Abbiamo messo alla prova la bicicletta Trance E+ di Giant. Una all mountain elettrica con un motore progettato su misura da Yamaha, che soprattutto in salita dà il meglio di sè.
In questo inverno rigido e nevoso ho avuto modo di testare la nuova Trance E+ di Giant (per la precisione, il modello Trance X E+ Pro 29 1). Un mezzo che con i suoi 150 mm all’anteriore e 135 mm al posteriore è pensato soprattutto per un utilizzo escursionistico.
Il cuore di questa e-bike è il motore che Yamaha ha espressamente progettato per Giant. Si tratta del SyncDrive Pro, che è stato aggiornato già nel 2020 con la tecnologia Smart Assist ottimizzata per offrire uno stile di guida potente con assistenza migliorata anche per cadenze più elevate.
Per la bicicletta Trance E+ di Giant un motore dai superpoteri
Il motore SyncDrive Pro ha una potenza in uscita di 80 Nm e offre rapporti di coppia fino al 360 percento. Cosa significa? Vuol dire che nella modalità Power, il 100% dell’input di coppia umano offre una pedalata assistita del 360%.
Smart Assist calcola la quantità di coppia, cadenza, pendenza e velocità e, sulla base di questi dati, determina la quantità di potenza del motore di cui il ciclista ha bisogno. Realizzato per i ciclisti interessati alle prestazioni, questo motore offre 80 Nm di supporto fino a 170 rpm nelle due modalità di supporto superiori (Sport e Power). Il ciclista non subisce alcuna perdita di potenza mentre raggiunge livelli di cadenza più elevati, il che rende le salite ripide più accessibili e confortevoli.
Leggi anche: Test, la bicicletta elettrica Fulgur Mula da competizione
Il montaggio della bicicletta Trance E+ di Giant si è focalizzato soprattutto sulla qualità dei prodotti. Infatti troviamo la Fox float performance 36 all’anteriore e il dpx2 float performance al posteriore. Il comparto frenante è garantito dal Shimano XT con pinza a 4 pistoncini. Cambio XTR e manettini XT completano un comparto in cui si è guardato molto all’affidabilità dei prodotti.
Le ruote sono di casa Giant, e in particolare questa bici monta il gruppo e-TR1. Anche per le coperture, il marchio taiwanese ha voluto andare sul sicuro, allestendo questo mezzo con coperture Maxxis: l’iconico Assegai all’anteriore e il Dissector al posteriore.
Manubrio, attacca-manubrio, sella e reggisella sono prodotti di casa Giant.
La bicicletta Trance E+ di Giant è pensata per utilizzo all mountain
Come dicevamo, questa è una e-bike che nasce per l’all mountain, infatti troviamo un angolo piantone da 76° che diventano 76,7° nella posizione High e permettono di avere una posizione centrale durante la pedalata. Anche l’angolo sterzo da 65,8° che si chiude a 66,5° nella posizione più alta è progettato per rendere la bici stabile nelle discese e in conduzione curva. Il tutto per garantire una ampia gamma di utilizzo.
Ottima in salita, un po’ meno nelle discese “aggressive”
Ho avuto modo di utilizzare questa bicicletta per tre settimane, cercando anche di modificare i settings per comprendere meglio il suo comportamento. In salita la bici funziona molto bene, il motore spinge e riesce ad essere modulabile. Iin questo modo è possibile affrontare anche le mulattiere più ripide riuscendo a gestire il mezzo al meglio.
Inoltre, regolando gli angoli in posizione high, è possibile ottenere un mezzo con angoli più chiusi che permettono di aumentare la maneggevolezza nei tornanti più stretti e di offrire una posizione più performante alla pedalata.
In discesa questa e-bike fa quello per cui è stata progettata: giocosa e stabile anche nelle curve più veloci, ha un comparto ammortizzante molto sensibile che assorbe al meglio tutti gli urti, riducendo così la fatica alle braccia, e permettendo una guida più sicura.
L’unico aspetto che mi ha dato qualche pensiero riguarda l’idraulica della forcella: ottima nell’assorbire le asperità su pendenze medie e durante la guida escursionistica, soffre un po’ i tratti di massima pendenza e la conduzione delle curve un po‘aggressiva, dove sembra che l’idraulica sia poco sostenuta.
In conclusione: una e-bike progettata per l’escursionismo, che dà il meglio di se durante l’utilizzo turistico. Un motore che spinge ottimamente e che supporta al meglio lo sforzo fisico del biker. Una posizione in sella ottimale e un allestimento valido sotto tutti i punti di vista.
E adesso, prendetevi qualche minuto per guardare il nostro video:
© riproduzione riservata