Leggerezza e affidabilità: queste le doti principali della nuova scarpa da trail running Intense di Millet, che abbiamo testato per voi.
Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, c’è un gusto particolare nel fare trail running. Si sono chiuse le grandi competizioni, e ci si può dedicare al puro piacere della corsa, senza forzare e senza obiettivi precisi. Inoltre le temperature e i colori rendono le uscite ancora più gradevoli. Un momento ideale, per me, per testare le scarpe Intense, prima “creatura” da trail made in France del brand Millet.
Come sempre, la scarpa è stata messa alla prova in più occasioni e su terreni diversi: in alta montagna su roccia e ghiaia, e sull’Appennino ligure su sentieri in terra battuta coperti da scivolosissimi tappeti di aghi di pino marittimo. Il risultato? Le scarpe Intense di Millet si sono rivelate leggere, confortevoli e molto affidabili. Ma vediamo nei particolari.

La scarpa Intense di Millet è caratterizzata da un Drop 6. Che cosa significa? Per chi non è addetto ai lavori, il Drop è la differenza in millimetri tra il tacco e la punta della scarpa. Si tratta quindi di un elemento che influenza la posizione di atterraggio del piede al suolo. Se il Drop è alto (si arriva fino a 12 millimetri), la scarpa è più adatta ai principianti. Queste calzature sono quindi indicate per chi già è allenato e abbastanza veloce.
Confesso: io in realtà non sono molto veloce, anche se corro e cammino abitualmente su sentieri di montagna. Ma di questa scarpa ho apprezzato molto la leggerezza (260 grammi), l’aderenza perfetta della tomaia al piede, la posizione di appoggio, il comfort. Inoltre i lacci anti-scivolo e bloccanti mi hanno permesso di evitare fastidiosi stop per regolare la chiusura o – peggio – per riannodare le stringhe.

La suola tassellata Michelin si è rivelata un’ottima alleata su fondi difficili come discese su ghiaia, sentieri con sassi misti a fango o coperti di foglie bagnate. Non solo. A parte l’affidabilità offerta dal grip, la suola Michelin Reattiva garantisce anche una trazione dinamica che facilita l’incremento della velocità.
Parlando della tomaia, è realizzata in TPU: un materiale termoplastico composto da nylon e kevlar, traspirante e resistente alle abrasioni. Devo dire che le mie scarpe Intense sono state abbastanza “strapazzate”, e a questo va aggiunto che io non sono certo un peso-piuma. Dopo una percorrenza totale di circa 80 chilometri, le calzature hanno mantenuto una buona forma, aderenza al piede, e non si sono lacerate. Va sottolineata anche la traspirabilità, che rende adatte queste scarpe anche a un utilizzo con alte temperature.
E a proposito del mio peso, devo dire che in genere preferisco utilizzare scarpe decisamente ammortizzanti. Anche a scapito di altre caratteristiche. In questo caso la suola intermedia in EVA (tra l’altro ottenuta in parte da materiale riciclato) offre un’ammortizzazione molto efficace. Punta e tacco della scarpa sono rinforzati con due inserti in EVA per proteggere dagli urti, e in più occasioni mi hanno “salvato” gli alluci.

Esame passato a pieni voti, quindi, per le scarpe Intense. Devo ammettere che ero molto curioso di provare queste calzature, proprio perché sono le prime di Millet ad essere prodotte interamente in Francia, in uno stabilimento davvero avveniristico: l’Advanced Shoe Factory 4.0 (A.S.F. 4.0) del gruppo Chamatex, aperto nella regione dell’Ardèche.
A.S.F. 4.0 è il primo stabilimento automatizzato di calzature sportive in Francia. Nato nel 2020 e parzialmente finanziato da Millet, promette di arrivare ad assemblare circa 500 mila paia si scarpe all’anno. Localizzando la produzione e quindi riducendo i costi di trasporto. Un progetto centrato sull’innovazione sostenibile e sulle tecnologie più innovative.
Ultima nota, che vale per le Intense di Millet ma in genere per tutte le calzature sportive: non infilatele in lavatrice! Le scarpe da trail vanno lavate sempre a mano, con una pezzuola umida, sapone poco aggressivo e acqua tiepida. E poi vanno messe ad asciugare all’aria.

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