Dopo la squalifica, di Gazzola, vince Gabioud. ll campione elvetico taglia il traguardo a Courmayeur alle17.58 e trova ad accoglierlo, con un abbraccio, il connazionale squalificato Marco Gazzola, arrivato tre ore prima: a trionfare al Tor des Géants 2011 è l’etica dello sport, il vero spirito del trail.

Si aggiudica il secondo posto Christophe Le Saux che, protagonista per buona parte della gara, è arrivato alle 22.09. Terzo Pablo Triado Toca. Prima delle donne e quarta assoluta Anne Marie Gross.
Resterà tra le immagini più belle del Tor des Géants l’arrivo a Courmayeur dell’atleta svizzero Jules Henry Gabioud, vincitore dell’edizione 2011. Ad accoglierlo con grande spirito sportivo, dopo 79 ore e 58 minuti, l’appena squalificato Marco Gazzola, che spiegatogli l’accaduto, l’ha incoronato vincitore. Ma Gabioud si è tolto la corona per condividerla con il connazionale, arrivato tre ore prima percorrendo nell’ultimissimo tratto un tracciato che non era quello di gara.
A soli 24 anni, il trailer elvetico è già grande: vincitore del Grand Raid 73, del Trail du Gypaète, del Trail des Allobreges e del Gran Trail della Valdigne (sulla lunghezza di 55 km), lo scorso agosto si è classificato 10° alla CCC®, una delle varianti del North Face Ultra Trail du Mont Blanc. Si può dire che la stagione 2011 sia stata un vero e proprio trionfo per il giovane sportivo dal grande futuro.
Dopo aver dominato per gran parte della competizione, il francese Christophe Le Saux, protagonista delle più emozionanti vicende di questa edizione del Tor des Géants, è arrivato al traguardo alle 22.09, aggiudicandosi il secondo posto. Questo infermiere di 38 anni, soprannominato “il giaguaro della Guyana” è un fuoriclasse del trail, vincitore di tutti i più grandi trail del mondo nel 2011: il Track Outback Race, il trail della Guyana, il Guada Run e il Trail della Cordillera Huayhaìuash.
Dopo l’abbraccio di Gazzola all’arrivo di Gabioud, non verrà dimenticato l’altro episodio di solidarietà che ha visto protagonista il terzo classificato, Pablo Criado Toca, che si è spogliato di giacca e pantaloni per vestire Stephane Couleaud, il concorrente francese giunto terzo al rifugio Bonatti, a soli 11,9 km dal traguardo. «E’ stato un gesto naturale – ha detto l’atleta spagnolo, che inseguiva a un’ora e 25 minuti di distacco il francese -. Couleuad stava male e aveva freddo, l’ho soccorso e accompagnato fino al rifugio Bonatti».
Il francese, atteso come terzo classificato, non c’è l’ha fatta ad ultimare quello che, anche la leggenda vivente del trail, Christophe Le Saux, ha definito l’endurance trail più duro al mondo. Arrivato secondo, Le Saux ha commentato: «Il Tor des Géants non è il trail più lungo, ma è sicuramente il più duro, per le salite e soprattutto per le discese che bisogna affrontare. Confermo ciò che ha detto Ulrich Gross». L’altoatesino vincitore dell’edizione 2010, costretto al ritiro a poche ore dalla partenza, stamattina guardava orgoglioso la sorella Anne Marie Gross, arrivata anche quest’anno quarta assoluta e prima fra le donne: «Sono felice di aver vinto per la seconda volta questa straordinaria gara, un’avventura ricca di emozioni. Un ringraziamento particolare va a tutte le persone che mi hanno aiutata e incoraggiata lungo il percorso».
Ha battuto il record del fratello, arrivando 29 minuti prima , il vincitore dell’edizione 2011, il giovanissimo svizzero Jules Henry Gabioud: « E’ stata una gara molto dura, con momenti bellissimi. Il più emozionante è sicuramente legato al passaggio da Col Malatrà, a 2 km da casa mia». Ha commentato Marco Gazzola: «Nonostante tutto un’esperienza indimenticabile: non importa la squalifica, che ho trovato giusta. E’ stato un mio errore, causato dalla stanchezza, da tutte le ore di cammino e dalla mancanza di sonno».
© riproduzione riservata