Abbiamo messo alla prova la bicicletta elettrica Fulgur Mula. Come l’abbiamo trovata? Un’arma perfetta per le discese più complesse. Unico neo: il diametro delle ruote.
È arrivato il momento di provare una e-bike motorizzato Polini, la Fulgur Mula. Della piccola azienda Lombarda abbiamo già presentato la versione muscolare, quella Roccia limited che ho utilizzato durante quasi tutti i tour estivi e che è stata il mezzo d’assalto di Matteo Berta e Simone Pelissero in questa stagione agonistica. Ora è il momento di presentare la loro due ruote assistita.
La casa brianzola ha le competizioni nel Dna, ogni dettaglio è pensato e inserito per migliorare le prestazioni delle loro due ruote. Ne esce così un mezzo molto curato sia esteticamente che nei contenuti.
Questa Mula si presenta con un telaio full carbon, ammortizzatore e mono di casa Ohlins, freni Formula Cura. Le ruote con anello DRC e mozzo Damil vengono pretensionate direttamente in casa Fulgur sulle specifiche del cliente.
Le geometrie della bicicletta elettrica Fulgur Mula
Come già detto questa Fulgur è una bici pensata per le gare. L’angolo sterzo da 64°e un reach da 450 mm nella taglia M garantiscono al biker una posizione distesa per avere la maggior possibilità di movimento.
Il carro posteriore è leggermente più lungo rispetto agli standard a cui siamo abituati. Si tratta di una filosofia progettuale che dona più stabilità e riduce la possibilità di ribaltamento anche sulle salite più ripide. La scelta per il diametro ruote è un mix che negli ultimi mesi piace molto alle case costruttrici, ovvero ruota 29’ all’anteriore e 27,5’ al posteriore. Una soluzione con luci ed ombre che analizzeremo più avanti.
La prima cosa che balza all’occhio è la forma po’ bombata del tubo obliquo, che lo fa assomigliare molto ad un serbatoio da moto. La posizione in sella è ottimale. L’anteriore relativamente basso permette un buon agio nella scelta dell’impostazione del manubrio, garantendo così un’ampia personalizzazione di un elemento fondamentale per trovare un giusto feeling.
Questo aspetto permette di mantenere una ottimale posizione in sella, garantendo così una pedalata corretta e dando la possibilità di sfruttare appieno tutti i muscoli del bacino, e migliorando la spinta sui pedali e la stabilizzazione della schiena.
Questo elemento sembrerebbe marginale. Parlare di posizione in sella su una e-bike appare a prima vista quasi superfluo, ma il pubblico di queste bici diventa sempre più esigente e quindi poter apprezzare al meglio anche l’utilizzo della Mula nei tratti a gravità positiva è senza dubbio un elemento da tenere in considerazione.
La bicicletta elettrica Fulgur Mula è ideale per le discese
Veniamo però alla domanda più importante: come va in discesa? Le geometrie ben bilanciate, un reach lungo e un carro molto sensibile fanno di questa Mula un’arma perfetta per le discese più complicate.
Il carro copia in maniera egregia le asperità, permettendo di avere una guida attiva e di lavorare bene su ogni avvallamento, pompando e rilanciando il mezzo anche nei tratti più accidentati. Il maggior interasse del posteriore dona stabilità in ingresso curva e nella loro conduzione, mentre la ruota da 27,5’ garantisce una maggiore agilità in uscita.
Qualche perplessità sui diametri delle ruote
Arriviamo così al discorso sui diametri ruote, qual è il verdetto? È una scelta che non mi convince fino in fondo su questo tipo di mezzo. In salita la ruota da 27,5’ regala dei vantaggi al di sotto dei 7/8 km/h, dove la maggiore agilità garantisce una pedalata più redditizia. Ma con una bici elettrica, e soprattutto con questo motore, raramente saremo a velocità così basse. Quindi probabilmente una ruota da 29’ avrebbe potuto amplificare il rendimento del Polini.
In discesa questa soluzione potrà aiutare i biker meno evoluti, permettendo di chiudere più facilmente le curve anche a basse velocità, ma personalmente continuo a preferire la stabilità e la sensazione di accelerazione che sa dare una ruota di grande diametro. Quella delle due ruote con differente diametro è una scelta che molte case stanno seguendo e che probabilmente ha nella maggior facilità di guida il suo scopo.
Come funziona il motore
Arriviamo invece al cuore di questo mezzo, il nuovo Polini e-P3 mx. Come funziona? Per chi ha posseduto almeno un cinquantino, Polini è sinonimo di upgrade, motori potenti ed elaborazioni. Questa filosofia aziendale è stata portata anche nel comparto elettrico. Questo motore infatti alza l’asticella delle prestazioni: 5 marce per utilizzare al meglio i 95 newton metri di questo propulsore fanno dell’MX un motore potente.
Vi dico subito che durante le due settimane di test ho utilizzato l’assistenza maggiore solo in due occasioni, su rampe quasi impossibili. Quando pedalavo sulle gippabili al di sopra del 10% di pendenza, già con la 4a marcia il motore staccava perché venivano superati i 25 km/h, una bomba!
Grande potenza spesso significa anche spinta brutale, invece questo Polini anche sulle erte più tecniche e ripide non strappa, permettendo di controllare bene la guida.
Dal punto di vista dell’affidabilità possiamo dire che il motore da noi utilizzato è lo stesso che ha corso due EWS con Matteo Baruffi (che ha vinto la E-EWS 100 di Pietra Ligure) e diverse prove del campionato italiano FMI con Passeri, situazioni in cui è stato certamente strapazzato, senza mostrare segni di cedimento.
In conclusione, si tratta di un mezzo interessante, con buona la posizione in sella e ampia possibilità di personalizzare la stessa. La sensibilità del carro garantisce la stabilità anche nelle condizioni più accidentate, mentre il motore sembra non aver mai fine.
La doppia ruota è invece una soluzione che non mi convince fino in fondo. Come dicevo, agevola probabilmente i biker meno esperti, ma perde qualche cosa in velocità pura.
Tirando le somme, la Fulgur Mula è certamente un mezzo curato in ogni dettaglio, che può inoltre essere personalizzato dal cliente sia per quel che riguarda la livrea che gli allestimenti. Sono due i modelli presentati. La versione da noi testata costa 8.900,00 euro, mentre il modello entry che monta forcella e mono Suntour e mozzi Sram anzichè Damil costa al pubblico 6.260,00 euro.
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