In attesa di dare il via alle spedizioni invernali, abbiamo cominciato a mettere alla prova il marsupio Osprey Talon 6. Un compagno di viaggio prezioso e versatile.
Alzi la mano chi non ha mai sognato di trovare un equazione matematica che gli permetta di individuare la scarpa perfetta per il running, lo sci ottimale per tutti i tipi di neve o la bicicletta ideale. Il bello dello sport è anche in questo, nella continua ricerca, studio per trovare il programma di allenamento più adatto al nostro fisico e le migliori attrezzature che ci accompagnano nel nostro sport preferito.
Praticando molto trail running e scialpinismo, e deliziandomi con lunghe Ultra Arctic Winter Races, uno dei componenti fondamentali che mi accompagna in queste mie avventure è lo zaino. In particolare quando si tratta di gare in luoghi al confine del mondo, in pieno inverno, senza nessun supporto, lo zaino è davvero fondamentale.

Negli anni la mia scelta si è focalizzata su una serie di prodotti forniti da Osprey, azienda americana che dal 1974 si è sempre distinta nella creazione di una gamma vastissima di zaini per le più diverse esigenze. Avevo già parlato qui del loro Vest Backpack per ultra trail e qui della versione da 37 litri dello zaino per scialpinismo.
In questi giorni sto testando invece il marsupio Osprey Talon 6 e da questi primi test ho già potuto apprezzare l’alta affidabilità di questo modello. La prima osservazione è la perfetta vestibilità: il Talon 6 è infatti dotato di una fascia alta e morbida, in grado di adattarsi perfettamente al corpo grazie alle ali StraightJacjet che possono sia essere allargate ampiamente (nel caso si debbano indossare più strati di vestiti), sia stringere completamente, comprimendo in modo ottimale il carico (nel caso in cui si usi per correre). La fascia è composta da un ampio pannello a fisarmonica in schiuma, che aumenta il flusso d’aria e rende il marsupio estremamente traspirante e confortevole nel trasporto.
Ai lati del marsupio Talon 6 ci sono due alloggiamenti per borracce da 600 ml che – grazie alle fondine dotate di elastici per il bloccaggio – rendono il marsupio sempre stabile. Anche quando si decide di aumentare il passo o quando si decide di sostituire le borracce con thermos più pesanti.
Sempre ai lati della cintura troviamo anche due comode tasche a zip che consentono un accesso rapido alle scorte alimentari (gel, barrette…) o per riporre il telefono (anche se in Alaska non è utilizzabile per mancanza di copertura).
La parte centrale del marsupio è composta invece da due contenitori: un vano più ampio e una tasca più contenuta. Nella tasca principale, più vicina al corpo e quindi meno esposta alle temperature invernali estreme, ho deciso di mettere gli attrezzi più importanti della spedizione, come ad esempio il carica-batterie e i relativi cavetti per ricaricare il GPS, il coltello, l’american tape, una delle due frontali e almeno un kit di batterie di ricambio che così risulteranno “a portata di mano”.

Mentre i gel, gli integratori e le barrette sono stati posizionati nella tasca esterna e in quelle laterali. Infine da sottolineare come i due ganci esterni siano ottimali per riporre la giacca (come vedete anche nelle foto).
In sintesi il marsupio Osprey Talon 6 è ottimo per la sua vestibilità e per la possibilità che offre di inserire nei diversi vani a disposizione un ampia gamma di oggetti. I materiali sono robusti, ma allo stesso tempo leggeri: il che rende il marsupio ideale per essere indossato in un’ampia gamma di situazioni, dalla corsa leggera in ambiente naturale al trekking di più giorni.
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