Macinando oltre 300 chilometri su fondi di ogni tipo, abbiamo messo alla prova le Trabuco Max 3 di Asics , modello da trail running pensato per lunghe e -lunghissime distanze. Ecco le nostre impressioni.
Quando ho messo ai piedi la Trabuco Max 3 di Asics ho avuto la sensazione di aver già vissuto questa esperienza. Mi è allora venuto alla mente di quando provai, una decina di anni fa, una delle prime versioni da trail di Hoka: suole altissime e super ammortizzate.
In quel periodo, quelle erano le scarpe che facevano la differenza, il nuovo paradigma dell’ammortizzazione. Non che le Trabuco Max 3 assomiglino alle Hoka di allora, anche perché la tecnologia ha fatto passi da gigante. E se allora con quelle suole rischiavi una distorsione alla caviglia per la precaria stabilità, ora con le Trabuco Max 3 ci si sente immediatamente stabili e a proprio agio, nonostante la suola sia super ammortizzata.
L’intersuola e la suola delle Trabuco Max 3 di Asics
Intersuola è realizzata con schiuma in mescola FF Blast+ performante, ammortizzata e con un design della zona mediale più largo di 4 mm rispetto alle versioni precedenti, capace di farti risparmiare ancora più energie e offrirti maggiore stabilità.
La mescola FF Blast è una gomma soffice, con grande capacità di assorbimento dell’impatto col suolo. La parte posteriore ha uno spoiler accentuato che migliora la fase di appoggio, rendendo molto fluido il contatto a terra. La parte anteriore è molto curvata verso l’alto, per favorire la rullata nella fase di spinta.
La suola della Trabuco Max 3 di Asics è fatta con la super collaudata gomma AsicsGrip che copre tutta la superficie della pianta d’appoggio con tasselli configurati a lama. Una suola efficace, pensata per affrontare tutti i tipi di terreno.
Pur essendo alta da terra, la Trabuco Max 3 riesce ad essere una scarpa stabile capace di accompagnare il piede anche in situazioni di appoggio precarie.
La corsa fluida o energica, riesce a sfruttare al meglio le capacità di rimbalzo: basta non forzare troppo in fase di spinta altrimenti il piede si affossa nella gomma, e la gomma assorbe lo sforzo invece di incanalarlo in avanti, quindi si spreca un po’ di energia.
Ecco perché in salita è meglio procedere a passo “plantigrado” piuttosto che stare sulle punte a spingere. Nelle discese corribili si può andare con le bende agli occhi, in quelle più tecniche la scarpa risulta un pochino ingombrante e pesante.
Le caratteristiche della tomaia
La tomaia della Asics Trabuco Max 3 è fatta in mesh tecnico Repeat Ripstop, traspirante e molto resistente, realizzata appositamente per il trail. La zona avampiede è ampia, lascia molto spazio alle dita, sia perimetralmente che in altezza.
La tomaia presenta diversi rinforzi fatti con spalmatura di gomma, che circondano ampie zone dell’avampiede, il bordo del sistema di allacciatura, e anche le zona laterali del contrafforte tallonare.
Il sistema di allacciatura è con occhielli classici, due tiranti collegati direttamente all’intersuola permettono al piede di restare sempre in posizione. Un soffietto elastico fissa i laccetti, evitando che si muovano durante la corsa.
Il contrafforte tallonare è ben strutturato grazie ad una conchiglietta interna rigida che assicura una calzata molto stabile con un elevato livello di comfort grazie anche ad imbottiture generose.
Lunghe distanze in totale comfort
La Trabuco Max 3 di Asics è una scarpa adatta a chi ha intenzione di affrontare lunghe o lunghissime distanze in totale comfort, nella morbidezza assoluta. E’ piacevole per correre con calma, e molto efficace anche per una camminata nel parco cittadino.
Comfort e protezione sono i punti chiave di questo modello di scarpe da trail. Un ultimo consiglio però: non abbiate paura nel prendere un numero di calzata più grande del solito, non ve ne pentirete. Prezzo: 180 euro.
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