della Risareta. Dopo un tratto di discesa di media difficoltà, ci troviamo ad affrontare l’ultima, ma decisamente ripida.
Questa porta ad un alpeggio, posto su un soleggiato e panoramico terrazzo erboso, altro luogo ideale per una sosta. Da qui parte l’ultimo tratto di discesa costituito da un lungo e divertente single track che ci riporta a Campo Blenio. Attenzione: in questo tratto è possibile incontrare gli escursionisti che salgono!

Da Campo Blenio si ritorna poi a Olivone ripercorrendo la vecchia strada del Sosto. Suggerimento: invece di fare la galleria percorsa al mattino, seguite il sentiero posto sulla sua sinistra e indicato con cartelli escursionistici.
Una segnalazione e i complimenti all’Associazione Bleniobike che, in questi anni, si sta dando fare per promuovere l’attività della mountain bike nella zona, con la creazione e la manutenzione di percorsi sempre nuovi.
SCHEDA TECNICA
Punto di partenza/arrivo: Olivone (890 m)
Punto di massima elevazione: Capanna Bovarina (1.870 m)
Lunghezza totale: 27 Km circa
Dislivello in salita: 1.250 m
Tempo: 4.30 – 5 ore
Ciclabilità: 100% salita e discesa
Difficoltà fisica: medio – impegnativo
Difficoltà tecnica: medio – impegnativo
Accesso: Dall’autostrada svizzera A2/E35, direzione San Gottardo, uscire a Biasca e seguire la strada di fondovalle fino a Olivone. Posteggiare presso il Centro Sportivo che si trova, salendo verso il Passo del Lucomagno, a sinistra subito dopo il ponte in centro paese (cartello). Parcheggio ampio e gratuito.
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